11 Aprile 2023

Pirelli, come funziona il Testing Department? Siamo andati a vedere com’è

Le Pirelli e Metzeler da strada e da corsa vengono collaudate dal Testing Department di Giarre, Sicilia. Lo abbiamo visitato

Pirelli, Testing Department

Vi siete mai chiesti dove vengono sperimentati i pneumatici Pirelli e Metzeler che equipaggiano la vostra moto oltre a quelle dei fuoriclasse del Mondiale Superbike, del Motocross e di altre decine di campionati sparsi per il mondo?

Per arrivare al Testing Department, cioè l’epicentro dello sviluppo della multinazionale italiana, si attraversano borghi siciliani resi celeberrimi dai “Malavoglia” di Giovanni Verga. Da un lato il mare Ionio, dall’altro l’inquietante maestosità dell’Etna. Siamo in Sicilia, poco fuori Catania: Pirelli ha messo radici a Giarre, in grandi capannoni che richiamano più l’officina di fiducia che le costruzioni avveniristiche vetro e acciaio da Silicon Valley. Sono 4500 metri basati sulla praticità d’utilizzo, sulla concretezza. Pochi fronzoli, tanta sostanza.

Vi lavorano 44 persone, molti giovanissimi. Il capo, ma sembra quasi il fratello maggiore di questa “band of brothers , è Salvatore “Salvo” Pennisi, personaggio conosciutissimo nell’ambiente fin dagli anni ’80. Fece ingresso nella famiglia Pirelli come tester esterno nel 1984  e la sua carriera è stato un continuo successo, di pari passo con il crescente ruolo del marchio (anzi: dei marchi, visto che c’è anche Metzeler) diventati riferimento globale del settore.

Nord chiama Sud

Pirelli è nata a Milano, è lì da 150 anni: in Lombardia hanno sede direzione, centro ricerche e laboratori sofisticatissimi oltre allo stabilimento di Bollate dedicato alle gomme cycling. Quindi pare strano che il settore test del settore moto e bici  sia in Sicilia, ma cosi’ non è. Villafranca Tirrena, nel messinese, era uno dei poli produttivi di Pirelli, che quindi in Sicilia ha radici profonde. Inoltre la Sicilia è una regione-continente. Qui si incontrano condizioni ambientali estremamente variegate per meteo e temperature. Inoltre le strade siciliane  offrono una varietà d’asfalti notevole: nella zona orientale sono molto aggressivi perchè formati da materiali basaltici, estratti dall’Etna. Ad occidente i fondi hanno composizione più calcarea. In Sicilia la mappatura degli asfalti rappresenta l’85% del fondo di tutte le strade del Mondo.

La genesi

A fine anni ’70, Pirelli mise le basi per condurre proprio a Villafranca Tirrena ,in area moto, una avanzata attivita’ disperimentazione, affidandosi dapprima a consulenti esterni di grande blasone come Tino Brambilla o Walter Villa . Il centro di Giarre nacque nel ’92, quando Pirelli con l’introduzione della tecnologia esclusiva “acciaio zero gradi” compie un salto fenomenale sul mercato e nelle competizioni. La crescita di competenze è enorme: metodo, tecnologia, conoscenza. Pirelli acquisisce credibilità e di pari passo nasce l’esigenza di un centro sviluppo top level per due brand, non più uno solo, vista l’acquisizione di Metzeler finalizzata nel 1986.

La nostra visita al Testing Department

L’attività e i numeri

A Giarre, in un anno, sono collaudati circa 14 mila pneumatici, di ogni segmento: dallo scooter fino alla Superbike, passando per la bici, l’ultima frontiera di gran successo che Pirelli sta cavalcando. La produzione delle gomme “velo” è concentrata nello stabilimento di Bollate (Milano). Il volume è enorme: in un anno sono svolti oltre  8000 test outdoor , praticamente tutti supportati da sofisticatissime acquisizioni strumentali. Non vengono testate solo le misure principali di ogni nuova linea in sviluppo, ma tutto il range. Perchè in Pirelli vogliono essere sicuri che ogni singola gomma sia il massimo per la specifica applicazione,anche se cio’ dovesse significare sviluppi dedicati .

Una parte importantissima delle attivita’ e’ data dal costante controllo della qualita’ del prodotto . Rispondono ai tecnici siciliani i collaudi outdoor sulle attività produttive dislocate fra Germania, Brasile, Indonesia, Cina, Argentina e la stessa Italia.

