27 Marzo 2024

27 marzo 1994: l’inizio del primo capitolo di Michael Schumacher

Il 27 marzo del 1994 dal circuito di Interlagos scattava una nuova stagione di Formula 1, la stagione di Michael Schumacher.

La vita va avanti e il tempo scorre così veloce che nemmeno ci rendiamo conto che sono passati esattamente trent’anni dall’inizio della stagione 1994. Una stagione iniziata con la prima incoronazione di Michael Schumacher, passando per un finale che ancora oggi continua a “sputare” veleno. Il 27 marzo di quell’anno iniziava una stagione di Formula 1 che difficilmente gli appassionati dimenticheranno, partita con una gara da vero dominatore del pilota Benetton e con i primi guai per Ayrton Senna con la sua Williams. Riviviamo quella gara che oggi ci sembra così lontana, ma in realtà sembra dietro l’angolo per tutti noi.

GP del Brasile 1994: l’inizio di una nuova stagione

Le luci della ribalta ad Interlagos in quel weekend erano tutte per Ayrton Senna e la Williams, per quello che doveva essere il matrimonio perfetto. Il pilota più forte al mondo sulla monoposto campione del mondo in carica. La seconda forza per molti era ancora la McLaren, vicecampione del mondo che si affidava ad un giovane Mika Hakkinen e a Martin Brundle. La casa britannica però, aveva cambiato i propulsori passando da quelli Ford a quelli Peugeot. Le voci parlavano anche di una grande Benetton con la sua B194 come possibile sorpresa. La scuderia capitanata da Flavio Briatore poteva contare su un giovane Michael Schumacher, alla sua quarta stagione in Formula 1.   

La Ferrari era indietro ma aveva voglia di tornare a vincere. Nel 1993 il Cavallino rampante era rimasto a secco di trionfi, qualcosa andava cambiato. I piloti rimasero gli stessi, con Jean Alesi e Gerhard Berger come alfieri in rosso. Un piccolo passo in avanti con la 412T1B ci fu, tanto che una vittoria in stagione arrivò. Il focus però era concentrato su altro, ad Interlagos tutti erano carichi di vedere la prima del brasiliano su una vettura di Frank ed erano curiosi di capire se questo giovane tedesco fosse davvero così forte. Damon Hill l’altro alfiere Williams non voleva continuare a vivere nell’ombra del compagno come gli capitò con Alain Prost. Hill anche cercava il suo primo iride mondiale, che poi sarebbe arrivato nel 1986.

Michael Schumacher il trionfo ad Interlagos

Le qualifiche del sabato premiarono Senna che fermò il cronometro sul suo circuito di casa sull’1:15.962. La prima fila era completata da Michael Schumacher. Dietro di loro il vuoto, dato che il terzo, Alesi si prese un secondo e quattro dal campione brasiliano e quasi un secondo dal pilota teutonico. Una prova di forza incredibile. La gara scatta e Ayrton parte in maniera perfetta, mentre Michael fa quasi cilecca in partenza e viene sopravanzato da Alesi. Nel corso della seconda tornata Schumacher riesce a sopravanzare Jean in scioltezza. Il pilota verdeoro sembra averne di più ed allunga, ma prima della sosta il rivale tedesco gli si rifà sotto e grazie al valzer dei pitstop lo supera.

Ora è il pilota teutonico a comandare la gara, con Senna costretto ad inseguire. Dietro, intanto, Hill riesce a prendere la piazza da podio ed inizia a fare un solco nei confronti della rossa di Alesi. Nel corso del 35 giro accade uno degli incidenti più iconici della Formula 1. Eric Bernard che sta per essere doppiato si sposta con la sua Ligier, ma né Eddie Ervine e né Jos Verstappen si accorgono di lui perché sono in lotta tra loro. Jos alla fine è costretto ad allargare la traiettoria in maniera importante e con la sua Benetton finisce sull’erba, l’olandese si ribalta e ne nasce una carambola che colpisce tutti e tre i protagonisti. Bernard viene colpito dalla ruota della vettura di Jos ma per fortuna, nessuno riporterà danni. Nel corso della 55esima tornata invece, Senna è costretto ad alzare bandiera bianca perché mentre cerca di riprendere Schumacher finisce in testacoda con la sua FW16. Michael Schumacher può così rilassarsi e giungere al traguardo in tranquillità, rifilando un giro di distacco ad Hill e ad Alesi che completarono il podio.  

30 anni fa partiva la cavalcata di Michael Schumacher

Il trionfo del campione teutonico fu festeggiato a dovere e già si iniziò a capire che la stagione potesse essere la sua. Michael vincerà in sequenza dal Brasile a Montecarlo per finire secondo in Spagne e rivincere in Canada e in Francia. Il GP del Belgio a Spa-Francorchamps riaprì tutto, per via della squalifica inflitta al tedesco. Michael Schumacher arrivò a giocarsi il titolo contro Damon Hill ad Adelaide conclusosi con quel contatto tra i due che ancora oggi cerca una verità. Il GP del Brasile di 30 anni fa, fu anche l’ultimo inizio di stagione di Senna e non poteva che essere a casa sua. 30 anni fa il mondo era così diverso, tanto che Ayrton era il più amato e Schumacher era il giovane spavaldo. Il mondo ruota e con esso passano le stagioni e gli anni e di questi fenomeni resterà per sempre ciò che hanno regalato in pista a noi amanti dei motori. Ecco perché, dopo trent’anni a noi resta solo l’ammirazione per Senna e Schumacher.  

FOTO: social Formula 1

Lascia un commento