7 Ottobre 2023

Biagio Calvaruso (Brevo Evotech) “L’attuale PreMoto3 piena di gioielli tecnici”

Con la nuova PreMoto3, Brevo Evotech cambia i programmi racing. Biagio Calvaruso ce ne ha parlato, analizzando anche pro e contro del cambio.

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Con l’annuncio della rivoluzione in PreMoto3 non poteva mancare un po’ di delusione tra gli addetti ai lavori. Brevo Evotech (vi abbiamo raccontato qui la sua storia) è uno dei costruttori che dovrà cambiare i suoi programmi per la prossima stagione. Biagio Calvaruso, la “parte Evotech”, non ha nascosto la delusione per questo passo del CIV. Abbiamo avuto modo di parlarci a Imola in occasione dell’ultimo round del Campionato Italiano: Calvaruso ha analizzato i lati positivi e negativi di questo cambiamento, ma ci ha anche spiegato i programmi futuri di Brevo Evotech.

La PreMoto3 e la rivoluzione 2024

“Ci sono sempre i pro ed i contro” ha raccontato Biagio Calvaruso a Corsedimoto. “Un pro ed un contro è che parliamo di un motore da corsa, a livello di erogazione sicuramente più vicino alle moto del Mondiale. È una moto con più cavalli, a livello di prestazioni però siamo allineati.” Non solo. “È una moto piccola, quindi i ragazzini si adattano bene. Quando però ti trovi ragazzi di 13-14 anni oltre il metro e 70… Ci stanno scomodi, quindi sono un po’ più svantaggiati.” Ci sono però anche i contro. “Il costo della revisione dei motori è molto più alto” ha spiegato Calvaruso. “Andando a spanne, con 1000 euro revisioni il motore della nostra moto, a livello di pezzi, mentre con HRC compri a malapena il pistone, quindi tutto il resto ne va di conseguenza.”

Si blocca poi tutta l’evoluzione tecnica vista negli anni in PreMoto3, incluso quindi il lavoro di Brevo Evotech. “A noi dispiace perché è una delle categorie più belle del CIV: è varia, ci sono tanti costruttori, c’è competizione anche tra di noi per fare la moto sempre più performante. A livello di tecnica sono dei piccoli gioielli, moto propedeutiche per andare in Moto3.” E la Honda che arriverà? “È una moto ‘vecchia’ con un telaio economico. Non puoi farci niente: le sospensioni sono quelle, l’angolo di sterzo è quello. Chi si abitua a guidarla sta davanti.” Per Calvaruso però quest’ultimo aspetto non è totalmente negativo. “Lì si fa vedere il pilota.”

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    Costruttori in aiuto dei piloti

    Discorso diverso invece con i differenti costruttori presenti al momento nella PreMoto3. “Ce ne sono tanti” ha sottolineato il fondatore di Evotech. “Quando il pilota arriva in queste categorie magari guarda Brevo perché è un po’ più grande, se invece è piccolino magari pensa alla BeOn… Può scegliere quindi la moto che fa al caso suo, questo è un vantaggio.” Come l’aiuto dato ai piloti. “Ad esempio BeOn ha portato tanti ragazzi dalla Spagna, aiutando anche ad alzare il livello, oltre che per farsi conoscere secondo me. Pensiamo a Ferrandez o Uriarte, piloti molto forti, ed anche i nostri sono riusciti ad arrivare lì. La concorrenza fa crescere.”

    Un ruolo svolto in maniera importante dai costruttori tricolori. “Metti che hai una moto, arriva un pilota che magari non ha budget è meritevole, e lo fai correre” ha sottolineato Calvaruso. “Noi l’abbiamo fatto con Guido Pini, tre gare insieme 2-3 anni fa con un budget veramente basso, giusto per pagarsi gomme e benzina. Per noi è anche un mezzo pubblicitario, ma aiuta i piloti. Oppure Leonardo Zanni: noi abbiamo fornito una ciclistica a livello gratuito, poi AC Racing gli ha dato tutta la moto intera e l’ha fatto correre con un budget veramente limitato.”

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    Brevo Evotech guarda al futuro

    “Credi sia possibile farlo con una moto che compri, che devi poi riallestire, oltre a farti anche il magazzino, e farlo correre con pochi spiccioli?” è la domanda che si pone Biagio Calvaruso. “In Spagna in questa categoria sei sui 60-80.000 euro, qui un team che ti chiede tanto ti domanda attorno ai 45.000 euro. Cosa che vedo difficile con la moto nuova.” Brevo Evotech cosa farà? Nonostante il rammarico per questo cambio e per altri aspetti organizzativi che non hanno funzionato come ci si aspettava, l’impegno nel Campionato Italiano dovrebbe comunque continuare e parallelamente si guarda alla penisola iberica. Cambia però l’aspetto organizzativo, non ci sarà più un team Brevo.

    “L’idea sarebbe quella di fare gare dando però le moto ad altre strutture: in Moto3 in Italia, quindi “trasformando” le moto in 450, ed in PreMoto3 in Spagna.” Non solo: Brevo Evotech guarda alla Moto2. “L’abbiamo in cantiere da un po’, stiamo lavorando con dei tecnici veramente in gamba e ci mancano gli ultimi accorgimenti: la staffettina, la cura dell’aerodinamica… Finora abbiamo usato carene in prestito e non nostre, quindi quello è l’obiettivo primario” ha spiegato Calvaruso. “Chiaro che ci manca esperienza, ma con Domenico [Brigaglia] abbiamo fatto un bel progetto. Vogliamo portarla all’Europeo, che sarà il primo passo, poi cercheremo anche di fare delle wild card nel Mondiale.”

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