29 Aprile 2023

MotoGP, Valentino Rossi coccola Bagnaia: “Difficile da ammettere”

Valentino Rossi fa visita al paddock MotoGP di stanza a Jerez e si mette al lavoro nel box del suo team Mooney VR46.

MotoGP, Valentino Rossi

Valentino Rossi è arrivato nel paddock della MotoGP a Jerez nella mattina di sabato, ha seguito dal box VR46 le qualifiche del duo Luca Marini-Marco Bezzecchi, rispettivamente 9° e 13°. Il campione di Tavullia assisterà alla prima Sprint dal vivo e fa un bilancio di questo inizio di campionato davvero sorprendente per i suoi colori. “Tornare come team owner è sicuramente più rilassante rispetto a fare il pilota. Sono fiero di tutto il team, di Luca e Marco, di tutto il lavoro che stanno facendo”.

La line-up VR46 promette bene

In Argentina è arrivata la prima vittoria e rappresenta una pietra miliare nella storia del team Mooney VR46. Adesso l’obiettivo è ripetersi e magari un giorno poter puntare al titolo MotoGP. “Quando abbiamo fatto il team con Uccio (Alessio Salucci, ndr.) ci siamo chiesti se saremmo stati in grado di vincere almeno una gara in MotoGP, perché non è così scontato. Non mi aspettavo che arrivasse così presto – ha ammesso Valentino Rossi a Sky Sport MotoGP -. Marini è sempre molto curioso, fa molte domande e cerca di capire dagli altri. Ad Austin ha cercato di carpire i segreti di Rins, ma non gli ha detto nulla (ride, ndr.). Sono due piloti molto forti, ma anche diversi, si studiano a vicenda. Bezzecchi è esplosivo, uno di cuore, deve cercare di sfinarsi un po’ per ambire al Mondiale“.

Gli altri allievi di Valentino Rossi

Il Dottore guarda anche alle prestazioni di Pecco Bagnaia, campione in carica, che un titolo MotoGP già l’ha portato a Tavullia. Le due cadute negli ultimi due weekend di gara hanno frenato la sua scalata, ma resta saldamente in seconda posizione di classifica, a -11 da Bezzecchi leader provvisorio. “Abbiamo parlato molto con Pecco quando è tornato, gli ho cecato di spiegare cosa secondo me aveva sbagliato. Ma è difficile da superare, da ammettere, dispiace quando fai un errore. Lo vedo bene, gli ho detto di andare un po’ più piano senza sbagliare, basta lo stesso“.

In maggiori difficoltà l’altro suo allievo, Franco Morbidelli, che si gioca il rinnovo di contratto con la Casa di Iwata. “Sta guidando bene, sono delle gare importanti per restare in Yamaha ufficiale. Decideranno nelle prossime 4 o 5 gare. Il problema è che la situazione della M1 è difficile, anche Quartararo sta facendo molta fatica, è più difficile dare il massimo quando devi lottare per essere ottavo. Ci deve provare, gli ho consigliato di cercare di essere veloce quanto Quartararo e poi speriamo che la Yamaha migliori“.

Jerez album di ricordi e ritorni

Qui a Jerez de la Frontera Valentino Rossi conta ben sette vittorie, nessuno ha vinto più di lui sulla pista andalusa. Tanti i ricordi che gli vengono in mente, due in particolare: “Ricordo la vittoria del 2016 perché è più vicina, davanti a Lorenzo e Marquez sul podio, è stato figo. La sfida con Gibernau è memorabile, ci giocavamo il campionato, c’erano stati dei momenti difficili perché mi aveva fatto squalificare sulla griglia in Qatar. Me l’ero legata al dito… Una bella sfida. Jerez è una delle mie piste preferite e sono contentissimo di essere venuto qui, c’è una bella atmosfera“.

Nel venerdì di prove libere si è distinto uno dei suoi vecchi rivali, Dani Pedrosa, piazzando il miglior crono nella FP1 e il terzo nella combinata. A qualcuno è venuto spontaneo chiedersi se anche Valentino possa essere altrettanto competitivo su un prototipo MotoGP, magari una Ducati Desmosedici… “Ieri ha fatto paura Pedrosa, sta andando molto forte. Cavolo, non guidando tanto durante l’anno non è facile. D’altronde è sempre stato uno dei più forti. Poi è abbastanza più giovane di me“.

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