13 Giugno 2018

Esclusiva, Lucio Cecchinello: “Lorenzo? Honda ha scelto bene”

Intervista esclusiva a Lucio Cecchinello, patron del team LCR Honda. Primo bilancio stagionale di Cal Crutchlow, questione forcellone e le difficoltà a mantenere un team

Prima meccanico, poi pilota della classe 125cc con sette vittorie all’attivo e infine team manager capace di esordire in MotoGP con un nome prestigioso del calibro di Casey Stoner (era il 2006) . Lucio Cecchinello è un libro di storia che ha ancora molte pagine bianche da scrivere, un’icona del paddock che in ogni occasione sa far parlare il cuore con sincerità e la mente con disponibilità. Un personaggio che fa bene al Motomondiale, sempre disponibile con tutti, che non si nasconde dietro quel muro di “medievale” diplomazia e chiede rigorosamente di dargli del ‘tu’. Con il boss del team LCR abbiamo affrontato il nodo contratti, fatto un bilancio provvisorio sull’inizio di stagione di Cal Crutchlow, discusso il rapporto con Honda e le difficoltà a gestire un team satellite in MotoGP.

In questo periodo di fermento del mercato piloti, a che punto è la situazione contrattuale di Takaaki Nakagami?

Nakagami ha un contratto fino alla fine del 2018 con opzione per il 2019. Onestamente non so i termini del contratto nè la scadenza dell’opzione, però posso dire che è più ragionevole pensare che la Honda rinnoverà per il 2019 a breve. Non è una decisione sotto il mio controllo, ma sono quasi certo che il contratto verrà rinnovato.

Primo bilancio provvisorio di questo inizio stagione di Cal Crutchlow?

Positivo anche se ci sono stati un po’ di alti e bassi. Sappiamo tutti che Cal è un pilota di grande cuore nel senso che se lo devo paragonare ad uno dei piloti che erano i miei eroi quando ero ragazzino lo paragonerei a Kevin Schwantz, nel senso che è un pilota che quando può non si tira indietro, quando vede un buco si butta e molte volte fa un capolavoro, altre volte fa un disastro. Il bilancio è positivo perchè in Qatar ha fatto un quarto posto, ottimo risultato per un team come il nostro. In Argentina ha vinto una gara, terza vittoria in carriera. In Texas è caduto perchè aveva l’obiettivo di salire sul podio, era sesto quando è caduto per cercare di liberarsi di Dovizioso e non farsi scappare Valentino. In Spagna ha fatto la pole position, delle ottime prove, poi purtroppo è caduto. In Francia ha fatto un ottavo posto nonostante la sua condizione difficile perchè era caduto nelle prove. Al Mugello un discreto sesto posto nonostante le difficoltà con la gomma anteriore e considerando che gli abbiamo detto ‘Mi raccomando devi finire assolutamente la gara’. Possiamo dire che è sempre stato il miglior privato quindi il bilancio per noi è positivo.

Crutchlow alcune settimane fa si è lamentato della mancanza del forcellone in carbonio. Quanto ha influito l’assenza di questo componente sui suoi risultati?

Non abbiamo mai avuto il forcellone in carbonio per poterlo provare e avere un feedback con il suo stile di guida. Pare che migliori leggermente il feeling con posteriore e alla massima inclinazione ci sia un po’ più di grip. Però non credo che con il forcellone in carbonio avremmo fatto delle gare importanti.

Come mai Honda non vi ha ancora concesso il forcellone in carbonio?

Honda ha prodotto tre prototipi e sono stati dati due a Marquez e uno a Pedrosa. Questi prototipi hanno dato risultati positivi, adesso dalla “prototipazione” si deve passare alla produzione. Questo processo di lavoro per replicare in serie i forcelloni in carbonio è molto complesso perchè non dipende solo dalla Honda ma anche dai fornitori della Honda. La qualità del prodotto per loro deve essere oltre ogni soglia dell’immaginabile, quindi Honda sta aspettando che i fornitori  consegnino questo materiale. Non è una mal volontà di Honda nei nostri confronti, ma anche Pedrosa ne ha uno e sta aspettando il secondo.

Ti aspettavi l’arrivo di Jorge Lorenzo in Honda?

Non mi aspettavo Lorenzo sulla Honda, si sentiva parlare di Lorenzo in Suzuki più che in Honda. Marquez è un grande professionista, così come Lorenzo aldilà che possa stare simpatico o antipatico, non spetta a me giudicare. Honda ha fatto quello che doveva fare: c’è un pluricampione del mondo di MotoGP libero sul mercato e sul piatto della bilancia ha messo il rinnovo di Pedrosa per il 14esimo anno consecutivo oppure chiudere un’era e fare due anni con Lorenzo, in attesa che arrivi un pilota giovane forte che possa eventualmente sostituire Marquez o Lorenzo nel 2021. Penso che abbiano fatto la scelta giusta, perchè di giovani disponibili ci sarebbe stato Joan Mir, ma immagina se arriva in factory team e poi deve fare la necessaria esperienza. Se Mir dovesse fare bene con Suzuki in questi due anni non escluso che possa essere contattato e contrattato da Honda.

In questi giorni stiamo vivendo le difficoltà del team Marc VDS… Quant’è difficile mantenere un team in classe regina?

E’ estremamente difficile per tutti. Noi siamo estremamente impegnati a sopravvivere ma con un contributo di piccole e medie entità di tante aziende, soprattutto coinvolte nel polo del moto accessorio. Avendo frazionato gli investitori e gli investimenti riusciamo a sopravvivere anche grazie ai premi televisivi, ai premi gara, ecc. Cosa non meno importante è il supporto della Honda, perchè non dimentichiamo che ha sotto contratto Crutchlow e Nakagami. Quindi noi riusciamo a sopravvivere, stando sempre molto attenti a come spendiamo ogni singolo euro ogni giorno. Un altro team come Marc VDS, per esempio, dalle informazioni che ho… Marc van der Straten è un multimilionario che ci ha sempre messo molti milioni e il team era portato avanti anche dagli sponsor trovati da Bartholemy. Ora non credo che sarà semplice per loro se venisse confermata questa divisione. Penso si sia entrati in una fase di non ritorno, ma vedo più una difficoltà di Bartholemy a rientrare in MotoGP senza il supporto di van der Straten piuttosto che il contrario.

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