6 Gennaio 2024

Ducati sfida la storia: 30 anni dall’unico podio nell’All Japan Superbike

Noriyuki Haga centrò uno storico podio con la Ducati del Team Foundation nell'All Japan Superbike: sono trascorsi ben 30 anni.

Ducati sfida la storia: 30 anni dall'unico podio nell'All Japan Superbike

Da sempre l’All Japan Superbike, in tutte le sue varie sfaccettature regolamentari, ha rappresentato un affare esclusivo delle “Big Four” giapponesi. Le case europee hanno raccolto poco o nulla, ma in questo 2024 qualcosa potrebbe cambiare. L’ambizioso progetto del Ducati Team Kagayama, con una competitiva Panigale V4 R affidata al veloce (nel contesto del Sol Levante) Ryo Mizuno, potrebbe riscrivere un po’ la storia della rossa nel campionato. Sulla carta il potenziale c’è e non mancherà per puntare in alto, a cominciare da un podio che manca ormai da 30 anni esatti.

NORIYUKI HAGA ARTEFICE DELL’UNICO PODIO DUCATI

Proprio così. Nel 1994 l’All Japan, per la propria top class, passa dalle 500cc 2 tempi da Gran Premio alle Superbike e, di fatto, Ducati vive la sua stagione dai risultati migliori. Il glorioso Team Foundation, da sempre legato all’azienda, affida la propria 888 ultima versione (cilindrata 926cc) ad un diciannovenne di belle speranze che si farà strada nel motociclismo: Noriyuki Haga. Non ancora riconosciuto come “Nitronori“, in quel 1994 concluderà 9° in campionato, ma soprattutto riuscirà a portare Ducati sul podio nella Superbike giapponese addirittura nel secondo round del calendario svoltosi al Mine Circuit (Prefettura di Yamaguchi).

UNICO PODIO NELL’ALL JAPAN SUPERBIKE

In quella circostanza Nori concluderà terzo preceduto dai soli Akira Ryo (all’epoca ufficiale Kawasaki) e Wataru Yoshikawa (Yamaha Factory), ben figurando anche nella wild card mondiale di SUGO con un dodicesimo posto in Gara 2. Quell’exploit di Mine rappresenta tuttora l’unico podio Ducati nella serie, oltretutto conseguito da un pilota che vestirà poi i colori ufficiali Ducati Xerox nel Mondiale 2009-2010.

TEAM FOUNDATION IN EVIDENZA NELL’ALL JAPAN SUPERBIKE

Yamaha strappò Noriyuki Haga al Team Foundation dopo questi risultati eclatanti, ma l’avventura di questa realtà proseguirà anche nelle stagioni successive. Nel 1995 Yukio Nukumi con la 916 migliorerà addirittura la posizione in campionato (8°) e, sempre a Mine, sarà 4° in gara. Passando al 1996, il Team Foundation con lo stesso Nukumi farà sua la top-10 nella generale, con Ducati che addirittura piazzerà tre piloti nei primi 7 nel conclusivo round svoltosi a SUGO: Yukio Nukumi quarto seguito da Takahiro ‘Tiger‘ Sohwa (correrà anche con Ducati Ferracci nell’AMA Superbike) sesto e da Makoto Suzuki (Team Katayama) settimo.

HITOYASU IZUTSU DUCATISTA

Proprio nel 1996 il Team Foundation affiderà una seconda 916 ad un altro giovane che si farà conoscere nel motociclismo a livello internazionale: Hitoyasu Izutsu. Nel 1997, da pilota di punta, si metterà in mostra con la gialla 916 classificandosi quinto a Tsukuba e dodicesimo in campionato. Sostanzialmente questo rappresenta l’ultimo exploit Ducati nell’All Japan Superbike, per quanto nel 1998 Ichiro Asai sarà ottavo a Motegi con la stessa moto e squadra.

PRIMI ANNI DUEMILA DIFFICILI

Nei primi anni Duemila la presenza Ducati nella serie si limita a “privatoni” che occasionalmente raccolgono qualche soddisfazione parziale. Nel 2002, stagione che vide il confronto-a-tre regolamentare tra le nuove JSB1000, Superbike e persino i prototipi MotoGP (fuori classifica), Yoshimitsu Hori con una 996 del Team La Bellezza Speed chiuderà undicesimo assoluto e settimo tra le SBK ad Autopolis. Il Team Foundation tornerà d’attualità nel 2003 con Noriyasu Numata settimo a SUGO e primo tra le Superbike dopo 6 moto (perlopiù Factory) preparate secondo le specifiche JSB1000.

YOSHIYUKI SUGAI BANDIERA DUCATI NELL’ALL JAPAN SUPERBIKE

In questi ultimi anni i colori Ducati nel campionato nipponico sono stati difesi, alle volte a dir poco egregiamente, da un monumento del motociclismo All Japan quale Yoshiyuki Sugai. L’ex HRC e Yoshimura, dopo aver corso con il team PLOT Panthera ed una 999R nel triennio 2004-2006 centrando anche un sesto posto a Motegi, si metterà in proprio a partire dal 2010. Con la sua 1098R otterrà risultati in crescendo: ai tre ottavi posti del 2010, farà seguire due sesti ad Autopolis tra il 2011 ed il 2012. Il passaggio alla Panigale porterà al Team Sugai Racing Japan qualche Top-10, come nel caso di Tsukuba 2013 (10° con la 1199 Panigale S) e SUGO 2014 (9° con la 1199 Panigale R).

VERSO IL 2024

Sugai nel 2016 lascia Ducati per rappresentare Aprilia nella serie, tornando tuttavia al suo “primo amore italiano” nel 2021 con una Panigale V4 R, senza tuttavia ottenere risultati degni di nota. Quest’anno, con il Ducati Team Kagayama dello stesso Yukio Kagayama ed il pieno supporto Ducati Corse, dovrebbe essere un’altra storia…

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