21 Aprile 2012

Perchè Audi riporterà la Ducati ufficiale in Superbike

Ci vorrebbe la sfera di cristallo per sapere come cambieranno le strategie Ducati con l'arrivo del nuovo proprietario Audi. Procedendo per supposizioni, sono  convinto che una delle prime decisioni che i tedeschi prenderanno sarà riportare la Ducati in forma ufficiale nel Mondiale Superbike. A livello tecnico il disimpegno deciso nell'estate 2010 è stata una buona […]

Ci vorrebbe la sfera di cristallo per sapere come cambieranno le strategie Ducati con l'arrivo del nuovo proprietario Audi. Procedendo per supposizioni, sono  convinto che una delle prime decisioni che i tedeschi prenderanno sarà riportare la Ducati in forma ufficiale nel Mondiale Superbike.

A livello tecnico il disimpegno deciso nell'estate 2010 è stata una buona scelta. Ducati Corse è riuscita a trasferire tecnologia e potenziale ai team satellite e il Mondiale dominato da Carlos Checa nel 2011 con Althea Racing è la dimostrazione che – privata o ufficiale – la bicilindrica bolognese resta il riferimento. Ritirare il team interno ha inoltre permesso alla Ducati di offrire ai clienti la possibilità di puntare al Mondiale. Un privilegio ben ripagato: nel 2011 la marca bolognese ha  incassato tre-quattro milioni di € vendendo moto e ricambi. Il sistema ha funzionato perchè la 1198R è un progetto ormai collaudato ma nel 2013 arriva la 1199 Panigale: secondo voi i tedeschi affideranno ai clienti il destino sportivo del modello più prestigioso sul mercato?

Tra l'altro  correre coi privati non è più conveniente come prima. Perchè, per una serie di motivi,  il budget di Althea Racing adesso è coperto interamente dalla casa madre: Checa ha firmato direttamente con l'azienda (800 mila € più sostanziosi premi e bonus), inoltre è la stessa Ducati che  fornisce  moto, ricambi e stipendio dei tecnici del reparto corse di supporto al pilota di punta.  Per coprire l'investimento Borgo Panigale ha dirottato in Superbike top sponsor come Snai e TIM che già fanno parte del pacchetto MotoGP della Rossa.

Dal punto di vista dell'immagine schierare il team interno o affidarsi a strutture private non è la stessa cosa. Nonostante i brillantissimi risultati sportivi Ducati è al momento una delle marche meno “presenti” nel paddock: non parliamo solo di iniziative promozionali (ospitalità, invitati, pubblicità) ma anche di gestione vera e propria. A Portimao 2011 la BMW Italia ha rischiato di portarsi via il numero uno Carlos Checa mentre nel paddock non c'era nessun responsabile dell'azienda per gestire la delicatissima situazione. Che venne sbrogliata  da Claudio Domenicali via  telefono da Borgo Panigale.

Partendo da queste premesse è facile dedurre che la gestione Audi possa tornare a valorizzare la presenza Ducati nel campionato che ha fatto la fortuna commerciale del Marchio (31 titoli iridati piloti e Costruttori). La decisione farebbe felici clienti e fans che non hanno ancora perdonato il voltafaccia 2010. Pur rinunciando alla F1 Audi ha costruito una solidissima immagine nelle corse, non solo in pista ma anche fuori. Alla 24 ore di Le Mans, fiore all'occhiello del programma sportivo a quattro ruote, la marca dei quattro anelli è presente con infrastrutture che fanno strabuzzare gli occhi. Pensate che, siccome nella Sarthe ci sono pochi alberghi e ospitare i duemila ospiti sarebbe un grave problema, Audi costruisce nei pressi del  paddock un “Racing Hotel” prefabbricato ma attrezzato di tutto punto: le stanze sono piccole e spartane, ma i dettagli sono in puro stile Audi.  Gli invitati inoltre hanno a disposizione quattro diverse hospitality erette nei punti strategici del tracciato: la più grande ha due piani e può ospitare contemporaneamente 700 persone.
Io credo che, fatte le debite proporzioni, nel paddock Superbike 2013 vedremo qualcosa di molto simile. Oltre, ovviamente, a due 1199 Panigale gestite direttamente dal reparto corse…

Una delle aree ospitalità che Audi utilizzata alla 24 ore auto di Le Mans

Una delle aree ospitalità che Audi utilizzata alla 24 ore auto di Le Mans

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