Il parco moto

Il dipartimento test puo’ contare su un aggiornatissimo parco moto di circa 120 motociclette , maniacalmente mantenute in perfetta efficienza da un proprio staff di tecnici interno, alcune delle quali, soprattutto le ipersportive, super preparate per rappresentare al meglio i modelli utilizzati dai clienti in pista. Una parte importantissima delle attivita’ e’ poi quella rappresentata dai programmi di prove congiunte con i Costruttori partner al primo equipaggiamento , in particolare quelli con cui Pirelli ha la maggiore relazione commerciale. Oggi la marca italiana fornisce al 100% Ducati ma ha rapporti fortissimi anche con BMW, Triumph, Indian e molti altri.

Attività di accumulo e resa chilometrica

Il 45% del volume di prove prodotte dal Centro é destinato a verificare il comportamento degli pneumatici sulle lunghe distanze, cioè resistenza, regolarità d’usura  e altri parametri verificabili su strade aperte alla circolazione. La Sicilia offre una varietà di teatri di prova quasi illimitato. Il dipartimento ricerca e sviluppo, che ha sede alla Bicocca, richiede ed ottiene test mirati su determinate tipologie di asfalto.

Prove di comportamento

E’ la valutazione della performance dello pneumatico: in questa fase è studiata e forgiata  “l’anima” di una determinata gomma.  E’ semplice fare una gomma che abbia buon grip, buona durata e buon drenaggio. Il difficile è fare un pneumatico che a queste doti tecniche unisca un carattere che sia sincero, piacevole, che sia amico del motociclista e gli comunichi belle sensazioni. L’obiettivo dei collaudatori è verificare che la gomma interagisca a perfezioni con ciclistica e sistemi di bordo, che non generi apprensione al guidatore e sia sinergico con le sue capacità di interpretazione. Nel corso degli anni nel dipartimento test Pirelli si è formata una forte cultura che si basa su approfondite analisi delle richieste del mercato che il marketing Pirelli aggiorna continuamente.

Conoscenza tecnica e umanistica

Un grande collaudatore deve avere una conoscenza non solo tecnica, ma quasi umanistica rispetto a cio’ che ruota attorno ai trend emergenti. Deve essere capace di interpretare in maniera oggettiva le proprie sensazioni, fare del proprio corpo un insieme di sensori, che la centrale operativa elabora e trasforma in obiettivo di sviluppo. Questo per trasferire all’utilizzatore finale pneumatici che offrano percezione di totale sicurezza, ottime prestazioni e la miglior esperienza di guida possibile. I tester si calano nelle piu’ disparate condizioni specifiche di utilizzo cosi’ che il prodotto finale sia caratterizzato non solo da prestazioni elevatissime che possano garantire il totale utilizzo delle performance del veicolo ,ma tali da fornire quella costante subliminale percezione di sicurezza e controllo che possa far si che  cliente Pirelli, anche dopo un viaggio ,anche tirato ,di centinaia di chilometr, possa arrivare a destinazione fisicamente e mentalmente rilassato.

Preparazione fisica e psicologica dei tester

Proprio rifacendosi a quanto descritto, c’e’ da dire che Pirelli riserva una grande cura, attraverso il proprio dipartimento HSE e HR agli aspetti relativi alla formazione dei propri collaudatori anche dal punto di vista della cura del mantenimento della propria forma psico fisica. Ogni collaudatore Pirelli e’ qualificato dalla FMI come istruttore tecnico di guida attraverso corsi specifici di formazione che,appunto toccano materie come psicologia ,dietologia , mantenimento fisico. L’attività di collaudo richiede una capacità di analisi accurata in ogni momento che puo’ essere garantita solo da un perfetto stato di forma psico fisico.

I proving ground

Il centro test di Giarre utilizza una vastità di terreni di prova, sia circuiti permanenti che stradali Ecco i principali.

Pergusa

Lo storico impianto in provincia di Enna (Sicilia centrale) è stato ristrutturato secondo le esigenze Pirelli ed è dotato di un asfaltatura molto particolare. I lavori, compiuti da Dromo Studio, la stessa azienda consulente di MotoGP e F1, hanno permesso di attivare una profittevole collaborazione fra il pubblico ed il privato , e cioè tra il Consorzio Ente autonomo Pergusa e Pirelli stessa . In funzione di questo accordo la marca della P lunga ha ottenuto l’esclusiva di utilizzo dell’impianto per collaudi moto , facendone  uno dei principali poli operativi. Pirelli Moto svolge a Pergusa praticamente il 90% delle attività.

