18 Gennaio 2024

Alessandro Arcangeli, rookie CIV Superbike 2024 “Avevo quasi pensato di smettere”

Alessandro Arcangeli nella vita quotidiana lavora come agente immobiliare ed ha rischiato di smettere poi la svolta. La nostra intervista

Alessandro Arcangeli

Alessandro Arcangeli ha appena ventun anni ma lavora a tempo pieno come agente immobiliare. Sopralluoghi, trattative, contratti… Dalle otto del mattino fino all’ora di cena si occupa di case, ville ed appartamenti poi va in palestra ad allenarsi seguito dal suo amico e personal trainer Nicola Angelini. Nei week-end scende in pista ed è protagonista. Alessandro Arcangeli, salvo imprevisti, sarà il pilota più giovane e l’unico esordiente presente al prossimo Campionato Italiano Superbike. Gareggerà con il team SLP Squadra Corse BMW (leggi qui). Nato e cresciuto a Rimini, non frequenta gli altri piloti romagnoli anche se ha iniziato sulle pistine di minimoto come tutti loro.

“Ho cominciato ad andare in minimoto a tre anni e mezzo – racconta Alessandro Arcangeli a Corsedimoto – ed ad otto mi sono classificato terzo nel Campionato FMI Sab prima categoria poi terzo in MiniGP. Successivamente ho vinto una gara dell’ Europeo Pit Bike.

Nel 2016 sono diventato campione italiano Yamaha R125 e l’anno dopo vice-campione R3 Cup. Nei monomarca Yamaha andavo forte e speravo di andare a fare il Mondiale Supersport 300. Ero anche stato selezionato ma purtroppo non è andata come speravo: sono sempre stato a corto di budget. Ho fatto poi il CIV conquistando una vittoria ed un secondo posto, nel 2021 ho stravinto il Trofeo Aprilia RS660 ed a fine stagione ho pure fatto un test con l’Aprilia Nuova M2 ma niente, soliti problemi. L’unico campionato che potevo fare con il mio budget era la Pirelli Cup. Purtroppo ho subito anche due brutti infortuni ed a quel punto avevo quasi pensato di smettere”.

L’anno scorso la svolta.

“Sono stato contatto da Gabriele Pierni di SLP Squadra Corse e mi ha proposto di fare il National Trophy. Per loro ero un po’ una scommessa ma è stata una stagione in crescendo a è arrivato anche il podio al Mugello. Devo tutto a Gabriele e non finirò mai di ringraziarlo. Quest’anno, con il nuovo regolamento, non avrei potuto fare il National Trophy perché ero stato sotto l’ 1’37 a Misano e così abbiamo deciso di partecipare al CIV Superbike”.

Cosa ti aspetti?

“Non ho mai corso con le Dunlop, in più avremo la centralina Motec quindi sarà tutto da sviluppare. Spero di fare un campionato in crescita e salire almeno due o tre volte sul podio”.

Come si svolge una tua giornata tipo?

“Purtroppo non mi posso permettere di fare il pilota a tempo pieno. Lavoro dalle otto di mattina poi faccio la pausa pranzo e torno all’opera. Essendo un agente immobiliare devo stare sempre sul pezzo quindi non stacco del tutto fino a sera. Di sera mi alleno con il mio migliore amico Nicola Angelini che studia all’università per diventare un preparatore atletico e coach ad alto livello. Tra di noi c’è un ottimo rapporto: io punto su di lui e lui su di me per crescere assieme”.

Alessandro Arcangeli qual è il tuo sogno nel cassetto?

“Oggi, a ventun anni, è lo stesso di quando ne avevo tre. Se da bambino mi avessero chiesto cosa sognavo avrei detto diventare Campione del Mondo. Ora risposta è la stessa. Non è presunzione ma solo un sogno innocente e quasi ingenuo: sogno di vincere il Mondiale Superbike”.

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