17 Settembre 2023

Alessandro Sciarretta campione Supermoto “Ripagato tutto il lavoro dell’anno”

Alessandro Sciarretta tra motard e velocità. In tasca il titolo italiano Supermoto, a breve tocca il finale nella 600 del CIV. La sua storia nell'intervista.

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Da una parte il motard, dall’altra la Supersport NG nel CIV. La doppia sfida 2023 di Alessandro Sciarretta, che affronta due specialità così diverse con la stessa passione. Il 18enne di Pescara, quest’anno una delle frecce del Gazza Racing di Max Gazzarata e Vittoria Di Rienzo negli Internazionali d’Italia Supermoto, ha messo a referto un ruolino di marcia impressionante, conquistando così il suo primo titolo tricolore. Una grande soddisfazione per Sciarretta, alla prima stagione completa nella specialità, ma ad inizio ottobre a Imola c’è l’altra sfida. Bisogna chiudere al meglio anche il primo anno nella 600 dell’Italiano, che sta disputando con la Ducati V2 del ZPM Racing. Senza trascurare la scuola, visto che ha appena iniziato l’anno della maturità. Conoscete la storia del pilota abruzzese? Ve la raccontiamo: la nostra intervista.

Alessandro Sciarretta, neo campione italiano Supermoto S4. Raccontaci la tua stagione 2023.

Prima dell’inizio del campionato abbiamo fatto un test che è andato molto bene. Con Gazza Racing abbiamo quindi preso l’accordo per correre insieme. Abbiamo cominciato a Ottobiano, ma non è stato granché come weekend, sono anche scivolato in una gara: non è andata come speravo. Nelle altre invece non so che dire: niente di storto, tutto è andato perfettamente, quindi ho sempre vinto! Ero preoccupato per Battipaglia perché non ci avevo mai girato, infatti sono andato un giorno prima a provare, ma è la pista su cui sono andato meglio.

Che soddisfazione è per te?

È il mio primo titolo italiano, è molto emozionante! È una grande soddisfazione alla fine di tutto un anno in cui mi sono allenato ogni giorno: palestra, moto, le piste su cui sono andato a provare… Ha ripagato tutto il lavoro svolto. Adesso spero di continuare così, sarà difficile vincerle tutte di nuovo ma ci riproverò.

Primo anno con Gazza Racing, come ti sei trovato?

Molto, molto bene! Sono persone per bene, educate, gentilissime, precise. I test che dovevamo fare li abbiamo fatti, quando dovevamo andare a girare si andava… Non si può dire niente, sono veramente bravi.

Facciamo un passo indietro: chi è Alessandro Sciarretta? Da dove parte la tua storia in moto?

Mio zio, il fratello di mia mamma, correva in moto ed io andavo a vederlo. Piano piano ha iniziato a piacermi, quindi ho cominciato a fare un po’ di gare con le minimoto. Ho cominciato ad andare in moto da piccolo, le prime gare però le ho fatte quando avevo 10 anni. Sono passato al CIV Junior per due anni, passando poi alla MiniGP, ma non ho fatto neanche una gara perché appena iniziato mi sono rotto l’omero. Mi sono operato e sono rimasto fermo per un anno, passando poi direttamente al CIV PreMoto3 per due anni.

Sei poi salito di categoria.

Dopo la PreMoto3 ho fatto due anni in Moto3. Il secondo anno era iniziato con l’idea di stare davanti, ma a Vallelunga mi sono distrutto: ho rotto una vertebra, i legamenti di una caviglia, un malleolo. Ho ricominciato solo nelle ultime due gare, ma praticamente in Moto3 non ci avevo girato per niente, quindi prendere il ritmo è stato difficile. Quest’anno sono passato alla 600, come primo anno non sta andando male.

Alessandro Sciarretta, da dove inizia il percorso in motard?

Mi ci alleno regolarmente, assieme al cross. Quando correvo in PreMoto3, visto che non c’erano mai sovrapposizioni, ho iniziato a fare qualche garetta, per non rimanere fermo. Andava bene, quindi ho continuato, ma senza pretese, fino all’anno scorso. Avrei dovuto disputare la prima stagione completa ma mi sono anche fatto male, quindi ho fatto due gare in meno, ma sono arrivato 3°. Ho continuato anche quest’anno con il motard: c’era solo una gara in concomitanza e, visto che ero anche primo, ho deciso di non andare al Mugello per il CIV.

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Come riesci a gestire velocità e motard, due specialità così diverse?

Col motard mi alleno anche per la velocità, ci giro molto di più rispetto alla 600, quindi per me è più “semplice”. Ho la fortuna di abitare vicino a Ortona, una pista sulla quale si fa anche l’Italiano e che è sempre aperto. Quando mi devo allenare in moto vado lì con il motard.

C’è una delle due che ti piace di più o sono sullo stesso piano?

Devo dire che mi piacciono tutt’e due allo stesso modo. Nel CIV poi c’è un ambiente diverso, sono tutti più precisi, ma anche nel motard mi trovo molto bene, mi ci alleno spesso e non vado male.

Alessandro Sciarretta, parallelamente alle moto c’è anche la scuola. Come riesci a gestirla?

Ho ricominciato giovedì, frequento una scuola professionale, indirizzo meccanica non delle moto, ma di macchine e utensili. Per fortuna ho il programma studente-atleta e le assenze sono giustificate. Ogni tanto con lo studio sono un po’ più in difficoltà, ma se mi organizzo bene riesco a fare tutto. Quest’anno poi devo impegnarmi ancora di più perché è l’ultimo anno e devo finire bene, non voglio continuare la scuola! Poi l’anno prossimo non so, vedremo che idee mi passano in testa.

Quanto ti carica il titolo Supermoto per l’ultima del CIV?

Ci arriverò più consapevole. È un altro campionato, però mi dà più carica, più voglia di fare bene! Quest’anno puntavo ad arrivare nei 10: a Misano ho fatto 9° e sono contento, per Imola non so cosa aspettarmi ma spero di stare comunque lì vicino. Non mi faccio troppe aspettative, poi se non le mantengo ci rimango male!

Quali saranno poi i programmi?

Mi piacerebbe molto disputare la tappa dell’Europeo a Castelletto di Branduzzo del 15 ottobre, ma è un’idea vaga al momento, non so se si può fare.

Alessandro Sciarretta, ci sono già novità in ottica 2024?

L’anno prossimo dovrei continuare in Gazza Racing, con Max e Vittoria, anche se ancora non so niente di preciso. Lo stesso anche nel CIV, ma dovrei continuare nella 600. Il 2024 sarebbe il secondo anno e punterei ad andare un po’ meglio.

Foto: Gazza Racing

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