15 Ottobre 2022

Giovanni Di Pillo amore e passione non hanno fine, il saluto della gente

Una gran folla a Firenze ha tributato l'ultimo omaggio a Giovanni di Pillo. Il vuoto che ci lascia è molto grande

Giovanni Di Pillo

Il popolo della moto si è ritrovato all’Antella, vicino Firenze, per testimoniare affetto e vicinanza a Giovanni e ai suoi familiari. Tante gente e tantissime moto, per un funerale rumoroso. Migliaia di messaggi di cordoglio giunti da ogni parte d’Italia e moltissimi anche dall’estero. Campioni, squadre, tecnici, colleghi, ma soprattutto la suo pubblico. Giovanni Di Pillo era un personaggio amatissimo, e adesso che non c’è più quello che ha rappresentato è ancora più tangibile.

Paolo Gozzi ha ricordato Giovanni cosi (leggi). Qui sotto l’inteso ricordo del DiPI scritto da Giuliano Pugolotti, scrittore e ultra maratoneta.

Senza, la parola più triste

Brutta notizia. Brutta e basta.

Di Pillo era l’attesa, era la gara, era il riassunto. Era il finale che ti portavi dentro  tornando a casa dopo una domenica di passione. Motocross, Superbike o Moto Gp, non faceva differenza. L’emozione da portare a casa  era sempre stessa.

Quando urlava Texass Tornado, per indicare Colin Edwars  o Hurricaneeee  per commentare Bob Hannah lo faceva di proposito.  Dentro al nomignolo c’è il riassunto di tutto. Perché sapeva che  un pilota non è una carta d’identità, un nome e cognome.  E’  molto di più. Nel   Corsaro, Magooo, … c’è l’essenza, l’immaginazione e il racconto. Basta quello e la mente  già fantastica. Dici il Pirata e pensi a Pantani ed alla sue imprese. Non c’è nulla da aggiungere.

Ed è anche per questo che i suoi commenti rimarranno  nel tempo, più forti di ore di trasmissione, tutte 
perfette e belle ma di cui non ricordi nulla, neppure dopo pochi minuti.  Pochissimi hanno  avuto questa capacità di ammaliare.  Senza fare polemica. Senza scadere nel banale.  Senza.  Questa è la parola più triste che pronunciamo da oggi.
 

Foto: Mimmo Maggiali

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