18 Giugno 2023

24h Spa: Altro che Endurance! E’ stata notte di battaglia nelle Ardenne

Yamaha Yart trascinata dal nostro Niccolò Canepa continua a comandare la 24h Spa. Problemi per Honda FCC TSR, finale alle 14

Endurance, 24H Spa

Tanti ancora sono convinti che l’Endurance sia una noiosa processione di moto lunga un giorno e una notte. Niente di più sbagliato, negli ultimi anni le maratone del FIM EWC, la serie mondiale della durata, si stanno trasformando in autentici GP sulla lunghissima distanza. Sul mitico tracciato di Spa-Francorchamps, dove si gira ad oltre 180 km/h di media sul giro, la fase nottura della 24 Ore è stata un’autentica battaglia fra Yamaha Yart e Honda FCC TSR, combattuta sul filo dei decimi di secondo. Almeno fin quando la CBR-RR campione del Mondo in carica non è stata costretta ad una sosta al box di cinque minuti, che ha comportato la perdita di un giro. Alle prime luci dell’alba quindi Yamaha Yart è al comando della corsa, ma il cammino è ancora lunghissimo. L’arrivo alle 14 di domenica 18 giugno.

Yamaha macchina infernale

L’anno scorso sullo stesso tracciato la YZF-R1 ufficiale schierata sotto le insegne di Yart era stata velocissima, ma non aveva concretizzato, spalancando le porte al trionfo della BMW Motorrad. Stavolta invece tutto l’ingranaggio sta marciando alla perfezione. La moto si sta rivelando perfetta, così come le operazioni nel box comandate da Andrew Pitt, l’australiano due volte iridato Supersport che è anche capotecnico di Andrea Locatelli nel team ufficiale WorldSBK Yamaha. A gestire la parte elettronica è l’ingegner Massimo Neri, che svolge lo stesso ruolo anche sul fronte iridato Superbike in seno al team GRT. L’elettronica è decisiva nell’Endurance, soprattutto il controllo del consumo di carburante. Allungare al massimo gli stint è decisivo. Il resto lo stanno facendo i tre affiatatissimi piloti: il nostro Niccolò Canepa, anche in questa occasione il più veloce in pista, il tedesco Marvin Fritz e il ceco Karel Hanika.

La situazione dopo 18 ore

All’alba Yamaha Yart comandava la corsa con un giro di vantaggio su Suzuki Sert Yoshimura e due nei confronti di Honda FCC TSR. Dopo le disavventure del pomeriggio di sabato, ha recuperato bene anche BMW Motorrad, quarta in classifica a tre giri dai leader. E’ invece uscita ben presto di scena Ducati ERC, per un guasto al selettore del cambio: addio sogni di gloria per la marca italiana.

Gamarino e Calia si giocano il trionfo Superstock

Nella folta pattuglia italiana presente a questa 24 Ore Endurance, ben dieci piloti, stanno andando fortissimo anche Christian Gamarino e Kevin Calia, colonne di team Kawasaki 33 Luit April Moto in piena lotta per il successo nella categoria Stock con la Honda National Motos. Alle 07:00 del mattino i due equipaggi navigavano nello stesso giro, distanziati di appena 40 secondi, in settima e ottava posizione assolute. A due giri di distanza c’è Honda No Limits, formazione italiana che schiera in equipaggio Lorenzo Gabellini. Sarà un finale incandescente.

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