9 Novembre 2019

“Per Valentino Rossi frustrante la battaglia con Ducati”

Valentino Rossi spodestato dal podio malesiano dalla potenza della Ducati. L'ex pilota John Hopkins: "Frustrante combattere contro una moto così".

Valentino Rossi

Due soli podi nella stagione MotoGP 2019 per Valentino Rossi. Il terzo mancato per tre decimi e mezzo a Sepang, complice una Yamaha che manca di top speed. In Malesia il Dottore meritava il podio, nonostante l’eccellente prestazione di Andrea Dovizioso. Ma il forlivese ha fatto valere tutta la potenza del V4 Ducati sui rettilinei. E quando una M1 si ritrova costretta ad inseguire non può farlo di potenza, ma principalmente sfruttando la percorrenza in curva.

Ne sa qualcosa John Hopkins, ex pilota MotoGP, che con la Suzuki del tempo ha sofferto problemi simili. “È frustrante“, afferma a MotoGP.com. “Sono molto dispiaciuto per Valentino Rossi, perché pensavo che riuscisse a conquistare davvero il podio stavolta. Ma purtroppo le cose sono andate diversamente ed è così frustrante dover combattere contro una moto come la Ducati“. Le prestazioni di Quartararo e Vinales, soprattutto sul giro secco, hanno mostrato che la YZR-M1 può fare tanto anche sul passo gara. Valentino Rossi fino ad oggi ha patito più degli altri l’usura della gomma posteriore. Colpa di un differente stile di guida rispetto ai più giovani piloti Yamaha. Ma anche di un assetto non sempre perfetto che ha evidenziato qualche falla all’interno del box. Da qui la scelta di sostituire Silvano Galbuera con David Munoz dal prossimo anno.

IL DOTTORE 9 ANNI DOPO IL TEST IN DUCATI

Il pilota di Tavullia chiede un ulteriore sforzo agli ingegneri di Iwata, soprattutto in termini di motore. La potenza non è tutto, una MotoGP richiede un perfetto bilanciamento tra i vari settori. Per questo motivo la casa nipponica ha deciso di rafforzare ulteriormente il reparto di elettronica con l’arrivo di Marco Frigerio. Un ingegnere di provenienza Ducati, team che ha investito tanto e bene sulla centralina Magneti Marelli. Inoltre altre figure di provenienza nipponica proveranno a garantire quello step necessario per rimettersi in linea con gli avversari. “Manca solo di potenza – ha proseguito John Hopkins -, quindi non puoi che rischiare tutto come pilota“.

La M1 si è dimostrata una moto vincente ogni qualvolta si è piazzata in prima fila. Manca la capacità di gestire le gomme quando si tratta di dover inseguire. Valentino Rossi ha sofferto ogni volta che nelle qualifiche non ha potuto conquistare le prime due file. Sorpassare diventa difficile, non solo per mancanza di top speed, ma per lo stress delle gomme che si usurano dopo pochi giri. “Sta cercando di adattare il suo stile di guida solo per riuscire a passare“, ha concluso l’ex pilota americano. “Sarebbe stato davvero bello vederlo sul podio, perché ha guidato davvero bene“. Ironia della sorte: nove anni fa, il 9 novembre 2010, il Dottore effettuava il suo primo test in sella alla Ducati. Prendeva il via uno dei periodi più difficili della sua lunga e prestigiosa carriera.

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3 commenti

  1. lorenzoursan_14190819 ha detto:

    Cosa guidava Viniales in Malesia? Ha vinto per distacco, in testa dall’inizio, forse ci vorrebbe quella moto li…… o 15 anni in meno.

  2. matteochiarello197_14424442 ha detto:

    Non dire così santo cielo!!!ti mettono al rogo!!mi chiedo il perché di simili articoli che non hanno né capo né coda!!però provo a chiedere nuovamente che,invece del pollicione in giu,si argomentino, spieghino o dicano la loro su questi risultati!!perché questi, al contrario degli articoli, sono i risultati della pista!!