24 Novembre 2023

Formula 1 e quel dannato dramma dei track limits

La Formula 1 aprirà alla tecnologia per migliorare la situazione per quanto riguarda i track limits e lo farà già da Abu Dhabi

La stagione 2023 della Formula 1 sarà ricordata sicuramente per i numeri record di Max Verstappen, ma anche per il problema derivanti dai track limits. L’uscita dai limiti della pista in questa stagione è stata un dramma, che ha toccato punte davvero allarmanti in Austria e negli USA durante il GP di Austin. Un problema al quale la FIA vuole trovare rimedio e sembra averlo trovato. La federazione ha aperto all’intelligenza artificiale, con l’ingresso di tale tecnologia già a partire da questo fine settimana. Abu Dhabi vedrà l’ingresso, infatti, di un nuovo sistema di rilevazioni dei limiti della pista, per aiutare maggiormente i commissari ad intervenire per cancellare i tempi o per emettere penalità.  

I track limits sono stati un problema in diverse piste

Quest’anno abbiamo visto togliere giri e concedere penalità in gara a piloti che molto spesso erano più dentro i limiti della pista che fuori. Questo è un problema grave, perché su ciò può incidere il lavoro di tutto ciò che è stato fatto durante le prove e la gara.  Quante volte abbiamo assistito a piloti a cui è stato tolto il tempo per essere usciti fuori, senza mai avere un’immagine chiara? O comunque che non abbia giovato alcun vantaggio nell’essere andato millimetricamente oltre i limiti della pista? Tante e troppe volte, rischiando così di vanificare l’intero weekend di gara.

I piloti e i team si sono lamentati di tutto ciò, dato che per loro, in molti casi la cosa non era evidente. I piloti molte volte dopo che gli era stata segnalata l’infrazione, hanno dato risposte dure e nette. Il GP d’Austria è stato un cataclisma, con la classifica finale che rischiava di essere riscritta a fine gara per le troppe penalità, se non si fosse messo un freno. Freno che invece, non è stato messo nella gara di F2 in Austria, tanto da portare ad una classifica finale completamente ribaltata da quella dell’arrivo. Serve chiarezza, serve sia ai commissari che sono tenuti a far rispettare le regole che ai piloti, che devono sapere bene cosa possono e cosa non possono fare.

Computer Vision giunge in soccorso di tutto questo

L’intelligenza artificiale che verrà usata sarà quella del Computer Vision, che cercherà di analizzare il tutto tenendo conto di due fattori. I fattori dei quali dovrà tenere conto sono: la monoposto ed i limiti della pista. Tramite un calcolo capirà di quanto sia stato superato davvero oppure si è soltanto attivato il dispositivo di allarme dei track limitis. Il sensore d’allarme è inserito su quasi tutta la pista e serve proprio per avvertire subito i commissari che il pilota è andato oltre i limiti del tracciato. Noi sappiamo che se ciò accade nelle libere o in qualifica porta all’annullamento del giro, mentre in gara se ripetuto per un numero di volte, porta ad una penalità di 5 secondi.

La tecnologia capirà nel dettaglio se davvero si sono superati i limiti e di quanto, così che i commissari possano poi intervenire. Ora è tutto istantaneo, quindi non si lascia il margine d’errore. Computer Vision calcolerà il tutto, per poi mandare nella sala dei commissari tutti i dettagli. L’errore quindi dovrebbe diminuire, anche sé il programma va ancora provato. Il test sarà la gara di Yas Marina, che se non vale nulla in termini iridati, vale per la seconda piazza nel mondiale costruttori, che porta un bel budget per il futuro. Quindi la necessità di migliorare il problema dei track limits è evidente, ma forse trovare una soluzione quando c’è qualcosa in ballo rischia di creare ulteriori casini.  

La Formula 1 vuole la massima trasparenza

La Formula 1 deve trovare una soluzione, anche perché i piloti sono molto innervositi dalla situazione. Ogni fine settimana almeno un loro giro viene cancellato, rendendo poi nervoso il pilota e il resto della scuderia. Questa tecnologia verrà testata durante questo weekend e solo d’allora potremmo dare delle vere valutazioni. Valutazioni che soprattutto dovranno uscire dalle parole dei piloti e dei commissari, perché se il progetto è positivo meglio, sennò meglio accantonarlo sin da subito. La speranza è che Computer Vision non diventi come il VAR nel calcio, ovvero, uno strumento che divide più che unire. La fiducia è che il sistema tecnologico si rilevi positivo, così da avere un problema in meno, già prima della partenza del mondiale 2024.   

FOTO: social Formula 1

Lascia un commento