1 Aprile 2023

Nakasuga ingiocabile nell’All Japan, Cavalieri fuori

Nakasuga apre la stagione 2023 dell'All Japan Superbike dominando Gara 1 a Motegi, mentre Samuele Cavalieri si ritira nelle battute iniziali.

Nakasuga ingiocabile nell'All Japan, Cavalieri fuori

La stagione della “svolta eco” dell’All Japan Superbike con l’adozione obbligatoria da regolamento del biocarburante ETS Racing Fuels sostenibile e rinnovabile al 100 % si apre rispettando il copione di sempre. Katsuyuki Nakasuga, 11 volte Campione della top class JSB1000, ha monopolizzato la scena in Gara 1 al Mobility Resort Motegi. Un successo fuori discussione nella corsa del sabato, non facendo sconti ai suoi avversari in sella alla R1 di Yamaha Factory Racing Team.

POLE DI OKAMOTO

La mattinata vissuta all’ex Twin Ring sembrava tuttavia offrire qualche speranza ai suoi diretti competitors. Nel corso delle qualifiche ufficiali il giovane compagno di squadra Yuki Okamoto, con il crono di 1’47″338, si era garantito la pole per un’inezia. Nello specifico, per soli 41 millesimi nei confronti del Re del motociclismo del Sol Levante.

IN GARA TUTTA UN’ALTRA STORIA

Gara 1 ha invece rispecchiato l’andamento dell’ultimo triplice lustro dell’All Japan. Se il rientrante Ryo Mizuno (Astemo Honda Dream SI Racing) allo spegnimento del semaforo si era ritrovato nelle condizioni di assicurarsi l’holeshot, già dopo poche curve Nakasuga si era portato al comando delle operazioni. Da quel momento in avanti ha costruito e sapientemente amministrato un rassicurante vantaggio su tutti gli altri, in primis lo stesso Okamoto, secondo in rimonta dopo una partenza non propriamente esaltante.

WINNING STREAK NELL’ALL JAPAN

Katsuyuki Nakasuga apre così il 2023 della Superbike nipponica in trionfo con il Yamaha Factory Racing Team, a sua volta, che mette a segno l’ennesima doppietta. Non da meno, il 4 volte vincitore della 8 ore di Suzuka ha proseguito la sua winning streak: imbattuto dal novembre 2020 a questa parte, centrando la 24esima (!) vittoria di fila nelle ultime 24 gare disputate.

SFIDA ALL JAPAN PER IL PODIO

Gli unici sussulti sono arrivati dal confronto per il terzo gradino del podio con svariati colpi di scena. Dapprima il ritiro al settimo giro, a causa di un non meglio precisato inconveniente tecnico, del già menzionato Ryo Mizuno. Da lì a poco, sempre l box Astemo Honda Dream SI Racing del mito Shinichi Ito, si è registrato il crollo prestazionale di Kosuke Sakumoto, non andato oltre la quinta posizione finale. A contendersi il terzo posto ci hanno così pensato Teppei Nagoe (HARC-PRO Honda) e l’ormai ex-tester Suzuki MotoGP Takuya Tsuda, il quale dispone di una GSX-R 1000 arrivata direttamente dalla Factory di Hamamatsu e schierata sotto le insegne team AutoRace Ube Racing. Nagoe è riuscito a spuntarla soltanto al fotofinish, unica soddisfazione Honda in una Gara 1 dove Ryuichi Kiyonari (TOHO Racing) non è andato oltre la nona posizione.

SAMUELE CAVALIERI FUORI DAI GIOCHI

Proprio accanto ad un irriconoscibile “King Kiyo” ed all’ex del Mondiale 250cc Taro Sekiguchi si è schierato al via dalla quarta fila il nostro Samuele Cavalieri, a dir poco sfortunato in Gara 1. Primo italiano in gara nell’All Japan da 5 anni (Mattia Scagliarini con il Team Kagayama corse occasionalmente nell’All Japan ST600 Supersport 2018), con la Aprilia RSV4 1100 Factory del Team TATARA ha ben figurato nelle qualifiche ufficiali. 1’49″992 il dodicesimo riferimento cronometrico su 25 partenti. Con una potenziale top-10 nel mirino, al quarto giro è stato costretto alla resa. Ma avrà la possibilità di archiviare al meglio questa esperienza nella Terra del Sol Levante domani in Gara 2.

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