17 Agosto 2023

Lutto nel motociclismo: Haruki Noguchi non ce l’ha fatta

Fatale l'incidente nel corso di Gara 2 dell'ASB1000 a Mandalika: Haruki Noguchi ha perso la vita a soli 22 anni.

Lutto nel motociclismo: Haruki Noguchi non ce l'ha fatta

Haruki Noguchi non ce l’ha fatta. Il ventiduenne motociclista giapponese, reduce dal secondo posto conseguito alla 8 ore di Suzuka, ha perso la vita in seguito al fatale schianto registratosi domenica 13 agosto al quarto giro di Gara 2 dell’ASB1000 (Asia Superbike 1000) a Mandalika, Indonesia. Pupillo di Shinya Nakano, dai trascorsi convincenti nella Red Bull MotoGP Rookies Cup e già Campione nazionale Supersport nel 2021, Noguchi era uno dei talenti All Japan seguiti con un occhio di riguardo dalla Honda, accolto dal 2020 a questa parte dal team HARC-PRO tra All Japan, ARRC e, per l’appunto, 8 ore di Suzuka.

L’INCIDENTE DI HARUKI NOGUCHI A MANDALIKA

Dallo scorso anno impegnato nella Superbike asiatica dell’ARRC sotto le insegne SDG Motor Sports HARC-PRO Honda Ph., Noguchi a Mandalika stava affrontando il quarto appuntamento stagionale ARRC. Nella passata stagione in questa serie aveva sfiorato la conquista del titolo all’esordio. Il fatale incidente si è registrato nel corso di Gara 2 svoltosi nel pomeriggio (mattinata italiana) di domenica. Al quarto giro di gara, all’ingresso della curva 10, in seguito ad un lieve contatto è finito a terra insieme a Zaqhwan Zaidi (Honda Asia Dream Racing). Se quest’ultimo è uscito illeso, Noguchi da lì a poco è stato investito ad alta velocità da Kasma Daniel Kasmayudin (Yamaha Gen Blue ASEAN). Un tragica fatalità.

IMMEDIATI I SOCCORSI

Considerata la dinamica, le condizioni del talentuoso motociclista giapponese sono parse subito disperate. La corsa è stata immediatamente sospesa con l’esposizione della bandiera rossa e, poco più tardi, definitivamente cancellata. Dopo un primo passaggio al centro medico del circuito, Haruki è stato trasferito all’Ospedale più vicino. Il colpo rimediato (l’incolpevole Kasmayudin l’ha preso in pieno sul collo-testa) non ha lasciato scampo all’originario di Nara. Il decesso comunicato soltanto in data odierna una volta che i suoi famigliari hanno raggiunto l’Indonesia, secondo prassi in questi casi.

LA CARRIERA DI HARUKI NOGUCHI

Spinto dalla passione del padre, Haruki Noguchi ben presto ha iniziato a correre e seguire le gare motociclistiche in TV. Dopo il titolo nazionale MiniBike 2013 è entrato a far parte dei piloti seguiti da Shinya Nakano, riuscendo poi a superare con successo le selezioni per la Asia Talent Cup dove concluse secondo nel 2017 e 2018. Passato alla Red Bull MotoGP Rookies Cup, nel 2019 si classificò terzo lottando con nomi del calibro di Pedro Acosta e Carlos Tatay. Se entrambi hanno avuto l’opportunità di approdare al Motomondiale, Haruki suo malgrado era stato costretto a far ritorno in madrepatria.

SUCCESSI TRA LE DERIVATE DI SERIE

Prese le misure della Honda CBR 600RR nel 2020, nella stagione successiva Haruki Noguchi si laureò Campione All Japan ST600, ovvero la Supersport del Giappone. Sulla spinta di questo successo, il team HARC-PRO lo scorso anno individuò in lui il profilo giusto per dare l’assalto al titolo della classe ASB1000 dell’ARRC. Traguardo sfumato soltanto per l’assenza forzata nell’ultimo round a seguito di un infortunio rimediato a Suzuka (centrato alla 130R da un altro pilota). Il 2023 lo aveva visto ripetere questo programma iniziando la stagione con una spettacolare doppietta a Buriram. Non più tardi dello scorso 6 agosto, era salito sul podio al debutto alla 8 ore di Suzuka.

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