15 Agosto 2015

BMW vuole Stefan Bradl per puntare al Mondiale Superbike

La BMW corteggia Stefan Bradl da parecchio tempo e adesso ci siamo. Il gigante di Monaco punta sul talento tedesco, 25 anni, per provare a conquistare il titolo Mondiale Superbike già sfiorato nel 2012-13 con Marco Melandri. L'obbiettivo BMW è schierare una squadra tutta tedesca: Bradl affiancherà Markus Reiterberger, 21 anni, già promosso in top […]

Stefan Bradl, 25 anni, è stato campione del Mondo Moto2 nel 2011

La BMW corteggia Stefan Bradl da parecchio tempo e adesso ci siamo. Il gigante di Monaco punta sul talento tedesco, 25 anni, per provare a conquistare il titolo Mondiale Superbike già sfiorato nel 2012-13 con Marco Melandri. L'obbiettivo BMW è schierare una squadra tutta tedesca: Bradl affiancherà Markus Reiterberger, 21 anni, già promosso in top class dopo aver conquistato per la seconda volta il campionato nazionale, battendo Ducati e Yamaha. L'arrivo di Bradl in Superbike è un colpo magistrale per la Dorna e per il Mondiale. Vediamo perchè.

Bradl ha corso con la Honda in MotoGP per tre stagioni

CHE COLPO! – La BMW aveva già provato a prendere Bradl a fine 2011, quando il figlio d'arte aveva  vinto il Mondiale Moto2 con la Kalex. Ma non c'erano le condizioni: Stefan voleva la MotoGP e alla Dorna faceva gioco avere un tedesco di primissimo piano nella categoria principale. Adesso il quadro è completamente diverso. Bradl ha fatto tre stagioni con la Honda (2012-14) con risultati alterni e piazzamenti finali dal settimo al nono. E' salito sul podio una volta, secondo a Laguna Seca 2013, vicinissimo a Marc Marquez. Quest'anno Stefan era finito sulla Yamaha di terza scelta, poi è fuggito dal Team Forward in brutte acque riaccasandosi in Aprilia. Ma sarà solo una parentesi perchè Noale sta giocando su altri tavoli. Adesso per Brald l'accordo con BMW è l'unica chance per restare ad alto livello. L'alternativa è la retrocessione in Moto2: non c'è confronto.

Stefan con papà Helmut, top rider 250cc negli anni '80

BENEDIZIONE DORNA – Il promoter dei due Mondiali sta spingendo forte sull'operazione perchè nel 2016 la Superbike tornerà in Germania dopo un'assenza di due anni spostandosi per la prima volta al Sachsering. Bradl è il testimonial perfetto per l'evento e il binomio col mito BMW farà sognare i tedeschi che non hanno mai avuto troppi motivi per amare la Superbike. Ma ci sono implicazioni ancora più stretegiche. Il gigante di Monaco non tornerà ad impegnarsi con un team diretta emanazione del reparto corse ma avendo la possibilità di schierare un top rider come Bradl è logico che l'impegno tecnico e promozionale sarà molto maggiore di adesso. BMW ha un solidissimo rapporto con Dorna: i tedeschi non corrono in MotoGP ma sono presenti sui circuiti della top class con parecchie iniziative pubblicitarie e d'immagine.

Markus Reiterberger, 21 anni campione tedesco promosso al Mondiale 2016

E IL TEAM? – Chi gestirà le moto di Bradl e Reiterberger è ancora in fase di valutazione. L'ipotesi più probabile è che se ne occupi la struttura appoggiata alla filiale italiana che sta correndo con Ayrton Badovini. E' il team che si occupa di sviluppare i componenti che poi BMW fornisce ai clienti di tutto il Mondo, quindi la relazione col reparto corse interno è  molto stretta. Tanto che sull'unica S1000RR affidata al pilota italiano già adesso lavorano  tecnici della casa madre. Con qualche ulteriore integrazione il gioco sarà fatto.

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