16 Marzo 2024

Formula 1: una gara come Melbourne 2008 la rivedremo mai?   

Il 16 marzo del 2008 scattava una nuova stagione di Formula 1, che resterà per sempre nella memoria collettiva degli appassionati.

Il 16 marzo 2008 prendeva il via una nuova stagione di Formula 1, una gara che si concluse con pochissimi piloti al traguardo. Una prova che ancora oggi è nella memoria collettiva degli appassionati, che se ai tempi poteva sembrare una normale prova con tanti ritiri, oggi sarebbe fantascienza. Il massimo campionato automobilistico ha raggiunto un’efficienza prestazionale e una performante affidabilità che ha sicuramente appiattito i weekend di gara e quindi i campionati. Riviviamo quella gara, che finì, come detto, con 6 protagonisti, ma a punti andarono comunque in 8.

Quella gara di Melbourne fu incredibile dalla partenza

Lewis Hamilton che partiva come vicecampione del mondo quell’anno, in Australia al primo appuntamento fece subito la pole position. Vicino a lui scattò Robert Kubica con la BMW Sauber. Le Ferrari erano più indietro, con Felipe Massa in seconda fila mentre il campione del mondo della Formula 1 in carica Kimi Raikkonen partiva solo sedicesimo. Il finlandese durante la Q2 ebbe un problema alla centralina della sua rossa, che lo tagliò fuori dalla lotta alla Pole. La partenza domenicale all’alba italiana è una di quelle che ti toglie il sonno e ti fa entrare subito nel vivo. I primi due scattano bene, ma già Massa commette un errore e va in testa coda, mentre dietro è il finimondo per via di due incidenti.

Cinque piloti non riescono nemmeno ad effettuare un giro di gara, vengono tagliati fuori dall’incidente: Giancarlo Fisichella, Sebastian Vettel, Anthony Davidson, Jenson Button e Mark Webber. La Safety Car è costretta ad entrare e dopo il suo rientro ai box, passano poche tornate che Massa con un sorpasso avventato rompe la sospensione della Red Bull di David Coulthard. Lo scozzese è costretto al ritiro e la Safety Car rientra in pista. Nel mentre, si era ritirato per un problema elettrico sulla sua Toyota Jarno Trulli. Nel giro di due tornate, la gara perde due alfieri verdeoro, prima Massa rompe il motore della sua F2008, poi Nelson Piquet Jr. al trentesimo giro ritira la sua Renault. Superata quindi di poco metà gara, restano in pista solo la metà dei piloti.   

Una gara che in Formula 1 non si vedeva da tempo

Il ritiro di monoposte sul circuito di Melbourne non è terminato, tanto che nel corso del trentaduesimo giro la trasmissione della Super Auguri-Honda di Takuma Sato, decide di dire: “addio”.  Il 43esimo giro vede l’ingresso per la terza volta della Safety Car, per via del brutto incidente di Timo Glock, che disintegra la sua TF108. Quattro giri dopo è la volta di Robert Kubica che deve salutare in anticipo la gara, per via di un tamponamento ricevuto da parte di Kazuki Nakajima. La scia di ritiri non è finita, visto che i motori Ferrari fanno cilecca in terra australiana. Prima Kimi Raikkonen con l’altra rossa e poi Sebastian Bourdais con la Toro Rosso, salutano la pista a poche tornate dall’arrivo. La Formula 1 vede giungere nella sua gara inaugurale del 2008 alla bandiera a scacchi solo 7 piloti.

7 piloti sì, perché oltre al vincitore della gara Hamilton con la sua McLaren l’arrivo vede in ordine: Nick Heidfeld (BMW Sauber), Nico Rosberg (Williams), Fernando Alonso (Renault), Heikkie Kovalainen (McLaren), Nakajima (Williams) e Rubens Barrichello (Honda). Barrichello però, viene squalificato dalla gara perché non ha rispettato il semaforo rosso ai box durante una sua uscita. Solo in 6 arrivano al traguardo in maniera pulita con Bourdais e Raikkonen che raccolgono punti, solo perché hanno coperto il 90% della prova. Dei 22 che aveva iniziato la gara, quindi, resteranno solo 6 highlander. Quella per la Formula 1 non fu la gara con meno arrivi al traguardo, ma segnò uno sparti acque importante, con il presente che viviamo oggi.  

La Formula 1 avrebbe tanto bisogno di prove così

Il ricordo del GP d’Australia 2008 è nella mente di tantissimi appassionati, come detto, e chi mai potrà scordare tale gara? L’adrenalina provata quella mattina è indescrivibile. Oggi la Formula 1 non potrebbe mai riprovare tali sensazioni, non tanto per gli incidenti di gara, quando per l’affidabilità. Un tempo sino alla bandiera a scacchi si credeva che un problema tecnico potesse capitare, oggi si sa già che può accadere una volta su venti. Questo è un bene ai fini delle scuderie, perché significa che il lavoro in fabbrica funziona, ma per lo spettatore lo è? No. Il 2008 è stato un anno assurdo se vogliamo per la categoria, con il titolo deciso solo all’ultima curva dell’ultima gara, ma dopo 16 anni è possibile che un GP ad eliminazione non si possa rivedere? Difficile ma non impossibile. Intanto a noi restano i ricordi.  

FOTO: social Formula 1

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