25 Luglio 2022

La 8 ore di Suzuka: il dopolavoro dei dipendenti Honda, Yamaha e Suzuki

Una tradizione tutta giapponese: il dopolavoro dei dipendenti delle case motociclistiche è rappresentato dall'impegno sportivo alla 8 ore di Suzuka. Ecco come.

La 8 ore di Suzuka: il dopolavoro dei dipendenti Honda, Yamaha e Suzuki

In Italia il “dopolavoro” ha un’accezione particolare. Viene inteso come un’occasione di svago, di divertimento, per qualcuno persino un’occasione di ironizzare. Nella Terra del Sol Levante, il dopolavoro è qualcosa di diverso, soprattutto nel settore motociclistico. Consuetudine che il dopolavoro per i dipendenti dei quattro colossi giapponesi (Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki) sia strettamente attinente alle due ruote. Dando vita, da volontari, a delle squadre impegnate attivamente nel motociclismo sportivo tra l’All Japan e, soprattutto, alla 8 ore di Suzuka. Sarà così anche per la 43^ edizione in programma il 7 agosto prossimo, con diverse realtà di “stampo-dopolavoro” al via, ma con propositi ambiziosi. Veicolando un messaggio positivo.

UNA TRADIZIONE HONDA

Alla “sua” gara, chiaramente pullulano team dei dipendenti delle varie fabbriche Honda sparse per il Giappone. Questo il caso di Honda Suzuka Racing Team, squadra formata dai dipendenti della fabbrica Honda R&D di Suzuka che sin dagli anni ’70 come “dopolavoro” sono impegnati nel gestire una squadra che corre abitualmente alla 8 ore di Suzuka. Nel 1979 riuscirono persino a conquistare un quarto posto assoluto con una CB750, centrando poi un’altra Top-5 nel 2012. Una realtà piuttosto ambiziosa, tanto che nei primi test si è persino presa il lusso di comandare la graduatoria dei tempi.

DOPOLAVORO NELLA STORIA ALLA 8 ORE DI SUZUKA

Che dire poi del Team Honda Blue Helmets M.S.C. Kumamoto & Asaka. Proprio così, questa la denominazione completa, per una storia da raccontare. Il Team Blue Helmets celebra quest’anno 54 anni di storia, sempre facendo riferimento ai dipendenti dell’Asaka Center di Saitama e caratterizzato (lo dice la denominazione stessa) dai “caschi blu”. Una squadra che riuscì persino a vincere l’edizione 1982 della 8 ore di Suzuka, funestata dalla comparsa del Tifone 10. Vinsero Shigeo Iijima e Shinji Hagiwara con la Honda CB900F #27 a precedere di soli 28 centesimi (scarto più esiguo di sempre, frutto della Safety Car) Hiroyuki Itoh e Toshihito Yoshimura con la #28. Blue Helmets M.S.C. inoltre si è riunito dal 2016 a questa parte con i dipendenti della fabbrica Honda di Kumamoto, prefettura come risaputo colpita dal drammatico sisma del 2016. I dipendenti di Honda Kumamoto si sono trasferiti presso l’Asaka Center di Saitama, dando così vita alla partnership “Asaka & Kumamoto” espressa dalla denominazione del team.

YAMAHA NON DA MENO ALLA 8 ORE DI SUZUKA

Solitamente Honda annovera almeno 5 team dei propri dipendenti al via della 8 ore di Suzuka, mentre Yamaha da sempre è rappresentata dall’Iwata Racing Family, diventata nel corso degli anni anche “Club Yamaha Motorcycle Racing“. Si tratta, lo dice la denominazione stessa, della squadra dei dipendenti del Reparto di Ricerca e Sviluppo Yamaha di Iwata. Una realtà presente nel motociclismo sin dagli anni ‘70, tanto da non mancare l’appuntamento alla prima 8 ore disputata nel 1978, conquistando il 7° posto finale con una TZ373 condotta da Toshihiro Wakayama e Sankichi Abe. Nel 2002 arrivò il 9° posto assoluto e la vittoria d classe X-Formula con Makoto Tokinaga e Yasuhiko Sato in sella ad una Yamaha R17, ovvero una R7 con motore R1, in quanto la R1 non era ancora omologata SBK/JSB. Quest’anno Iwata Racing Family correrà con una R1 #41 iscritta sotto le insegne “IRF with Azur Lane“. Se IRF è l’acronimo della squadra, Azur Lane è un videogioco sparatutto per smartphone a scorrimento laterale creato da sviluppatori cinesi, rilasciato nel 2017. Sponsor per l’occasione…

IL MESSAGGIO DI HAMAMATSU TEAM TITAN

Da rimarcare anche la versione Suzuki. Dagli anni ’70, i dipendenti della fabbrica Suzuki di Hamamatsu come “dopolavoro” hanno istituito una squadra (Hamamatsu Team Titan per l’appunto) impegnata alla 8 ore e nell’All Japan Superbike. Per l’edizione 2022 veicoleranno due messaggi. Il primo, come claim, “Ci piace correre“, ripensando ai due anni di pandemia e conseguente doppia-cancellazione della 8 ore. Il secondo, rivolto direttamente e pubblicamente ai vertici aziendali, “We Never Stop Racing“, presente su una maglietta celebrativa, con la R che raffigura il logo delle GSX-R e GSX-RR MotoGP. Un messaggio di risposta ed in contrasto al disimpegno di Suzuki dal Motorsport…

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