6 Giugno 2023

ETC, Leonardo Zanni rookie d’attacco “Alonso Lopez un aiuto e un’ispirazione”

Leonardo Zanni ha appena completato l'agognato debutto in European Talent Cup. Com'è andata a Jerez? La nostra intervista.

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Finalmente il debutto in European Talent Cup. Leonardo Zanni s’era visto costretto a saltare i primi due eventi per infortunio, a Jerez ecco anche lui in azione, alla prima uscita con Finetwork MIR Racing Team. Un passaggio importante per il pilota romano classe 2008 (15 anni il prossimo 1 luglio), che s’è ben comportato all’esordio nel monomarca Honda. Il campione CIV PreMoto3 in carica ha messo a referto un 13° posto in Gara 1, per poi agguantare il 10° posto in Gara 2. A breve per Zanni toccherà una nuova sfida nell’Italiano, per poi continuare la crescita anche in ETC. Ma com’è andato l’appuntamento sulla pista andalusa? Fisicamente come sta? Questo ed altro nella nostra intervista.

Leonardo Zanni, per prima cosa come stai? Ora è tutto a posto?

Diciamo di sì. La gamba è ancora un po’ gonfia, non al 100%, ma posso correre perché la moto è grande e non mi crea problemi. L’unica cosa è che, quando esco dalla pista, ho piede e caviglia gonfi, quindi fa un po’ male.

Ci ricordi il tuo infortunio?

Avevo rotto tutt’e due i malleoli della gamba destra nel corso del round del CIV a Misano, sono caduto alla Quercia… Penso che ad agosto sarò di nuovo al 100%, quindi in forma.

Lo scorso weekend sei finalmente riuscito a debuttare in ETC. Com’è andata?

Tutto liscio, tranne per le due cadute. Per il resto però direi tutto bene, tranne la partenza in Gara 2: ero ultimo in curva 1 e sono dovuto risalire, quindi è stato un po’ più complicato del previsto. Ma siamo riusciti a migliorarci sempre.

Leonardo Zanni, raccontaci meglio: cos’è successo al via in Gara 2?

Il contrario di Gara 1, in cui ero partito bene ed ero riuscito a recuperare posizioni. Speravo non succedesse! Alla fine ho staccato male la frizione, è stato un errore mio: la moto è scesa di giri e mi sono trovato ultimo, davanti solo alla Safety Car! Piano piano ho poi recuperato, ma è stato un errore che può capitare.

Com’è stata in particolare la tua prima vera gara da pilota ETC?

È stato complicato, anche chi magari è al primo anno aveva già fatto due round, quindi aveva già un po’ più di esperienza. Io invece no, per me è stata la prima e ho cercato di adattarmi, di vedere quello che facevano. Grazie ad Alonso Lopez, all’allenamento del mio coach Luca Fabrizio, a tutto il team sono riuscito a replicare in maniera efficace, tanto da potermi giocare le posizioni in cui sono arrivato.

Leonardo Zanni, in cosa sei riuscito a migliorare nella seconda gara?

Sicuramente ho capito molto meglio la moto ed abbiamo fatto un passo molto più veloce. Soprattutto è la conoscenza del mezzo, ma ho capito anche meglio i miei avversari, le mosse che hanno fatto e quelle che magari potrebbero fare.

Alla fine hai chiuso 13° in Gara 1 e 10° in Gara 2. Un debutto niente male!

Diciamo che il grande lavoro l’ha fatto il team, sono dei fenomeni e mi hanno aiutato tantissimo. Oltre a questo anche l’impegno e la preparazione invernale mi hanno dato una mano. È stato comunque difficile entrare nei punti, visto che partivo fuori dai 20, però passo dopo passo sono riuscito a trovare il ritmo che mi mancava.

Ricordiamo, esordio con due round di ritardo. Com’è questo “nuovo mondo”?

Direi che il primo impatto non è stato brutto, la squadra poi mi ha accolto come in una famiglia. Alla fine quindi sono riuscito a entrare bene. Sono nel posto giusto al momento giusto.

Leonardo Zanni, c’è stata però qualche difficoltà in particolare?

Qualcosa sì, come tempi lì sono tutti velocissimi! Diciamo che è difficilissimo, ma fattibile. Sono contento però perché in Gara 2 alla fine non ho girato piano da solo. I problemi sono poi stati le due cadute: la prima nelle prove libere 1 del venerdì e la seconda in qualifica 2. Diciamo che quella è stata la parte più brutta, anche se per modo di dire visto che comunque è andato tutto bene e fisicamente sono a posto.

Cosa ne pensi del circuito di Jerez?

Mi piace ma è difficile: essendo una pista velocissima, piena di curvoni, non è semplice nei primi turni capire dove aprire, dove frenare… Però mi sono subito trovato bene, mi piace tantissimo.

A livello del Leonardo Zanni pilota, hai visto qualcosa in particolare da sistemare?

Si può sempre migliorare, e tanto! Ho capito molte cose soprattutto da Alberto Ferrandez, che va fortissimo: oltre alla telemetria, con i suoi consigli mi ha quasi fatto cambiare stile di guida. Ad esempio, prima ero molto più “sciolto”, adesso sono più aggressivo: mi ha insegnato molto su come si guida quella moto. Diciamo poi che ho faticato a livello di resistenza fisica: sono stato un mese fermo col gesso a giocare alla Play, quindi l’ho sofferto un po’. Alla fine ho portato a termine le gare, ma ero stanchissimo.

Adesso c’è tempo per recuperare, no?

Sì, oggi sono di nuovo in pista! Stiamo già lavorando.

Hai citato Alonso Lopez: quanto aiuta lavorare con un pilota di livello mondiale?

Tantissimo! Lui poi è fortissimo, mi ha dato consigli che ho sentito solo da lui, sia per quanto riguarda l’aspetto sportivo che mentale. Il mental coach poi mi ha “aperto la testa” e mi ha fatto cambiare tutto.

C’è qualcuno che ti ha colpito di più tra i tuoi colleghi di categoria?

Li guardo, ma alla fine sono più concentrato su me stesso, cerco di crearmi uno stile mio senza ‘copiare’ nessuno. Invece fuori dalla pista mi ispiro ad Alonso [Lopez], poi anche ad Alberto [Ferrandez], che come pilota mi piace tantissimo.

Leonardo Zanni, prima del prossimo round ETC cosa farai?

Sarò a Vallelunga per il round del CIV, avrò ancora più esperienza e certo mi darà una mano. Andremo poi a Portimao e ci sarà anche la Catalunya subito dopo. A cannone sempre! Come obiettivi non dico mai niente, io punto sempre a fare il meglio possibile, sperando ovviamente di fare bene!

Foto: Social-Leonardo Zanni

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