25 Agosto 2011

MotoGP: le dichiarazioni dei piloti alla vigilia di Indianapolis

I commenti dei piloti al via del Red Bull Indianapolis Grand Prix

Questo fine settimana all’Indianapolis Motor Speedway è in programma la quarta edizione del Red Bull Indianapolis Grand Prix per la classe MotoGP, con 17 piloti pronti a correre sul mitico catino dell’Indiana e tornare, per la seconda volta in poche settimane, in America. Tra questi c’è senza dubbio Casey Stoner, leader del mondiale, ma che non è mai riuscito a vincere a Indy, al contrario di Jorge Lorenzo sul gradino più alto del podio nel 2009. Proprio da loro partiamo nel riportare le dichiarazioni dei piloti alla vigilia di Indianapolis, come sempre grazie al servizio media delle squadre. Casey Stoner (Repsol Honda Team) “Nelle scorse edizioni la pista di Indy presentava molti avvallamenti ed era leggermente pericolosa, così sono contento di tornare e guidare sul nuovo asfalto. Sarà bello girare con la Honda perché con la Ducati faticavamo molto a trovare la giusta messa a punto su un circuito così particolare. Ho corso solo due volte a Indy nel 2008 e nel 2010. Lo scorso anno ero competitivo, ma in gara ho perso il davanti e sono scivolato. Non vedo l’ora di girare sul nuovo asfalto e lavorare al set up della nostra RC212V”. Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing Team) “Indianapolis è un tracciato che mi piace molto. Ho dei bellissimi ricordi come i due podi e la vittoria del 2009 da “Captain America”. Ora sono in piena forma e spero di poter recuperare il terreno perso da Stoner a Brno per un nostro errore. Spero che Indy ci possa consentire di guadagnare punti importanti e restare in corsa per il campionato, anche perchè è un Gran Premio che attendo particolarmente come sempre quando si corre in America”. Andrea Dovizioso (Repsol Honda Team) “Arriviamo a Indy dopo il secondo posto di Brno e spero proprio di continuare questo buon momento. Indianapolis è un circuito tipicamente americano con grandi tribune e un impianto imponente. La pista non è particolarmente interessante, ma mi piace correre qui perché le gare americane hanno sempre un fascino particolare. Quest’anno il tracciato è stato in gran parte riasfaltato e sicuramente sarà molto più divertente guidare perché c’erano molti avvallamenti e la pista presentava tanti tipi di asfalto diverso. Lo scorso anno siamo stati veloci in prova, mentre in gara abbiamo faticato finendo quinti. Spero di essere competitivi anche quest’anno, arriviamo determinati per lottare per un altro buon risultato”. Valentino Rossi (Ducati Team) “Indy, una pista impegnativa, non esattamente una delle mie preferite ma aspettiamo di vedere come ci troveremo con la Ducati. Hanno riasfaltato parte del tracciato quindi le condizioni dovrebbero essere sicuramente migliorate da quel punto di vista. Durante il GP di Brno abbiamo fatto dei piccoli progressi con il set up della GP11.1 e vedremo se li confermeremo nella prossima gara. In ogni caso correre in America per me è sempre bello, mi piacciono molto sia l’atmosfera sia i tifosi che sono sempre molto calorosi. Mi spiace invece moltissimo che mancherà qualcuno che sicuramente ci seguiva sempre, anche se non in pista: Claudio Castiglioni, un vero appassionato, una persona che ha fatto tanto per il mondo delle moto e che a me in particolare aveva dato la possibilità di iniziare a correre in Sport Production 125 quando avevo 14 anni”. Dani Pedrosa (Repsol Honda Team) “Non vedo l’ora di correre a Indianapolis. Lo scorso anno abbiamo fatto una buona gara e spero di potermi ripetere anche domenica. La pista è stata riasfaltata così dovremmo adattarci alla nuova superficie, verificare come lavorano le gomme e cercare la miglior messa a punto. Fisicamente sto migliorando poco a poco, già a Brno mi sentivo meglio che nei mesi passati, così spero di essere in piena forma per Indy. Arriviamo da un gran premio deludente per me e il mio team dopo le buone prestazioni in prova, ma prendiamo le cose positive e guardiamo avanti”. Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) “A Brno mi sono liberato di un peso sono salito sul podio per la prima volta nella MotoGP e per la trentesima volta nel Motomondiale. E’ stata una grande soddisfazione dopo averlo inseguito fin dalla prima gara dell’anno e non averlo mai realizzato per vari motivi. Ci voleva e sono contento per me, per il Team, per la Honda e per tutte le persone che hanno creduto in me. Questa sorta di incubo non c’è più e forse sarà tutto più facile in questa seconda parte della stagione. Sono carico, determinato e vado in America con lo spirito giusto e tanta voglia di continuare su questa strada. Indianapolis è una pista che fondamentalmente mi piace anche se faccio leggermente più fatica rispetto ai piloti più “leggeri” perché c’è una curva da prima all’ingresso del lunghissimo rettilineo che tecnicamente mi mette in difficoltà. Vedremo se riusciremo a risolvere questo problema ed a non soffrire troppo. Ad Indianapolis ho anche vinto in 250 nel 2009 ed ho fatto la pole nel 2008 quando hanno annullato la gara per l’uragano. Io ed il mio Team siamo motivati e quindi spero di continuare su questa strada”. Ben Spies (Yamaha Factory Racing Team) “Spero di essere al meglio della forma fisica questo fine settimana a Indianapolis. Ho ancora qualche problema al braccio, ma va sicuramente meglio rispetto a Brno. Abbiamo lavorato molto per essere in condizione di dare il 100 % come sempre. Indianapolis è un appuntamento che aspetto sempre con impazienza. Lo scorso anno è stato pazzesco, da rookie ho conquistato la pole position e ho concluso secondo in gara. Spero di poter metter su un bello spettacolo questo fine settimana per tutti i fans sperando di ottenere un buon risultato”. Nicky Hayden (Ducati Team) “Andiamo a Indy e vedremo come si troverà la MotoGP sul nuovo asfalto dell’infield. Io ci ho guidato e posso confermare che non ci sono più buche anche se penso che ci vorrà un po’, venerdì mattina, per pulire e gommare l’asfalto. Aspetto davvero con grande piacere questo appuntamento: mi è sempre piaciuto correre a casa e avere vicino tanti amici e la mia famiglia, anche se quando sei lì, bisogna solo concentrarsi e pensare al lavoro da fare. mi piacerebbe molto ottenere un buon risultato e in generale divertirmi e godermi tutto il fine settimana. Il team ha lavorato molto per darmi l’opportunità di guidare la GP11.1 e sta a me adesso ripagarli cercando di fare bene”. Colin Edwards (Monster Yamaha Tech 3) “Correre in America per la seconda volta in poche settimane è fantastico per me, non vedo l’ora di scendere in pista questo fine settimana. Indianapolis è un tracciato unico nel suo genere per la sua storia, in più tutti hanno lavorato benissimo per rendere il nostro GP speciale. Il circuito non è particolarmente tecnico o impegnativo, in più con il nuovo asfalto saranno presenti meno problemi rispetto agli ultimi anni: hanno esaudito le nostre richieste. Per questo fine settimana il mio obiettivo sarà quello di confermare i risultati delle ultime gare e, se possibile, puntare ad un piazzamento nella top-6, anche se sarà molto difficile visto che tutti i piloti davanti a noi dispongono di moto ufficiali”. Loris Capirossi (Pramac Racing Team) “Non è facile affrontare una gara dietro l’altra in queste condizioni fisiche. Ho fatto terapia alla spalla per una settimana, le condizioni sono migiorate rispetto a Brno, ma non sono ancora al top della forma. Durante la giornata di test in Repubblica Ceca abbiamo avuto modo di provare diverse cose, vedremo di metterle in pratica a Indianapoli, un circuito tosto, che mi piace. Spero che piova, così sarà un po’ più facile lavorare”. Alvaro Bautista (Rizla Suzuki MotoGP) “Di sicuro nelle ultime gare abbiamo fatto dei grandi passi avanti con la GSV-R, ma c’è dell’altro da fare a Indianapolis. Dobbiamo capire il vero potenziale della moto e io devo migliorare le prestazioni nelle qualifiche. È difficile capire se possiamo competere con il gruppetto di piloti veloci se parto sempre in fondo alla griglia di partenza, perché mi serve molto tempo ed energia per raggiungerli. Ecco cosa vogliamo fare e se ci riusciremo capiremo il nostro vero potenziale. L’anno scorso a Indianapolis ho chiuso ottavo e so di poter fare di più con il pacchetto che abbiamo quest’anno. Spingerò al massimo dall’inizio e cercherò di sfruttare tutto il lavoro che abbiamo fatto nelle ultime gare per ottenere un buon risultato”. Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3) “Non vedo l’ora di correre a Indy, ho sentito tanto parlare di questo impianto fantastico. Non ho mai corso su questo tracciato, pertanto mi aspetto un’altra gara difficile, anche se sono determinato a terminare questo periodo difficile. Nelle ultime gare non sono stato in grado di ottenere punti importanti per la classifica, spero di riuscirci a Indianapolis. Ho a disposizione una buona moto, la squadra è professionale, io credo nelle mie capacità: dobbiamo sistemare tutti questi ingredienti per tornare al livello di competitività che ci aspettiamo. Il test post-gara a Brno è stato molto utile in questo senso, ho imparato qualche segreto della moto e su come riuscire a sfruttarla trovando un set-up più vicino al mio stile di guida, speriamo possa servire per Indianapolis”. Hector Barbera (Mapfre Aspar Team) “La settimana di riposo dopo Brno per me è stata importante, ho potuto staccare la spina, stare insieme ai miei amici anche se ho proseguito regolarmente gli allenamenti. La seconda parte della stagione è sempre la più difficile, bisogna presentarsi in buone condizioni per continuare a dare sempre il 100 %. Per Indianapolis sono molto motivato, nelle ultime gare siamo riusciti a fare dei passi in avanti anche se non abbiamo concretizzato in gara. A Brno il nono posto non è poi stato così male, anche se siamo ambiziosi e cercheremo di far meglio a Indianapolis”. Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini) “Il nono posto di Brno non è stato un risultato esaltante ma per me è stato positivo perché ho ritrovato una buona condizione fisica ed una maggior confidenza con la moto. Dopo il Gran Premio della Repubblica Ceca mi sento pù motivato e determinato per la seconda parte della stagione. Avevo bisogno di ritrovare fiducia in me stesso e nella RC212V e credo che il fine settimana sulla pista di Brno sia stato positivo. Adesso affronterò Indianapolis con uno spirito diverso. Sulla pista americana sono arrivato secondo nella classe 250 alle spalle di Marco Simoncelli e lo scorso anno tornavo dopo una lunga assenza dovuta all’infortunio che mi ha tenuto lontano dalle corse per sei Gran Premi. Per me non è stato facile ed ho cercato soprattutto di finire la gara. Quest’anno ho le giuste motivazioni per far bene ed il tracciato mi piace, non vedo l’ora di scendere in pista”. Randy De Puniet (Pramac Racing Team) “Avevo bisogno di un po’ di riposo dopo il gran premio di Brno. Adesso che sto un po’ meglio voglio cercare di fare un buon risultato sul circuito di Indianapolis. Il mio obiettivo è quello di finire la stagione nel modo migliore, per questo non sarebbe male terminare la gara nelle prime dieci posizioni. La moto è migliorata, ho tutte le carte in regola per fare un buon risultato anche se quello di Indy è il circuito che non rientra tra i miei preferiti”. Toni Elias (LCR Honda MotoGP) “Indianapolis è un tracciato che mi piace particolarmente, a maggior ragione per la storia che porta con sè ed il pubblico sempre numerosissimo ed appassionato. Ci sono dei punti con asfalto misto e con diversi avvallamenti, ma il disegno del tracciato si adatta al mio stile di guida tanto che ho vinto qui lo scorso anno in Moto2. Dopo i risultati ed i test di Brno mi presenterò con buone motivazioni, abbiamo ridotto il gap dai piloti davanti e con qualche modifica in più alla moto penso posso stare nel gruppo con Hayden, Edwards e Aoyama”.

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