3 Ottobre 2021

Superbike, Toprak tradito dal parafango: “Succede sempre qualcosa…”

In gara-2 Superbike a Portimao si rompe il parafango della Yamaha R1 e Toprak Razgatlioglu finisce nella ghiaia. Casualità o errore ai box?

Superbike, Toprak Razgatlioglu

Doveva essere una marcia trionfale verso il titolo Superbike, invece Toprak Razgatlioglu si ritrova nella ghiaia della curva 15. Per la seconda volta in questa stagione un guasto tecnico costringe il pilota turco a incassare uno zero che riapre i giochi iridati. Era successo già a Barcellona, quando un guasto tecnico lo costringe a parcheggiare a bordo pista. Stavolta poteva andare peggio, il 24enne della Yamaha poteva riportare un infortunio che gli sarebbe costato caro.

Dopo la doppia caduta di Jonathan Rea il vantaggio in classifica era salito a 49 punti, dopo gara-2 si accorcia a 24. Cosa è successo alla sua moto? Il parafango si è rotto, si è fracassato sotto le ruote, in quel momento Toprak Razgatlioglu era in piega ed è volato fuori pista a gran velocità. Difficile capire se il parafango si sia rotto per coincidenza del destino o se non sia stato fissato bene dai meccanici di Iwata. Fatto sta che la caduta rischia di mandare in fumo i sogni di gloria a due week-end dalla fine del campionato 2021 di Superbike.

Un incidente di percorso…

Toprak e Johnny stavano dando vita all’ennesima sfida senza esclusione di colpi, corretta ma rabbiosa. In ogni caso sarebbero stati punti preziosi per il leader del WorldSBK. “Avrei potuto lottare di nuovo per la vittoria“, ha detto Razgatlioglu. “Ogni volta che ho un vantaggio quest’anno succede qualcosa. Ma non sono arrabbiato per questo, è stata solo sfortuna“. Difficile capire i motivi della rottura. “Se il parafango si rompe di solito succede sul rettilineo, dove guidiamo a 310 km/h. Ma è successo all’ultima curva. Anche il controllo dell’impennata non funzionava correttamente, ho dovuto usare l’acceleratore per regolarlo“.

Per questo motivo Jonathan Rea riusciva ad avere la meglio in curva 11. Non resta che guardare al bicchiere mezzo pieno. Resta in testa al Mondiale con un buon vantaggio e nella caduta non ha riportato conseguenze. “Non ho nulla di rotto. Ora mi concentro sulla prossima gara e combatterò di nuovo. Guardo avanti, non indietro. Voglio vincere ancora in Argentina, questa pista mi piace. Spero solo che questa volta l’asfalto sia buono“.

Jonathan Rea “In Testa, la mia autobiografia” In vendita anche su Amazon Libri

Lascia un commento

1 commento

  1. voiedegarag_15199617 ha detto:

    “Difficile capire se il parafango si sia rotto per coincidenza del destino o se non sia stato fissato bene dai meccanici di Iwata”

    Crescent, la squadra Yamaha WSBK “ufficiale” è inglese e si chiama “Crescent”, anzi nel passato fu pure Suzuki in MotoGP, ai tempi del V4 con Vermeulen e Hopkins e infatti fino al 2020 avevano ancora lo sponsor storico Rizla.

    In quella squadra sono quasi tutti inglesi, quindi non vengono né da Iwata come pure non venivano da Hamamatsu quando portavano i colori Suzuki, sennò è come dire che negli anni ’30 Enzo Ferrari era di Milano.