Pergusa (Enna) ha ospitato anche il Mondiale Superbike

Racalmuto

Tracciato permanente in provincia di Agrigento, a due passi dalla Valle dei Templi. Lì sono effettuate le scremature racing, cioè la prima selezione delle coperture prototipali che possono andare avanti nel percorso di sviluppo. Le coperture non promettenti vengono subito eliminate dalla selezione, e questo rende più veloce la fase di validazione dei tester. Ma soprattutto agevola il lavorodei team che sono gli utilizzatori finali e si trovano a dover verificare in pista soluzioni già competitive.

Il circuito di Racalmuto vicino Agrigento

Nardò

Anello ad altissima velocità, in Puglia, di proprietà Porsche. Nardò però non è solo l’anello di 12 chilometri, praticamente un interminabile rettilineo, sui cui effettuare test ad altissime velocità,maanche uno spettacolare circuito da velocita’ utilizzato dai maggiori costruttori del mondo auto e moto  . Ci sono, all’interno, anche tracciati fuoristrada allestiti in prima istanza per lo sviluppo di veicoli militari, dov’è possibile effettuare test in configurazione rally ad altissime velocità e la presenza di personale di soccorso e centro medico. Di cui, per fortuna, i tester Pirelli non hanno mai avuto bisogno.

L’impianto di Nardò, in Puglia

Bagnato

Per i test sul bagnato i tester Pirelli hanno a disposizione vari impianti. Il più vicino è il piccolo circuito dell’Etna, presso Acireale. Lì avviene la scrematura di gomme racing per moto piccole, fino alla Supersport. I test delle gomme SBK su asfalti bagnati artificialmente sono effettuati a Vizzola, vicino Varese e al centro R&D Pirelli, alla Bicocca (Milano). A Vizzola c’è un sistema di monitoraggio completo: spessore d’acqua, temperatura acqua e asfalto, vento, e tantissimi altri parametri utili allo sviluppo rain. La validazione finale di questo tipo di soluzioni è fatta in Austria, sul tracciato di Wachau, 80 chilometri ad ovest di Vienna.

Circuito Panamericano

Tracciato di nuova costruzione, nei pressi di Campinas, in Brasile. E’ un impianto super, dove Pirelli sta concentrando tutte le attività di sviluppo dei poli di produzione Latino Americani. Ma non solo, i piani 2023/24 prevedono utilizzare il circuito anche per le attività di sviluppo delle coperture racing, contando sulla possibilità di provare in condizioni estive quando in Europa è pieno inverno. Pirelli non avrà quindi più bisogno di test in giro per il Mondo (per esempio in Australia o Malesia) perchè disporrà di un impianto proprio, con in più la possibilità di disporre di una mole di dati enorme, che in tracciati differenti non sarebbe possibile raccogliere. Altri fattori: forte riduzione dei costi e la possibilità di lavorare in totale riservatezza. Il circuito Panamericano è a disposizione anche dei partner Pirelli che producono in quell’area, in particolare Honda, BMW, Triumph, HD e altri.

Il circuito Panamericano a Campinas (Brasile)

Strade sull’Etna
A due passi dal quartier generale di Giarre, il team di sviluppo può utilizzare gli iconici tracciati stradali sull’Etna, per un’ attività giornaliera. Sui vicini Monti Nebrodi o Peloritani , Il Testing Pirelli  puo’ contare anche su diversi e disparati percorsi off road per la sperimentazione di base di pneumatici destinati al comparto,oltre alle diverse piste da Motocross situate nell’isola.

Le strade siciliane utilizzate dai tester Pirelli

Acquisizione dati

Pirelli ha investito tantissimo nella raccolta dati, da almeno vent’anni. Ma l’attività ha avuto una grande accelerazione negli ultimi cinque anni. La simulazione in campo moto non è ancora possibile, ma i giovanissimi ingegneri che si occupano di questa speciale attività sono in contatto costante con i colleghi del settore auto. Dove invece la simulazione è impiegata su larga scala, dalla F1 fino alla produzione di serie. Il centro di Giarre raccoglie dati relativi ai test che poi passano al settore R&D.

I progettisti dunque ottengono grandezze fisiche concrete che servono per calibrare meglio le attività. Nonostante il futuro avanzi, l’attività del tester è ancora un mix fra sensibilità di guida e attività d’analisi dei dati. Le prime prove strumentate a metà anni ’80, erano guardate con odio dai vecchi collaudatori ( come le prime acquisizioni dati dai piloti in gara …)  perchè considerate quasi come una forma di controllo . Ma già allora le attività strumentate erano importantissime, come certificazione di grandezze fisiche. Oggi sempre di più.

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