12 Luglio 2022

MotoGP, quanti motori restano? LCR Honda sorvegliato speciale

In MotoGP si possono usare sette motori, nove l'Aprilia per le concessioni. Com'è la situazione a metà stagione? Qualcuno è a rischio...

alex marquez lcr motogp

da Marc Seriau/paddock-gp

La regola generale dice che i piloti MotoGP hanno 7 motori a disposizione per il 2022. Una situazione cambiata a livello quantitativo negli anni, passando da 7 a 6, fino a 5 motori per 18 GP in modo da contenere i costi. Risalendo poi da 5 a 7 motori autorizzati nel 2021 per l’aumento del numero dei Gran Premi. Quest’anno era previsto addirittura un 8° motore prima della cancellazione della Finlandia, da utilizzare solo dalla 19° gara, ma non è più necessario.

Sono interessate tutte le case costruttrici, ad eccezione di Aprilia, che in questo ambito beneficia ancora del regime delle concessioni fino a fine anno. Nel 2022 sono omologati 9 motori per ciascuna delle sue RS-GP, in un sistema che ne ha ammessi fino a 12, per esempio nel 2016!

L’evoluzione è avvenuta anche per quanto riguarda le penalità per superamento del numero di motori abilitati. Dal 2009, invece di una penalità di dieci punti per il pilota interessato, il pilota che utilizza un motore aggiuntivo “Prenderà il via della gara dalla pit lane 5 secondi dopo l’accensione del semaforo verde”. È molto meno grave…

20 Gran Premi, 7 o 9 motori, dove siamo?

Innanzitutto c’è da dire che la regola è ben fatta, o che le case si adattano bene ad essa. Non abbiamo mai visto nessuno perdere un titolo per mancanza di motori… Anche Yamaha, in difficoltà nel 2020 a causa della due produttori di valvole, è riuscita a “sgonfiare” i suoi motori per garantirne la necessaria longevità (2600 chilometri). Quest’anno il focus è sulla Honda, o più precisamente sul team LCR, in cui sia Takaaki Nakagami che Alex Márquez hanno fatto ritirare tre motori dopo 11 dei 20 round del Motomondiale. Tutti gli altri concorrenti ne hanno ritirato solo uno (9 piloti) o per niente (13 piloti).

Ancora da capire se si tratta di rottura o del fatto che abbiano raggiunto la fine del proprio chilometraggio… Niente obbliga una squadra a ritirare un motore prima della fine della stagione. Pertanto, LCR avrebbe potuto accontentarsi di conservarli nel retrobox fino alla fine dell’anno. Al contrario, la rimozione di un motore ne consente l’apertura, necessaria in caso di rottura per esaminarlo. C’è quindi il sospetto di qualche rottura in LCR.

Takaaki Nakagami

S’è visto ritirare i suoi primi due motori (n. 1 e n. 2) dopo il Gran Premio di Jerez, dopo che ciascuno aveva disputato 3 gare e tra le 11 e le 13 sessioni. Nulla di anomalo e nessun incidente particolare che avrebbe potuto causare la distruzione di un motore. Possiamo quindi ritenere che abbiamo deciso di aprire i motori per verificarne l’usura. Si ricorderà che il motore Honda 2022 è un “nuovo concetto” molto promettente, stando alle dichiarazioni di inizio stagione…

Introdotto in Francia, il 3° motore (#4) è stato rimosso prima del warm up di Assen. Non si tratta di quello della caduta a Barcellona, ​​ma di quello del brutto incidente in Q2 e poi in gara in Germania. Quest’ultimo però era stato usato nelle FP1, FP2 e FP3 ad Assen, quindi è difficile pensare che abbia subito danni. Con solo 2 gare ma 21 sessioni sulle spalle, abbiamo senza dubbio raggiunto i limiti di chilometraggio. Seguiremo quindi con interesse se suo fratello gemello (#3), con già 3 gare e 23 sessioni, seguirà lo stesso percorso…

Alex Márquez

Il discorso è iniziato ancora prima. Il suo primo motore (n. 1) è stato ritirato ad Austin, dopo solo 1 gara e 17 sessioni. Lì, possiamo pensare che ci sia stato un problema, soprattutto perché non corrisponde all’apertura di un nuovo motore. Il pilota spagnolo aveva quindi solo una moto per fare il warm-up e la gara: nessun margine di errore!

