22 Agosto 2011

MotoGP: la storia della top class a Indianapolis

Dal 2009 Indianapolis fa parte del calendario iridato MotoGP

Dal 2008 la MotoGP fa regolarmente tappa sul tracciato più conosciuto del pianeta: Indianapolis, riportando le due ruote sul mitico Speedway dell’Indiana dopo quasi 100 anni dalla prima corsa motociclistica datata 14 agosto 1909. In un triennio di storia si sono alternati tre differenti vincitori, da Valentino Rossi (2008) a Dani Pedrosa (2010) passando per il successo di Jorge Lorenzo del 2009 in versione “Captain America”, per tre gare che hanno sempre riservato qualche sorpresa inaspettata. 2008: l’uragano Ike non ferma Valentino Rossi Una prima edizione del Red Bull Indianapolis Grand Prix “tormentata” dall’Uragano Ike. La gara della 250cc viene posticipata ed in seguito annullata, mentre la top class riesce a completare, sotto la pioggia e con forte raffiche di vento, soltanto 20 dei 28 giri in programma. Valentino Rossi è il primo pilota a transitare vittorioso sul traguardo del “Brickyard”, conquistando la 69° affermazione in carriera nella top class diventando il pilota italiano più vincente di tutti i tempi della classe regina battendo il primato detenuto da Giacomo Agostini che resisteva da oltre 30 anni. In più Rossi grazie a questo successo ipoteca la conquista dell’ottavo titolo iridato: presentatosi a Indy con 75 punti di vantaggio su Casey Stoner (protagonista di un doppio zero nei precedenti round di Brno e Misano) e 77 su Dani Pedrosa (passato, con polemiche, da Michelin a Bridgestone proprio per Indianapolis), lascia il GP dell’Indiana con ben 87 punti di margine sull’australiano, soltanto quarto sul traguardo, riuscendo a completare l’opera poche settimane più tardi a Motegi. Per Valentino Rossi non è stato tutto facile: alla partenza si è ritrovato in quinta posizione, vedendosi costretto a passare giro dopo giro nell’ordine Stoner, Lorenzo (all’esordio in MotoGP e con gomme Michelin), un Andrea Dovizioso protagonista con la Honda privata del team JiR-Scot e Nicky Hayden. Il sorpasso sul “Kentucky Kid”, all’epoca ancora pilota ufficiale Repsol Honda, arriva al 14° giro, giusto in tempo prima dell’esposizione con bandiera rossa. Con Rossi vincitore, Hayden e Lorenzo sul podio, nelle posizioni di testa si evidenzia anche Ben Spies, sesto assoluto da wild card con la terza Suzuki ufficiale davanti sì ad un sorprendente Sylvain Guintoli (Ducati Pramac/Alice) e Dani Pedrosa (soltanto 8° all’esordio con le Bridgestone), ma anche alle Suzuki dei titolari Chris Vermeulen (9°) e Loris Capirossi (fuori dalla zona punti). Se Alex De Angelis è 10° con la Honda Gresini, Marco Melandri staccatissimo chiude ultimo in una stagione da dimenticare in sella alla Ducati. MotoGP Indianapolis 2008 01- Valentino Rossi – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – 20 giri in 37’20.095 02- Nicky Hayden – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 5.972 03- Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – + 7.858 04- Casey Stoner – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP8 – + 28.162 05- Andrea Dovizioso – JiR Team Scot – Honda RC212V – + 28.824 06- Ben Spies – Rizla Suzuki MotoGP – uzuki GSV-R – + 29.645 07- Sylvain Guintoli – Alice Team – Ducati Desmosedici GP8 – + 36.223 08- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 37.258 09- Chris Vermeulen – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 38.442 10- Alex De Angelis – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 42.437 11- Anthony West – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-RR – + 47.179 12- Toni Elias – Alice Team – Ducati Desmosedici GP8 – + 55.962 13- Randy De Puniet – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 57.366 14- John Hopkins – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-RR – + 58.353 15- Colin Edwards – Tech 3 Yamaha – Yamaha YZR M1 – + 1’00.613 16- Loris Capirossi – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 1’05.620 17- Shinya Nakano – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 1’05.854 18- James Toseland – Tech 3 Yamaha – Yamaha YZR M1 – + 1’07.968 19- Marco Melandri – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP8 – + 1’21.023 2009: Jorge Lorenzo riapre il mondiale, Valentino Rossi a terra Il 2009 si vive sul confronto mondiale tutto in casa Fiat Yamaha tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo: il fenomeno di Tavullia vanta un tesoretto di 50 punti, completamente dimezzato al termine del fine settimana di Indianapolis a seguito di un banale errore al settimo giro. Con Rossi fuori gioco, preceduto alla 4° tornata dal dominatore delle prove Dani Pedrosa (caduto in testa, ripartito chiuderà in decima posizione), Jorge