13 Luglio 2020

MotoGP, Pol Espargarò: “Sono diverso da Jorge Lorenzo”

Pol Espargarò fiducioso sulla futura esperienza in MotoGP con Honda. Il calvario di Jorge Lorenzo non gli fa paura: "Siamo come il giorno e la notte".

MotoGP, Pol Espargaro

Pol Espargarò sa di giocarsi un jolly nella sua carriera in MotoGP. Dopo la vittoria iridata in Moto2 nel 2013 ha trascorso tre stagioni in Yamaha, tre in KTM (quattro con il 2020) ed ora il grande salto in un team ufficiale. Sono in tanti a chiedersi il perché di una simile scelta da parte di HRC, ma erano gli stessi interrogativi che ponevano a Petronas SRT quando hanno optato per Fabio Quartararo. Alberto Puig pensa di vedere lungo sul connazionale, certo che il suo stile di guida sia adatto alla RC213V.

L’occasione della vita per Pol

Dall’altro lato del box Pol Espargarò avrà il compagno più scomodo del paddock MotoGP, Marc Marquez. E Jorge Lorenzo ne sa qualcosa. Quando ha chiesto modifiche tecniche più radicali gli è stato risposto di no. Pilota che vince detta lo sviluppo del prototipo, una legge sacrosanta e inconfutabile. Honda concederà qualcosa sui piccoli dettagli, ma la scelta del motore (e non solo) è nelle mani del Cabroncito. “Impossibile dire di no“, sottolinea il minore dei fratelli Espargarò. Per puntare al sogno mondiale non c’è team migliore per poterlo fare. I primi contatti risalgono all’anno scorso. “Era un’idea che mi è sempre saltata in testa“, ha detto al quotidiano ‘AS’. “Non è stata una decisione facile presa da un giorno all’altro, né dalla Honda né da parte mia, perché pensavo ai pro e ai contro“.

Una convivenza difficile

Non sarà facile la convivenza con Marc Marquez, il suo primo rivale, la grande muraglia da abbattere per raggiungere il titolo MotoGP. Impresa praticamente non riuscita neppure a campioni del calibro di Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso, Maverick Vinales, Valentino Rossi. L’unico ad aver interrotto la sua galoppata trionfale è Jorge Lorenzo in Yamaha, prima di prendere paga in Honda. “Il mio ruolo in Honda è quello di battere Marc“, afferma Pol Espargaró. “La Honda non firma un secondo pilota ma un pilota che lotta per il titolo. Alberto (Puig) vuole un pilota intenso, un combattente e che resista a chiunque. E chiunque intende anche Marc“.

La differenza con Jorge

Del resto il pilota KTM ha bene impresso il calvario subito da Jorge Lorenzo. Un precedente che intimorisce chiunque debba firmare con Repsol Honda. D’altronde il pluricampione di Cervera avrà il dente avvelenato per la sostituzione di suo fratello Alex. Per fare bene con la Honda guai a partire con una mentalità da sconfitti. “Jorge è un grande pilota, dimostra che non è una moto facile, che devi combattere. Ma ho avuto l’opportunità di incontrare Jorge su Yamaha e a livello di stili di guida eravamo come il giorno e la notte. Sono molto differente da lui“.

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