18 Maggio 2023

Galliano Park distrutto “Non c’è più nulla ma non ci arrendiamo”

Galliano Park era l'impianto romagnolo in cui si allenavano i campioni, tra i quali Valentino Rossi. Oggi non esiste più

Alluvione Romagna Galliano Park

Galliano Park era un gioiello della Motor Valley, la pista in cui si allenavano tutti in piloti italiani del Motomondiale e la maggior parte dei piloti del CIV. Valentino Rossi ci andava due o tre volte all’anno con i ragazzi della VR46. La pista romagnola era un riferimento anche per tantissimi giovani talenti e per gli amatori che ci correvano con le MiniGP e le PitBike. Tra un turno e l’altro si rilassavano al bar o gustavano i piatti tipici della cucina romagnola. Galliano Park ora è sepolto da sei o sette metri di acqua conseguenti all’alluvione. L’impianto sorge sulla via Emilia tra Forlimpopoli e Forlì, vicino al fiume Ronco. I proprietari, Manuel Fantini ed i suoi genitori, sono talmente appassionati che avevano deciso di vivere lì. In due ore hanno perso tutto.

“Sono andato a vedere la situazione con un pedalò – racconta Manuel Fantini a Corsedimoto – l’acqua sta scendendo ma molto lentamente. Abbiamo perso tutto. Quando ci avevano detto che ci sarebbe stato il rischio alluvione avevamo portato le cose elettriche nel ristorante al secondo piano ma l’acqua è arrivata quasi al tetto quindi è tutto da buttare via. Di moto siamo riusciti a salvare solo quelle elettriche che sono a tenuta stagna ed eravamo riusciti a portarle nel garage di un amico. C’è rimasto solo l’asfalto, sotto metri di acqua e fango. Avevamo il ristorante ed il bar con tavoli, sedie, tutta l’attrezzatura della cucina, la nostra casa con i mobili e tutte le nostre cose, gli impianti elettrici anche nei box, telemetria. Non c’è più nulla, nulla! Avevamo anche 15 moto a scoppio e credo che saranno da buttare via. I danni sono incalcolabili”.

Dov’eravate al momento dell’esondazione?

“A casa che stavamo cercando di portare le cose ai piani alti. Mio padre ha iniziato a sentire un rumore che non sembrava terrestre. Mi verrebbe da paragonarlo ad uno tsunami. Ci ha pervaso un senso di paura, terrore fortissimo. Abbiamo avuto appena il tempo di prendere tre zainetti con le nostre cose essenziali ed il gatto e siamo scappati. Siamo riusciti a metterci in salvo, siamo stati fortunati in questo. In queste ore ci stanno aiutando parenti ed amici. Sarà durissima ripartire ma non molliamo”.

Ora cosa farete?

“Prima di tutto deve defluire l’acqua poi ci metteremo subito a lavorare. Ci serviranno delle ruspe per pulire. Ci auguriamo che vengano anche i vigili del fuoco con delle pompe e vengano liberati i tombini. Ci vorranno dei mesi. Io sarei già felice di riaccendere i motori a Galliano Park a metà agosto. Per fortuna chi ci vende le moto ha detto che ci darà una mano. Per noi l’essenziale è ripartire prima possibile: le prime due cose che ci serviranno saranno l’acqua potabile e l’elettricità. Se all’inizio non ci sarà il ristorante faremo magari con un truck-food, i primi tempi non riusciremo a correre in notturna ma l’importante è che torni la gente a girare così con quello che prenderemo ci sistemeremo, un po’ alla volta. Non ci arrendiamo, questo è sicuro. Galliano Park sarà un po’ più spartano ma non chiude”.

E’ già partita la macchina della solidarietà.

“Tanti si sono offerti di aiutarci. Non c’ è pilota che non ci abbia fatto sentire la propria vicinanza attraverso i social, i nostri amici hanno promosso anche una raccolta fondi e questo ci ha scaldato il cuore”.

Chi volesse contribuire per aiutare Galliano Park può fare una donazione.

IBAN IT10P0306909606100000187384
INTESTATO A: Galliano Park ASD
Causale Donazione per emergenza esondazione.

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