5 Agosto 2019

Andrew Irwin vince e fa sognare la Honda nel BSB

Honda Fireblade datata? Nel BSB vince e convince con Andrew Irwin, si conferma ad alti livelli con Xavi Forés. Le ragioni del successo di Honda Racing UK.

Andrew Irwin

L’attuale Honda CBR 1000RR Fireblade SP2 una moto vecchia che, nel circus delle derivate dalla serie, non ha più nulla da dire? Aspettando la nuova moto, la CBR in diverse realtà tuttora sta ottenendo risultati di rilievo. Settimana scorsa alla 8 ore di Suzuka ha lottato fino all’ultim’ora per la vittoria, pochi giorni più tardi vince e convince nel BSB. Chiaro: si parla di gare e/o campionati con regolamenti unici (per certi versi atipici) nel suo genere, ma qualcosa vorrà pur sempre dire. Ancor più individuando, lato British Superbike, le ragioni di questo successo.

ANDREW IRWIN DA SOGNO

Grazie ad uno scatenato Andrew Irwin, in Gara 1 sul velocissimo tracciato di Thruxton la Honda Fireblade ha conquistato la prima vittoria stagionale nel BSB. Finora conosciuto per essere “solo” il fratello del più quotato Glenn, il talentuoso pilota nordirlandese è stato autore di un’affermazione-capolavoro. Indovinando nel Warm Up un set-up che gli ha permesso di accrescere la sua fiducia in sella, nella prima manche si è reso protagonista di una prestazione memorabile. Fattore tecnico sì, ma anche e soprattutto umano: Andrew ha dato tutto in una gara semplicemente perfetta. Resistere all’ultima chicane all’offensiva di Scott Redding ha legittimato il personale primo hurrà in carriera nel BSB. Non da meno il doppio-sorpasso in staccata alla Chicane Club, in peripezia con l’anteriore della propria Fireblade che si è sollevato da terra (!) a quasi 300 orari. Un’impresa che gli è valsa la coppa del vincitore, ponendo la parola fine ad un digiuno che, per Honda Racing UK, perdurava da quasi 2 anni a questa parte.

RISCOSSA HONDA

L’attuale CBR 1000RR SP2 nel circus del BSB aveva debuttato nel 2017 intraprendendo un percorso di sviluppo tutto in salita, con il primo test tenutosi addirittura a sole 3 settimane dall’esordio stagionale di Donington Park. Qualche exploit isolato a firma Jason O’Halloran, un paio di vittorie con Dan Linfoot in sella, per il resto ben poche soddisfazioni. Un 2017 difficile, un 2018 ancor più avaro di risultati, con entrambi i piloti a più riprese finiti in infermeria. Con entrambi passati a Yamaha in due distinti team, per il 2019 Honda Racing UK nella propria line-up ha combinato talento, esperienza e “fame” di successi con un affermato protagonista a livello internazionale come Xavi Forés affiancato dal giovane Andrew Irwin.

COPPIA VINCENTE

Al debutto nel BSB, Forés ha subito ribadito il suo valore con un triplice podio a Donington Park e la pole sotto la pioggia di Knockhill. Dopo un inizio difficile, a sua volta Andrew Irwin ha intrapreso la strada giusta, vivendo a Thruxton un weekend memorabile. “Il giorno più bello della vita: sto vivendo un sogno“, l’ammissione del vice-Campione 2017 del British Supersport. Con una spaziale Gara 1, salito sul gradino più alto del podio del BSB, giusto a poco più di 12 mesi dall’esordio nella categoria. Lo scorso anno era stato catapultato nella serie con il team Be Wiser PBM Ducati affiancando il fratello Glenn da sostituto dell’insostituibile Shane Byrne. Nessuna pregressa esperienza in sella ad una Superbike (Ducati bicilindrica oltretutto), ma tanta voglia di arrivare. Gara dopo gara un rimarchevole incremento di performance, viatico per garantirsi un posto in Honda a tempo pieno per la stagione 2019.

HONDA RACING UK

Un passaggio che ha offerto ad Andrew Irwin l’opportunità di crescere di gara in gara, senza l’imperativo di dover fare risultato ad ogni costo, prerogativa dell’ambiziosa struttura di Paul Bird. Sofferto un avvio stagionale tra alti e bassi, a Thruxton è letteralmente esploso sul piano agonistico. Lui, ma non solo: anche la sua stessa Fireblade SP2. Al terzo anno del progetto, seppur a corrente alternata la CBR rientra nel gruppo delle moto protagoniste del British Superbike. Merito di una squadra, il team Honda Racing UK diretto da Havier Beltran, che insieme a PBM ha raccolto il maggior numero di titoli negli anni 2000. Una struttura che ha messo tutti in riga in quattro distinte stagioni (2006, 2007 e 2010 con Ryuichi Kiyonari, 2013 con Alex Lowes), schierando piloti affermatisi anche a livelli internazionale: da Jonathan Rea a Cal Crutchlow passando per Leon Haslam, Shane Byrne, Josh Brookes e tanti altri.

LA CBR DEL BSB

Se al suo debutto nel corso della stagione 2017 c’è stato un interscambio di dati tra le varie realtà Honda del World Superbike, BSB e FIM EWC, nell’ultimo periodo Honda Racing UK ha proseguito in proprio lo sviluppo della CBR. Le problematiche della CBR in configurazione BSB sono ben note: con la centralina unica MoTeC priva di aiuti elettronici, riuscire a scaricare tutta la cavalleria a terra. Ottime doti telaistiche, ma con un’erogazione a tratti scorbutica, pagando spesso e malvolentieri gap con la concorrenza nella ricerca di trazione in uscita dalle curve. Tra Knockhill e Snetterton diversi accorgimenti di set-up hanno incrementato il potenziale velocistico soprattutto di Irwin, il quale ha poi completato l’opera a Thruxton. Con entrambi i piloti in zona-Showdown, la casa dell’ala dorata spera adesso di trovar continuità nei prossimi eventi del calendario. Oltretutto, con soluzioni tecniche in controtendenza rispetto alla concorrenza. Un esempio? Insieme ad un’altra squadra (con solo 1 moto) è l’unica equipaggiata con freni Nissin…

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