13 Gennaio 2024

Motoestate, che storia! Alex Oriani, funambolico vincitore Rookie 600 RTK

Alex Oriani miglior rookie in Race Attack 600 del Motoestate. Il nuovo capitolo di una storia ricca di sfide diverse. L'intervista.

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Lo stuntman/performer si fa strada anche nelle gare di moto. Alex Oriani ha iniziato a gareggiare solamente l’anno scorso, ma s’è già fatto notare con il titolo di miglior debuttante nella Race Attack 600 del Motoestate. Un esordio davvero niente male per il giovane milanese classe 1995, che ha iniziato una nuova storia dopo un serio incidente stradale nel 2022. Quello di Oriani però è un percorso decisamente ricco di capitoli differenti, tra collaborazioni come stuntman, sfide negli sport estremi… Ma lasciamo raccontare tutta la storia al protagonista: la nostra intervista.

Alex Oriani miglior rookie Race Attack 600. Ci racconti la tua stagione 2023?

È la stata la prima esperienza, il primo anno di gare in assoluto. Facendo lo stuntman cinematografico avevo dei contatti anche con dei ragazzi che avevano un team di corse, Itaba Moto 2. Era già da un po’ che mi proponevano di correre, ma non ero deciso. Alla fine mi hanno convinto: ho fatto un paio di prove prima in un kartodromo e poi in pista, poi tre giorni di allenamento a Valencia ed è iniziato il campionato. È stata un’esperienza bellissima, un primo anno per capire come funzionava e conoscere l’ambiente in sé. E continuiamo: ci sono sempre più sponsor che credono in noi, mentre altri già mi seguivano dall’ambito stuntman e performer. Stanno arrivando belle soddisfazioni e speriamo di crescere sempre di più.

Miglior esordiente dell’anno, te l’aspettavi? Quali sono stati i primi pensieri?

Assolutamente no, ero incredulo per quello che avevo fatto. Anche perché ero molto teso nell’ultima gara a Cremona, mi mancavano cinque punti per vincere, ma se non arrivavo entro un tot, uscivo dalla classifica o cadevo avevo perso. Ero tesissimo: non riuscivo ad andare come dovevo e temevo anzi gli altri mi superassero… Quando sono caduti in tre, proprio di quelli che non dovevano superarmi, mi sono rilassato completamente. Il colmo è che in Gara 2, in cui potevo davvero sfogarmi, la moto ha detto basta, quindi mi è andata veramente bene. Ma sicuramente ho ancora tanto da migliorare, sono un pilota da appena 8 mesi! Quest’anno ho intenzione di allenarmi molto di più, anche perché sicuramente il livello in campionato si alzerà ancora di più.

Alex Oriani, quale consideri la tua gara migliore?

Magione. Per tutto: mi è piaciuta la pista, il posto, come ho vissuto il weekend. Questo dopo aver lanciato cinque volte la moto nei giorni precedenti! Continuavo a sbagliare le staccate, ma mi ero fissato… Alla fine però ho fatto una bellissima gara e ho chiuso bene anche in classifica generale. È stato davvero bello.

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    Si è aperto un nuovo capitolo dopo un periodo difficile.

    Io sono reduce da un incidente stradale, una macchina mi è venuta addosso contromano a 130 km/h e ho fatto un bel volo, ho rischiato di morire. È stato il 18 aprile 2022, poi ho dovuto fare riabilitazione: avevo rotto una mano, lacerato un polmone, sfilacciato i legamenti dei crociati, rotto i legamenti delle caviglie… Ho ancora qualche postumo, ma ci ho messo circa quattro mesi per riprendermi, al quinto mi sa che ero già di nuovo in sella! Anche se ancora mi bruciavano le ginocchia, soprattutto in piega.

    Alex Oriani, sai già quali sono i tempi per essere di nuovo a posto?

