3 Ottobre 2022

Dramma nel Trofeo Amatori: chi era Federico Esposto, il pilota deceduto

Un amico di Federico Esposto lo ricorda come un ragazzo super appassionato che gareggiava con una Honda Cdr obsoleta ma sempre con il sorriso.

Federico Esposto, incidente Misano

Incredulità e sgomento nell’ambiente del Trofeo Italiano Amatori dopo l’incidente di Misano. Federico Esposto e Marco Sciutteri stavano partecipando alla gara classe 600 Pro. Si sono toccati al secondo giro, in fondo al rettilineo verso la Quercia. Sono caduti violentemente a terra e sono stati investiti da chi li seguiva. Federico Esposto ha perso la vita mentre il trentunenne bolognese Marco Sciutteri è ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale Bufalini di Cesena.

Federico aveva 27 anni, nella vita quotidiana lavorava come manovale ed era alla sua seconda stagione completa nel Trofeo Italiano. Era il classico pilota con una passione immensa ma poco budget. Correva con un vecchio Cbr 600, oggi quasi obsoleto, e lo aveva fatto verniciare con la stessa livrea di quello che usa Marquez in allenamento. Nonostante la moto amatoriale, stava mostrando un buon potenziale. Lascia un grande vuoto tra gli appassionati.

Toccante il ricordo postato sui social da Salvatore Annarumma, un fotoamatore suo amico che si divertiva a fargli le foto in stile pilota professionista solo per farlo sentire importante. Questi servizi fotografici erano quasi un gioco per entrambi e Salvatore fa fatica a realizzare quello che è successo.

“Il pensiero di poterti vivere d’ora in avanti solamente nel ricordo è qualcosa che spezza il cuore. Tu che con la tua umiltà ed il tuo sorriso riuscivi a farti voler bene da tutti, te ne sei andato via così, facendo quello che più di ogni cosa amavi.

Come le tante anime belle di questo sport, inseguivi questo grande sogno del motociclismo e lo facevi con grande passione. La tua vocazione più grande quella di essere un buon pilota, capace di dimostrare che quella vecchia Honda CBR poteva ancora dire la sua in campo gara.

Ad ogni modo, di questi fiumi di parole che adesso scorrono da sé, rimane il grande dolore del vuoto che ci lasci e quella razionale magra consolazione che, anche se ci hai salutato così, lo hai fatto facendo quello che più di ogni cosa ti piaceva fare e ti rendeva felice. Sarà dura senza di te”.

Foto Salvatore Annarumma

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