In seguito si procede con lo stesso ritmo del compagno di squadra, con un ritiro (#3) dopo Jerez e un ritiro in Olanda (#2), anche se il ritiro del #3, dopo appena 1 gara e 9 sessioni, è piuttosto interessante.

Nel complesso si può solo dire che o il team LCR è molto sfortunato, o fungono da vero banco di prova per Honda. Le due RC213V ufficiali sembrano non avere particolari problemi, anche se è possibile un mix delle due. Così come il fatto che si tratti di conseguenze a medio termine delle cadute di Nakagami (6) e Márquez (12).

Abbastanza motori per finire la stagione? 

Mancano 9 GP per finire la stagione. Takaaki Nakagami ha 3 nuovi motori e un motore con 3 gare al suo attivo. Un po’ borderline al ritmo attuale, ma nel senso buono del limite.
La situazione è differente per Alex Márquez, a cui restano solo 2 motori nuovi, 1 (#4) inaugurato a Jerez che conta 3 gare e 26 sessioni, quindi ben rodato secondo gli standard LCR, e 1 (#5) introdotto in Italia con 2 gare e 13 sessioni a referto. Se c’è un pilota in pericolo in questo campo è quindi Alex Márquez.

Chi invece si sta comportando bene?

Non c’è solo uno, parliamo invece di alcuni bravi allievi, a cominciare dai piloti Aprilia. Per il momento infatti non hanno utilizzato più motori degli avversari, nonostante ne abbiano altri 2 da allestire: 5 motori in uso ed solo 1 ritirato per Aleix Espargaró e Maverick Viñales. Attenzione alle possibilità che offre nella seconda parte della stagione, con potenzialmente 4 nuovi e più potenti motori! Per la cronaca, il più “parsimonioso” si chiama Raúl Fernández, con solo 3 motori introdotti e 0 ritirati.

L’utilizzo dei motori MotoGP 2022 dopo Assen

  • Aleix Espargaró – Aprilia – motori utilizzati 5/9 (concessioni) – 1 ritirato
  • Maverick Viñales – Aprilia – motori utilizzati 5/9 (concessioni) – 1 ritirato
  • Raúl Fernández – KTM – motori utilizzati 3/7 – 0 ritirati
  • Joan Mir – Suzuki – motori utilizzati 4/7 – 0 ritirati
  • Alex Rins – Suzuki – motori utilizzati 4/7 – 0 ritirati
  • Pol Espargaró – Honda – motori utilizzati 4/7 – 1 ritirato
  • Marc Márquez/Stefan Bradl – Honda motori utilizzati 4/7 – 1 ritirato
  • Brad Binder – KTM – motori utilizzati 4/7 – 1 ritirato
  • Remy Gardner – KTM – motori utilizzati 4/7 – 1 ritirato
  • Miguel Oliveira – KTM – motori utilizzati 4/7 – 1 ritirato
  • Johann Zarco – Ducati – motori utilizzati 5/7 – 0 ritirati
  • Luca Marini – Ducati – motori utilizzati 5/7 – 0 ritirati
  • Jack Miller – Ducati – motori utilizzati 5/7 – 0 ritirati
  • Francesco Bagnaia – Ducati – motori utilizzati 5/7 – 0 ritirati
  • Marco Bezzecchi – Ducati – motori utilizzati 5/7 – 0 ritirati
  • Jorge Martín – Ducati – motori utilizzati 5/7 – 0 ritirati
  • Andrea Dovizioso – Yamaha – motori utilizzati 5/7 – 0 ritirati
  • Fabio Quartararo – Yamaha – motori utilizzati 5/7 – 0 ritirati
  • Franco Morbidelli – Yamaha – motori utilizzati 5/7 – 0 ritirati
  • Darryn Binder – Yamaha – motori utilizzati 5/7 – 0 ritirati
  • Fabio Di Giannantonio – Ducati – motori utilizzati 5/7 – 1 ritirato
  • Enea Bastianini – Ducati – motori utilizzati 5/7 – 1 ritirato
  • Takaaki Nakagami – Honda – motori utilizzati 5/7 – 3 ritirati
  • Alex Márquez – Honda – motori utilizzati 5/7 – 3 ritirati

Foto: motogp.com

L’articolo originale su Paddock-GP

Lascia un commento