13 Settembre 2019

Valentino Rossi, tutte le novità della Yamaha M1 a Misano

Valentino Rossi nel venerdì di Misano con molti aggiornamenti: forcellone in carbonio, doppio scarico, copertura all'anteriore e il freno a pollice.

Yamaha M1 di Valentino Rossi

Valentino Rossi ha confermato le buone sensazioni degli ultimi test IRTA e a Misano ha portato in pista la YZR-M1 con numerosi aggiornamenti. Seppur con ritardo Yamaha ha finalmente realizzato il forcellone in carbonio, elemento che le principali antagoniste adottano da tempo. L’utilizzo del carbonio al posto dell’alluminio elargisce un buon target di rigidità, in quanto si può giocare con l’orientamento delle fibre per avere la rigidità tridimensionale desiderata. Tra i principali vantaggi consente una maggior precisione di traiettoria soprattutto in ingresso di curva.

La seconda innovazione apportata da Yamaha sulla M1 di Valentino Rossi è il nuovo doppio scarico Akrapovic, molto simile a quello in uso da Suzuki. Lo scopo è addolcire l’erogazione, evitare lo spinning e di conseguenza migliorare il grip al posteriore, oltre a ritardarne l’usura. Questo non significa che tutti i mali della M1 siano risolti, in quanto si richiedono ulteriori interventi con l’elettronica. Ma si tratta di piccoli tasselli di un puzzle che contribuiscono all’evoluzione del prototipo di Iwata.

Infine sulla ruota anteriore della Yamaha del Dottore compare una copertura in carbonio. Una soluzione che ricorda un po’ la trovata Ducati, anche se sulla GP19 serve ad incanalare aria verso lo spoiler posteriore. Nel caso della M1 pare che gli ingegneri abbiano ufficialmente trovato un modo per raffreddare l’impianto frenante. Ma ufficiosamente l’elemento sulla ruota anteriore dovrebbe apportare vantaggi aerodinamici.

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FRENO A POLLICE ‘SDOPPIATO’ DI VALENTINO ROSSI

Non è tutto, perché da diversi Gran Premi Valentino Rossi sta adottando il freno a pollice al posteriore in una variante alquanto inedita. Trattasi di “una pompa a pollice in configurazione sdoppiata – ha spiegato Andrea Pellegrini, responsabile Brembo, a Sky Sport MotoGP -. Nel senso che abbiamo una pompa a pollice che interviene direttamente sulla pinza posteriore, che consente di utilizzare contemporaneamente anche la pompa a piede. Quindi usa entrambe le soluzioni, volendo anche contemporaneamente. Altri team e altri piloti, invece, hanno una pompa a pollice che interviene sulla pompa freno posteriore, quindi va ad escludere l’una o l’altra“.

Il motivo di una simile scelta è presto detto. “La utilizzano nell’uscita di curva e soprattutto nelle curve a destra, dove diventa più difficile fare leva con il piede sul pedale del freno. Con il pollice hai più modulazione, inizialmente mancava un po’ di potenza – ha aggiunto Andrea Pellegrini -. Siamo intervenuti anche sul compound e questo lo ha aiutato ad utilizzarla“.

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