4 Marzo 2024

Supersport, Leonardo Taccini “Al Ten Kate coccolato ma un po’ bruciato”

Leonardo Taccini quest'anno parteciperà al Campionato Italiano Supersport con la Ducati di Cecchini Racing. L'intervista.

Leonardo Taccini

Dominique Aegerter lo considerava un fratellino. Leonardo Taccini nel 2022, ad appena 19 anni, è approdato al Mondiale Supersport con il Ten Kate, il team più blasonato della categoria. Aveva come compagno di squadra il pilota svizzero che in quella stagione ha stravinto il suo secondo titolo iridato. La sorte però ha voltato le spalle al giovane romano che dopo un 2023 di transizione ora riparte dal Campionato Italiano Supersport con la Ducati di Cecchini Racing. Facciamo però un passo indietro.

Nato a Roma nel 2002, Leonardo è partito direttamente dalle MiniGP. Si è poi laureato Campione Italiano PreMoto3 125 e 250 4T prima di approdare alla Moto3 e partecipare anche al Mondiale Junior.

“La passione per il motociclismo l’ho avuta fin da bambino – racconta Leonardo Taccini a Corsedimoto – i miei genitori seguivano le gare di MotoGP e Formula1 in televisione però non mi hanno spinto a diventare pilota, tutt’altro. Loro all’inizio non volevano. Ho gareggiato nelle categorie giovanili ma quando sono arrivato alla Moto3 ho deciso di cambiare strada e passare alle derivate di serie. Sono sincero: la Moto3 non mi piaceva proprio, non era adatta al mio stile di guida. Ho così deciso di approdare alla Supersport”.

Come sei riuscito ad arrivare al Ten Kate?

“Nell’ottobre 2021 ho partecipato ad una gara come wild-card con Ten Kate quasi per caso ed ero andato particolarmente bene. Eravamo in Argentina, non ero mai salito su quella moto ed avevo sfiorato la top 10. Così la squadra olandese ha deciso di confermarmi per l’anno dopo”.

Dominque Aegerter era un compagno di squadra scomodo?

“Tutt’altro. Tra di non si era instaurato un bellissimo rapporto, Aegerter mi dava tantissimi consigli, mi ha aiutato molto ed è stato veramente importante per la mia crescita. Tutto il team però mi coccolava: mi sono trovato veramente bene. La squadra aveva deciso di confermarmi per il 2023, eravamo già d’accordo su tutto, mancava solo la firma ma era cosa fatta”.

Perché è saltato il rinnovo con Ten Kate?

“A Portimao ho avuto un bruttissimo incidente. La moto mi è caduta su un braccio ed ho quasi temuto l’amputazione. A quel punto Ten Kate non se l’è più sentita di confermarmi per l’anno successivo. Purtroppo ho avuto sfortuna. La sorte ha condizionato buona parte della mia carriera: tante cose non sono stato io a deciderle ma il caso come pure l’anno scorso quando stavo partecipando al campionato spagnolo Superbike ed ero in lotta per il titolo ma ho ricevuto una chiamata per tornare nel Mondiale Supersport con una Kawasaki. Non è poi andata come speravo”.

Leonardo Taccini, sei arrivato nel Mondiale Supersport prestissimo e in un top team. In tutta sincerità pensi di esserti un po’ bruciato?

“Forse sì, probabilmente sì. Proprio per questo ora ho deciso di fare un passo alla volta. Riparto dal Campionato Italiano Supersport, gareggio su una Ducati per un manager di grandissima esperienza quale Fabrizio Cecchini. Volendo potevo continuare nello spagnolo o trovare qualcosa nel Mondiale ma ho preferito iniziare un percorso per arrivare al WorldSSP a tempo debito ed assieme al mio team attuale”.

Quali sono i tuoi obbiettivi per il CIV Supersport 2024?

“Sono scaramantico e non mi sbilancio. Il livello sarà alto, ci sarà un campione del mondo quale Lorenzo Dalla Porta poi altri piloti forti quali Andrea Mantovani, Emanuele Pusceddu… L’importante è fare bene”.

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