15 Aprile 2024

Elisabetta Monti, giovane promessa “Mondiale Femminile? Un’opportunità, ma non la mia strada”

Elisabetta Monti, 14enne di Lecco, si sta facendo strada nel panorama tricolore delle due ruote. Conoscete la sua storia? L'intervista.

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Vi abbiamo parlato di Josephine Bruno, ma non dimentichiamoci Elisabetta Monti. Un’altra agguerrita giovane promessa delle due ruote che si sta facendo strada nei campionati “maschili”, come dimostra tutta la sua breve carriera. Quest’anno la 14enne di Lecco è di nuovo al via nel CIV PreMoto3 “Talent” con AC Racing, anche se il round inaugurale al Misano World Circuit non le ha sorriso.

“Qualifiche brutte”, come ha ammesso la stessa “BettyBoom”, poi una Gara 1 che l’ha vista coinvolta in un incidente con Borrelli e Del Bosco mentre si giocava il 7° posto, infine P11 in Gara 2 nonostante i dolori agli avambracci. Tra un mese Monti cercherà il riscatto a Vallelunga, ma conoscete la storia di questa giovanissima ed interessante pilota? Ci abbiamo parlato a Misano, ve la racconta lei stessa.

Elisabetta Monti, da dove comincia il tuo percorso?

Principalmente da nessuno della famiglia, i miei genitori sono dentisti. Un amico però aveva una minimoto in casa, ogni volta che andavo da loro me la facevano provare. Compiuti i due anni ho cominciato a insistere con il mio papà, volevo che mi portasse a girare in moto. Alla fine a quattro anni mi ha portato alla Scuola Motociclismo Como e da lì è nata la passione.

Cominci poi a disputare i primi campionati.

Abbiamo iniziato dal CIV Minimoto nel 2019, passando poi al 12 Pollici nel 2020, prima che alzassero l’età minima e quindi che fossi troppo piccola. Dovevamo andare a fare il CNV, ma avevamo provato la categoria 160 ed ero andata abbastanza bene, quindi l’abbiamo scelto. Era una categoria nuova sia per me che per il Grand Prix Team con cui ero, e ci abbiamo messo un po’ a mettere a posto le GRC Moto. Non è stato un anno facile, anche perché dopo tre gare sono caduta e mi sono rotta un polso.

Un intoppo, ma riesci poi a ripartire.

Nel 2021 sono passata alla MiniGP del CIV Junior sempre con lo stesso team, l’anno dopo ho corso in Ohvale 190 con Fullmoto e ho chiuso la stagione in 5^ posizione con un podio. Bene, ma potevo anche andare meglio… Nel 2023 poi sono entrata anche nei Talenti Azzurri, sempre l’anno scorso ho fatto sia la 190 con Angeluss che la PreMoto3 con AC Racing. Purtroppo in PreMoto3 mi sono fatta male nel secondo round dell’anno a Misano, mi sono rotta tibia e perone. Ho saltato quattro gare in totale, quindi tra CIV e CIV Junior la stagione era andata.

Elisabetta Monti, chissà cosa potevi fare altrimenti.

In 190 avevo fatto un podio, in PreMoto3 diciamo che secondo me non è stato il migliore degli esordi… È andata così. Ma quest’anno voglio arrivare intanto tra i primi 10, poi possiamo pensare anche alla top 5: so che sarà dura, ma è il mio obiettivo della stagione, secondo me è fattibile.

Elisabetta Monti con il suo allenatore Daniele Addamo

Quest’anno è una PreMoto3 CIV diversa, come ti stai trovando?

Bene! Devo dire che preferisco nettamente questa Honda Talent rispetto alle PreMoto3 dell’anno scorso. Secondo me si va anche più forte, anche se qualcuno dice il contrario, ed è più piccola, quindi io riesco a guidarla meglio, a essere più sciolta… Si adatta meglio al mio stile di guida.

Dicono di te che ti scateni soprattutto nelle bagarre, è vero?

Sì sì, è così. È meglio partire davanti, però è sempre divertente sorpassare gli altri. Magari parto male, ancora non so fare benissimo le partenze, però recupero quasi sempre il gruppo davanti, sorpasso… La bagarre è molto divertente secondo me.

Come sta ora la tua gamba?

Adesso è tutto a posto, anzi mi sono ripresa anche abbastanza in fretta. L’anno scorso dovevo fare quattro mesi in stampelle, ci sono rimasta due settimane! Infatti il medico s’è un po’ arrabbiato… Dovrei togliere il ferro dopo sei mesi dall’operazione, ma cade durante il campionato, perciò aspettiamo la fine della stagione.

Elisabetta Monti, un parere: cosa pensi del momento femminile nelle moto? E del nuovo Mondiale Femminile?

Ad essere sincera non è la mia strada. Io preferisco correre coi maschi e far vedere che siamo al loro stesso livello, anche se dobbiamo metterci il doppio del loro impegno per cercare di stare davanti. C’è ancora un po’ questo concetto, sia nel CIV che quando mi alleno, e trovo sempre gli stessi avversari dalle minimoto. A volte anche i genitori dicono ancora frasi tipo “Non puoi andare più piano di una femmina”. Io un po’ ci godo, però ai maschi dà un po’ fastidio. Riguardo il Mondiale, è una novità e ancora non si sa qual è il livello, ma può comunque essere un’opportunità per tutte le ragazze.

Hai mai avuto un pilota di riferimento?

Non guardavo le gare per TV, ho sempre preferito correre in moto che guardare le gare, anzi mi annoia un po’. Se però devo guardare un pilota di MotoGP importante direi Rossi o Marquez, sono loro i piloti più forti. Adesso però c’è anche Acosta, che sta facendo veramente bene.

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