28 Dicembre 2023

Ducati alla 8 ore di Suzuka: i precedenti

Nel 2024 il Team Kagayama insieme a Ducati Corse sarà al via della 8 ore di Suzuka: una partecipazione (quasi) senza precedenti nella storia dell'evento.

Ducati alla 8 ore di Suzuka: i precedenti

In 44 edizioni della 8 ore di Suzuka finora disputate nessuna casa motociclistica europea (ma sarebbe meglio dire “non giapponese“) è riuscita a conquistare un piazzamento a podio. Ne consegue che Ducati alla “gara delle gare“, sul profilo dei risultati, finora abbia ottenuto ben poco. Per un scarso interesse riposto nella principale competizione motociclistica del Sol Levante, per sole due partecipazioni in forma ufficiale (1984 e 1991), ma anche per il fatto che, al giorno d’oggi, resti una gara estremamente complessa da affrontare per puntare in alto. Cambierà qualcosa l’anno venturo con il Team Kagayama dello stesso Yukio Kagayama che rappresenterà Ducati Corse all’evento, con propositivi ambiziosi che si estendono anche alla JSB1000 (All Japan Superbike). Sarà la volta buona?

I NUMERI DUCATI ALLA 8 ORE DI SUZUKA

Nelle 44 edizioni finora andate in archivio si sono registrate al via 56 moto Ducati, 30 delle quali in grado di classificarsi (pari al 53,57 %). La prima fu, nella terza edizione svoltasi nel 1980, una 900 SS del team BIG BOY condotta da Mitsuo Saitoh e Ikuo Kusama, costretta al ritiro. Andò un po’ meglio l’anno seguente con l’importatore Kenny Sports Motorcycles che ne schierò addirittura due: con James Adamo e Doug Lantz si classificò 27°, mentre l’equipaggio formato da due top riders quali Tony Rutter e George Fogarty non portò a termine la contesa.

MIGLIOR RISULTATO UN DECIMO POSTO

Il miglior piazzamento di una rossa di Borgo Panigale alla 8 ore di Suzuka tuttora resta il 10° posto ottenuto nel 2011 dalla 1098R del TOHO Racing condotta da un equipaggio di livello formato da Tatsuya Yamaguchi (trascorsi persino con HRC), Hiromichi Kunikawa (meteora del Mondiale Moto2) e Ken Eguchi. Una top-10 conseguita in un’edizione favorevole alle moto europee, con BMW Motorrad France addirittura quarta assoluta. Da rimarcare anche il 12° posto ottenuto nel 2012 dalla debuttante 1199 Panigale schierata dal Team Sugai Racing Japan con due veterani del calibro dello stesso Yoshiyuki Sugai e da Shinya Takeishi, artefici di un risultato che lasciava presagire ben altre sorti per le edizioni a venire.

LA PRIMA PARTECIPAZIONE UFFICIALE DUCATI

Risultati ottenuti da partecipazioni private, mentre l’impegno in forma Factory dell’azienda concerne sole due edizioni. Nel 1984, sotto le insegne Ducati S.p.A., presero parte all’evento due DM650 SL/A: con il numero 19 Oliviero Cruciani e Mario Sakamoto conclusero 13°, ritirati altresì con la numero 4 Walter Villa e Carlo Perugini. Nella medesima edizione si presentò anche Walter Cussigh (Ducati DM6580 del Power House Motor Club) e, su una Bimota Tesi 84 ufficiale, dovevano correre anche Maurizio Rossi e Davide Tardozzi, tuttora non schierati in gara dopo le qualifiche.

L’AVVENTURA DEL 1991

Proprio l’attuale Team Manager Ducati MotoGP rientrò nella più celebre partecipazione dell’azienda nel corso dell’edizione 1991, dominata dal “Dream Team” formato da Mick Doohan e Wayne Gardner con la Honda RC30 ufficiale. Con Marco Lucchinelli Team Manager, la sponsorizzazione di SAGAWA KYUBIN, le 888 dominatrici del Mondiale Superbike opportunamente riadattate alle specifiche regolamentari dell’Endurance (e della 8 ore) incontrarono non poche difficoltà. La numero 5 si qualificò 41^ con Davide Tardozzi e Stephane Mertens, ma una caduta di quest’ultimo nelle battute iniziali della corsa sotto la pioggia battente li costrinse al ritiro. Buon potenziale espresso dalla numero 6 affidata a due nomi altisonanti del calibro di Raymond Roche e Giancarlo Falappa: da 34° in qualifica accarezzarono in rimonta la top-10, tutto questo fino ad un problema al motore nelle conclusive battute di gara.

LE SPERANZE PER IL FUTURO

Con il pieno supporto di Ducati Corse, la preannunciata (dovranno qualificarsi passando per i cosiddetti Try Out…) partecipazione del Team Kagayama all’edizione 2024 si prospetta tra le più competitive di sempre per l’azienda alla 8 ore. Ryo Mizuno, strappato a Honda e già “riserva” di HRC nel 2022 (lui si è occupato a lungo dei collaudi della CBR 1000RR-R), in termini velocistici rappresenta una garanzia. Quel che è certo Yukio Kagayama vorrà garantirsi piloti di vertice, considerando che la sua struttura negli anni ha fatto correre a Suzuka piloti come Kevin Schwantz, Noriyuki Haga, Ryuichi Kiyonari, Dominique Aegerter, Joe Roberts e Hafizh Syahrin. Non ci sarà tuttavia Pecco Bagnaia, il quale manifestò l’intenzione di correre con Ducati a Suzuka: negli stessi giorni dell’edizione 2024 convolerà a nozze con Domizia Castagnini…

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