5 Luglio 2014

Bimota corre contro il tempo per non finire fuori dal Mondiale

Il prossimo round a Laguna Seca (13 luglio) potrebbe essere l’ultimo per la Bimota. La marca riminese rischia  l’esclusione dal Mondiale se entro il 13 agosto non dimostrerà ai commissari della Federmoto Internazionale di aver prodotto i 125 esemplari stradali prescritti dall’omologazione. Basterebbe anche soltanto la capacità di poterli fare, cioè  far vedere  che sono […]

Il prossimo round a Laguna Seca (13 luglio) potrebbe essere l’ultimo per la Bimota. La marca riminese rischia  l’esclusione dal Mondiale se entro il 13 agosto non dimostrerà ai commissari della Federmoto Internazionale di aver prodotto i 125 esemplari stradali prescritti dall’omologazione. Basterebbe anche soltanto la capacità di poterli fare, cioè  far vedere  che sono stati ordinati i motori (forniti da Bmw) e gli altri componenti.

Le Bimota BB3 di Christian Iddon (2) e Ayrton Badovini

COSA SERVE – La Bimota vanta un prestigioso passato in Superbike. Sfiorò il titolo nel 1988 con Davide Tardozzi conquistando undici successi, l’ultimo in Australia ’90 con Anthony Gobert. Dopo un lungo oblio e parecchie crisi aziendali la marca riminese è stata acquistata nel settembre scorso da Marco Chiancianesi e Daniele Longoni, investitori con base in Ticino e interessi nel settore immobiliare. Con la bellissima BB3 motorizzata Bmw la Bimota è tornata al Mondiale a partire dal secondo round di Aragon, il 13 aprile scorso. Per le nuove norme sull’omologazione da quella data aveva quattro mesi di tempo per mettersi in regola. Al momento Ayrton Badovini e il britannico Christian Iddon non prendono punti, entreranno in classifica dal GP di Jerez (7 settembre) sempre che la Bimota passi lo scoglio dell’omologazione. Superare l’esame  darebbe luce verde per finire la stagione che dopo la tappa americana di Laguna Seca comprende ulteriori quattro round: Spagna, Francia, Sud Africa e Qatar. Sarebbe comunque un’omologazione a tempo, per il pass 2015 servono ulteriori 125 esemplari entro il 31 dicembre.

Ayrton Badovini e il team principal Alstare, l’italo-belga Francesco Batta

LA SITUAZIONE – La Bimota è una piccola azienda artigianale che in quarant’anni di attività non ha mai raggiunto volumi produttivi come quelli richiesti dalle norme attuali. Al momento pare che siano stati raccolti 80 ordini, una cifra di tutto rispetto, ma che dalla Bmw siano stati consegnati appena 45 motori. Entro agosto quindi dovranno essere ordinati gli 80 che mancano, uno sforzo finanziario non indifferente, considerando che ogni unità costa circa 8 mila €. Non è un obbiettivo impossibile, ma sicuramente molto difficile.

E IL TEAM ALSTARE? – FIM e Dorna non faranno sconti e la situazione è seguita con grande apprensione dal team Alstare, la mega struttura con base in Belgio che si occupa dell’allestimento e gestione della BB3 schierate in Superbike. Un lavoro svolto finora alla perfezione, dato che Badovini e Iddon sono costantemente al vertice della categoria Evo riservata alle moto con motore e elettronica di serie. Nel 2015 la Superbike si adeguerà in toto a questa configurazione quindi la Bimota, in prospettiva, potrebbe diventare una delle moto più competitive e ambite anche dai team privati. Sempre che riesca a vincere la corsa più difficile.

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