7 Settembre 2023

MotoGP, Boris Casadio vita da speaker “È come se chiudessi la visiera”

Lo speaker ufficiale del Gran Premio di San Marino scatenerà l'entusiasmo della folla. Ecco come si prepara il GP al microfono

Boris Casadio, MotoGP

L’arte di trasmettere emozioni. Boris Casadio è quasi vent’anni la voce ufficiale del Gran Premio di San Marino e di tanti eventi collaterali legati alle gare (leggi la sua storia). Mercoledì sera ha presentato l’inaugurazione del Museo Fausto Gresini a Faenza. La famiglia e la squadra hanno accolto nel quartier generale della scuderia tanti ospiti tra cui i massimi esponenti della Dorna, il Presidente FMI Giovanni Copioli, i dirigenti Ducati e numero piloti. Venerdi sera condurrà il talk show “Burdel da Cursa” alle 21,30, in Piazza della Repubblica a Misano, nell’ambito di “DediKato”. Sabato, alla vigilia del GP sarà moderatore de “I Cinquant’anni d’oro del motociclismo italiano” nella sala convegni della Palazzina Roma di piazzale Fellini a Rimini. Boris Casadio, romagnolo doc, lavora come speaker da ormai da trent’anni. Dopo questa intensa settimana di avvicinamento, domenica mattina aprirà la porta della cabina di commento in autodromo, pronto a scatenare l’entusiasmo della folla raccontando le corse. Ecco com’è la vita da speaker.

L’inaugurazione del Museo Gresini

E’ stato per me un grandissimo onore, un’emozione unica essere sul palco all’inaugurazione del museo. Fausto Gresini era l’emblema dell’amore per i motori, era sempre molto avanti. Se c’era qualcosa di nuovo lui si lanciava come ha fatto ad esempio quando è nata la Moto2, la MotoE che poi poi ha vinto nell’anno dell’esordio ed in tantissime altre occasioni. E’ stato ricordato il pilota, il dirigente e soprattutto l’uomo con tanti suoi amici tra i quali Loris Capirossi, la famiglia e la squadra. Fausto Gresini era in grado di motivare al massimo tutti quelli che s’interfacciavano con lui e di creare un clima di grande entusiasmo. Venerdì sera poi condurrò un’altra serata molto coinvolgente a Misano mentre sabato a Rimini un talk show su quella che è l’eredità sportiva lasciata da Renzo Pasolini a livello di passione per i motori.

Dalle emozioni sui palchi a quelle in autodromo

Il venerdì mattina quando accendo il microfono è come quando un pilota di allaccia il casco e tira giù la visiera per il suo primo turno di prove libere. L’emozione più forte è proprio in quegli istanti. E’ il mio 19esimo Gran Premio di San Marino in più ho fatto tutti quelli di Superbike ma le sensazioni sono sempre le stesse. Mi sono preparato come sempre studiando il curriculum aggiornato dei piloti, anche quelli delle classi minori. Come sempre non ho slogan ma sono semplicemente me stesso. Il mio obbiettivo è trasmettere emozioni e cultura motoristica. Mi piace pensare che una persona che è venuta per la prima volta al gran premio, possa tornare a casa con il sorriso e con la voglia di ritornare in autodromo l’anno successivo. Vivo il mio lavoro sulle ali dell’entusiasmo, della passione senza alcun tipo di pressione ma con gioia. Faccio questo lavoro da trent’anni ma è sempre come il primo giorno.

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