    Ho ancora delle protrusioni alla schiena che mi provocano dolore, adesso forse dovrò fare delle punture apposta. Io faccio di nuovo tutto normalmente, ma al momento ho la validità del 14% sulla schiena e le ginocchia… Non saprei dire, spero si tratti di qualche mesetto. Nel frattempo con un preparatore atletico ci stiamo lavorando per trovare il giusto equilibrio, cercando di non influire troppo sulla schiena.

    Ti condizionerà anche riguardo la moto da gara?

    Quest’anno avrò la stessa Yamaha R6 dell’anno scorso, ma con delle modifiche. Ho notato che, sempre per via dell’incidente, sui polsi caricavo tanto e facevo un po’ più fatica ad accelerare verso la fine della gara. Modifiche semplici, ma che mi possano un po’ agevolare.

    Alex Oriani, facciamo un passo indietro. Ci racconti la tua storia?

    Io ho sempre fatto tanti sport: arrampicate, ho fatto anche judo per anni, andavo in mountain bike con mio padre… Sono sempre stato in movimento. Ma il mio percorso è stato strano: all’inizio ho lavorato per anni in discoteca come barman o ballerino. Un giorno un’agenzia di moda ha fatto un evento dove lavoravo e mi hanno poi proposto di lavorare come modello. L’ho fatto per circa un anno, ma mi hanno anche proposto un corso da stuntman, che ho fatto.

    In quel momento hai cambiato strada.

    Era più divertente! Cinque anni fa ho iniziato a lavorare come stuntman cinematografico, collaboravo con agenzie pubblicitarie a volte anche come attore, oppure con case televisive, ed abbiamo lavorato anche in serie TV e nei videoclip di alcuni cantanti famosi. Io poi ho avuto qualche problema in famiglia e di salute, quindi avevo un po’ mollato, poi quando mi sono ripreso ho seguito un’altra strada.

    Cos’hai fatto?

    Aiutato da alcuni sponsor, ho iniziato a fare il performer di sport estremi come arrampicata senza corde, esercizi di corpo libero pericolosi, downhill, downhill coi roller… Da lì abbiamo alzato il livello e fatto qualche prova per i Guinness World Record. Eravamo stati invitati, però per vari motivi non siamo riusciti ad andare. Io però avevo fatto 22 metri di arrampicata senza corda, infuocato: sarebbe stato il primo record italiano! Diciamo che ne ho fatte parecchie, rischiando tantissimo in molte occasioni… Ma è la mia vita, è come respirare!

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    Alex Oriani, riguardo invece le moto?

    I miei hanno sempre avuto moto, mio zio anche, oltre ad avere una rivista di moto. Ce ne sono sempre state in casa, io ho cominciato ad andarci a circa 14 anni, ma solo in strada. Allora però ero un po’ frenato dalle spese, dalla questione dei soldi… Fino a questa occasione: ora posso permettermi anche io di investire, ma ci sono stati anche il team che ha creduto in me e gli sponsor che mi hanno dato una buona mano.

    Cosa ti ha spinto verso le gare?

    Se devo fare una cosa voglio farla bene. Mi si è presentato questo progetto, da sviluppare come si deve, e mi sono detto che volevo diventare un pilota. Mi ricordo come fosse ieri la mia prima gara in assoluto, con incidenti grossi proprio davanti a me! Nonostante questo però ero gasatissimo e non vedevo l’ora di ripartire. E alla prima gara ho chiuso 4° nella mia categoria. Sono davvero contento.

    Come mai il Motoestate?

    Ho seguito quello che mi ha detto il team, se mi fido di qualcuno mi ci affido al 100%. Me l’hanno consigliato per capire come funziona, senza pensare ai risultati. È andata molto bene!

    Alex Oriani, quali sono i tuoi programmi per il 2024?

    Correrò con un’altra squadra, ho già firmato ma non posso ancora dire quale. Sicuramente faremo di nuovo la Race Attack 600 nel Motoestate, ora puntiamo più in alto. La top 10 sarebbe già una gran bella soddisfazione, poi vedremo. Probabilmente faremo anche la Coppa Italia come wild card. Abbiamo già avuto delle proposte, stiamo però valutando a quale team affiancarci.

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