7 Settembre 2023

Edoardo Liguori, ultimo campione CIV PreMoto3 “Mi sono sbloccato!”

Edoardo Liguori, romano classe 2008, al Mugello si è preso il titolo tricolore in PreMoto3. Conosciamolo meglio: la nostra intervista.

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Un campionato concluso in gloria. Ad Edoardo Liguori è bastato il 2° posto di Gara 1 al Mugello, a 28 millesimi dalla vittoria, per assicurarsi il tricolore PreMoto3, prendendosi poi il trionfo in Gara 2. Il coronamento di una stagione iniziata subito bene e chiusa nel miglior modo possibile sulla pista toscana. A tutti gli effetti, visto che l’ultimo round del CIV 2023 sarà sovrapposto all’ETC ad Aragon, quindi Liguori a Imola non ci sarà. Poco importa per il Talento Azzurro romano classe 2008, debuttante nel monomarca Honda dopo la wild card 2022, che alla terza stagione con Pasini Racing e 2WheelsPoliTO è diventato l’ultimo campione della PreMoto3 tricolore attuale, prima della grande rivoluzione. Conosciamolo meglio.

Edoardo Liguori, neo campione PreMoto3. Che anno per te! Te l’aspettavi?

È stata una stagione molto positiva. Fin dalla prima gara a Misano sono stato tra i più veloci e poi sono stato sempre molto costante. Penso sia stato l’aspetto chiave della stagione. Come aspettative… Mi aspettavo di riuscire a stare là davanti, ma non di essere così brillante!

Un trionfo arrivato già nella gara di sabato.

Arrivavo con un vantaggio di 91 punti, quindi ero abbastanza tranquillo. Non ho mai sentito la pressione, anzi non ho mai guardato il campionato fino alla linea del traguardo della gara di sabato. Anzi all’inizio ero anche arrabbiato perché ero arrivato secondo: io sono molto competitivo, se non vinco non sono contento. Solo dopo ho realizzato che avevo vinto!

Sei ripartito sempre con Pasini Racing e 2WheelsPoliTO, quanto ti ha aiutato?

Molto! Ma sono comunque sorpreso di questa vittoria del campionato, dall’inizio dell’anno eravamo d’accordo per andare ad Aragon per il JuniorGP invece di correre a Imola nel CIV. È stato a sorpresa!

Un triennio insieme che ha portato al grande risultato. Come sei cambiato in questo periodo?

Già nel primo anno mi stavo giocando il campionato, ma un paio di errori miei di inesperienza me l’hanno fatto perdere. Il feeling con la moto era già buono, ma non riuscivo ad essere tranquillo, non so perché. L’anno scorso invece è stato il più difficile: avevo il potenziale per vincere, ma non riuscivo mai a tirarlo fuori. Una volta non mi trovavo con la moto, un’altra non riuscivo io ad andare bene… Quest’anno mi sono sbloccato e ho tirato fuori il massimo dal pacchetto che avevo.

Edoardo Liguori, hai parlato di sblocco. C’è stato qualcosa in particolare che ti ha portato a questo passo?

È qualcosa che è venuto da solo. Magari vedermi sempre tra i più veloci in qualsiasi condizione mi ha portato ad essere più convinto delle mie capacità.

Quale consideri il tuo weekend migliore, e quale invece il peggiore?

Mi sono piaciuto di più nell’ultimo round al Mugello. Avevo il passo migliore, ho tirato sempre da solo per tutti i turni, quindi i tempi che facevo erano tutti miei, senza scie o traini. Infatti in gara ho tenuto il mio passo, solo Leo [Leonardo Zanni] è riuscito a starmi dietro. Quello in cui mi sono piaciuto di meno invece è sempre il Mugello, ma il primo round dell’anno! Era sull’acqua, mi scivolava tanto dietro sulla moto e non riuscivo tanto ad esprimermi. È stata una motivazione in più per fare bene!

Torna utile il debutto in ETC?

Mi ha aiutato tantissimo, mi sento un pilota molto più forte rispetto all’anno scorso. Secondo me il JuniorGP è un campionato di livello più alto, farlo mi ha aiutato ad essere migliore anche nel CIV.

Edoardo Liguori, facciamo un passo indietro: da dove inizia la tua storia?

Io ho cominciato a correre nel 2014 con le minimoto nella pista di Torricola, mi ci ha portato il mio papà. Non per qualche motivo, la passione per le moto in casa ce l’ho solo io! È stato così perché era vicino casa ed abbiamo voluto provare, un po’ a caso, e mi è piaciuto subito. Ho poi debuttato con l’Ohvale, nel 2017 ho vinto col 110 e nel 2018 col 160. Nel 2019 ho fatto l’Ohvale 190, ma quello è stato un anno un po’ sfigato: ho saltato una gara per infortunio, in un’altra mi si è rotto il motore… Alla fine ho chiuso 4°.

Nel 2020 poi sali di livello.

Ho debuttato in PreMoto3 [con Buccimoto], fino al 2022 ho fatto solo quel campionato, chiudendo due volte terzo ed una quarto. Quest’anno poi, oltre a continuare in PreMoto3, ho esordito anche in ETC.

Come sta andando questo secondo campionato?

È molto difficile, ma non sta andando male: sono sempre lì in zona punti, anche se ad un secondino dai primi. Io poi sono abituato alle gomme Dunlop, lì ci sono le Bridgestone, con cui devo prendere ancora il giusto feeling. Con la moto invece mi sto trovando bene, ho poi dovuto conoscere tanti nuovi circuiti, tranne Barcellona che ho saltato per infortunio [frattura di 3º e 4º metacarpo, più una forte contusione al 5º metacarpo della mano sinistra per una caduta in allenamento].

Qual è stato il circuito in cui ti sei trovato meglio? Il peggiore invece?

Mi sono trovato benissimo a Valencia, infatti spero di fare bene l’ultimo round. La peggiore invece è stata Jerez: non la digerivo, per le mie caratteristiche non era la mia pista ideale.

Edoardo Liguori, adesso tocca solo alla ETC. Quali sono le aspettative?

Spero di fare dei bei risultati sia ad Aragon, che conosco dai test dell’anno scorso, che a Valencia. Spero anche di trovare presto una buona opportunità per l’anno prossimo, qualcosa si sta già muovendo in ambito ETC. Poi vedremo per il CIV, io sono disponibile ma ancora non si sa. Spero di avere già qualcosa dopo la gara di Aragon.

Manca ancora un po’ prima di ricominciare. Quali sono i programmi?

Tra poco abbiamo i test ad Aragon, poi tanto allenamento, e ci saranno le selezioni per la Red Bull Rookies Cup dal 1 al 3 ottobre in Spagna. Sarebbe davvero una grande opportunità!

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