Lorenzo in versione “Captain America” si trova con la strada in discesa verso la terza vittoria stagionale dopo Motegi e Le Mans, riaprendo di fatto il campionato prima di Misano e della “tripla” extra-europea del mese di ottobre. Con due degli attesi protagonisti fuori gioco e Casey Stoner assente (sostituito da Mika Kallio, 8°), sul podio si evidenzia Alex De Angelis, 2° con la Honda Gresini dopo aver spiccato il miglior tempo nel Warm Up, cercando con queste prestazioni di guadagnarsi (senza successo) una MotoGP per la stagione successiva. Nella top-3 per la prima volta da pilota Ducati anche Nicky Hayden, in sella ad una Desmosedici GP9 con grafiche “Stars and Stripes”, c’è soltanto il quarto posto per Andrea Dovizioso davanti alle Yamaha Tech 3 di Colin Edwards e James Toseland ed il settimo per Loris Capirossi. Fuori gioco invece Niccolò Canepa, all’epoca pilota Ducati Pramac, e Marco Melandri, in gara con la Kawasaki-Hayate. MotoGP Indianapolis 2009 01- Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – 28 giri in 47’13.592 02- Alex De Angelis – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 9.435 03- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP9 – + 12.947 04- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 13.478 05- Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 26.254 06- James Toseland – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 32.408 07- Loris Capirossi – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 34.400 08- Mika Kallio – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP9 – + 34.856 09- Toni Elias – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 45.005 10- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 45.377 11- Chris Vermeulen – Rizla Suzuki MotOGP – Suzuki GSV-R – + 45.478 12- Randy De Puniet – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 52.294 13- Aleix Espargaro – Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP9 – + 1’03.552 14- Gabor Talmacsi – Scot Racing Team MotoGP – Honda RC212V – + 1’15.086 2010: domina Dani Pedrosa, Ben Spies protagonista La MotoGP si presenta a Indianapolis nel 2010 con Jorge Lorenzo già virtualmente campione (ben 77 punti di vantaggio su Pedrosa) e pensando al futuro, con Valentino Rossi e la Ducati che avevano ufficialmente sancito il loro matrimonio nel precedente round di Brno. In un fine settimana mitigato dal gran caldo a vincere è tuttavia Dani Pedrosa, semplicemente strepitoso in gara con un ritmo forsennato. Quarto al primo giro, il pilota della Honda in sequenza ha passato Hayden, Dovizioso e nel corso del settimo giro Ben Spies, autore della pole position su Yamaha Tech 3, in grado di concludere sul podio in seconda posizione. Miglior pilota Yamaha in classifica, il “Texas Terror” (6° a Indianapolis nel 2008 su Suzuki) ha lasciato a distanza Jorge Lorenzo, in gara con una livrea dedicata al lancio americano della nuova Fiat 500, mentre Valentino Rossi ha conquistato la medaglia di legno, quarto dopo ben tre cadute in due giorni e quattro turni di prove. Per il 9 volte Campione del Mondo in carica non c’è stato nemmeno il confronto con Casey Stoner, caduto nei primissimi giri nel tentativo di recuperare dopo una problematica partenzza, presto imitato anche da Marco Melandri che battezza così il personale 200° GP in carriera. Dopo la musica Andrea Dovizioso conclude quinto davanti a Nicky Hayden, alle loro spalle si evidenziano tre eccellenti “rookies” della MotoGP 2010: Marco Simoncelli, Alvaro Bautista e Aleix Espargaro, non Loris Capirossi che non va oltre la 11° e terz’ultima posizione anche a seguito del ritiro per problema tecnico di Colin Edwards. MotoGP Indianapolis 2010 01- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – 28 giri in 47’31.615 02- Ben Spies – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 3.575 03- Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – + 6.812 04- Valentino Rossi – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – + 12.633 05- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 21.885 06- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP10 – + 35.138 07- Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 36.740 08- Alvaro Bautista – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 36.825 09- Aleix Espargaro – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP10 – + 44.905 10- Hector Barbera – Paginas Amarillas Aspar – Ducati Desmosedici GP10 – + 51.368 11- Loris Capirossi – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 55.386 12- Hiroshi Aoyama – Interwetten Honda MotoGP – Honda RC212V – + 57.903 13- Randy De Puniet – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 1’04.139

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