2 Novembre 2023

MotoGP, Pol Espargarò critica KTM: “Un errore di gestione”

Pol Espargarò deluso dal comportamento contrattuale della KTM. Nella stagione MotoGP 2024 sarà collaudatore, ma il futuro resta incerto.

MotoGP, Pol Espargaro

I piani di Pol Espargaró sono stati improvvisamente interrotti. Dopo la difficile parentesi con la Honda ha ritrovato posto nel box KTM, con cui aveva raccolto buoni risultati nel 2020. Sembrava un fiabesco riavvicinamento che avrebbe portato il pilota di Granollers al meritato riscatto, invece la stagione MotoGP 2023 è iniziata nel peggiore dei modi. Nell’incidente di Portimao ha rischiato la vita e al rientro in pista ha capito che non c’era più una sella libera per l’anno dopo.

Il brutto incidente di Portimao

La Casa di Mattighofen ha preferito scommettere sul giovane talento Pedro Acosta, già campione Moto3 nel 2021 e presto anche in Moto2 (salvo colpi di scena…). Una gestione “improvvisata e carente” da parte di KTM ha costretto il minore degli Espargarò a lasciargli il suo posto in GasGas Tech3 per il 2024. Purtroppo gli ultimi tre anni sono stati difficilissimi per Pol, la fortuna non è stata dalla sua parte. Nel 2020 firma un biennale con la Honda sperando in un trampolino di lancio verso il titolo mondiale, invece ben presto scopre che la RC-V sarà quasi la sua condanna.

Nella vita di un pilota MotoGP una caduta può condizionare il resto della carriera e della vita, un po’ come sta accadendo a Marc Marquez dopo Jerez 2020. “Sono andato in Honda quando ero molto forte in KTM. Ho fatto una stagione incredibile e mi sentivo indistruttibile. Ma poi ho avuto tante cadute e infortuni. Sono tornato in KTM pensando che sarebbe stato il mio riscatto, invece a Portimao è arrivato l’infortunio – racconta a Dazn -. Sono stati tre anni molto duri. Generano insicurezze e dubbi. Cerchi di cambiare cose che prima funzionavano e ora non funzionano più. Ti stanchi il doppio perché guidi molto più teso“.

Pol Espargarò collaudatore “coatto”

Dal 2024 sarà un collaudatore KTM, ma potrebbe essere una carica annuale, un modo per rispettare il contratto almeno in parte. Pol Espargaró non vorrebbe “criticare la fabbrica per cui lavoro, quella che mi paga e si prende cura di me“, ma in fondo cova tanta rabbia. “Da parte di KTM c’è stato un errore di gestione, hanno molte carenze contrattuali o di gestione dei piloti“, sottolinea in riferimento al suo ritiro forzato per aprire la strada a Pedro Acosta. “Non puoi avere un pilota con l’opzione di passare in MotoGP e far firmare altri piloti con 1+1 e rinnovarlo sapendo che ti ritroverai in questa situazione“. Non vuole entrare nel merito della valutazione se sia “giusto o ingiusto che io vada via, o che Augusto e Pedro dovessero in Moto2. In ogni caso, la gestione è stata pessima“.

Guardando al futuro, visto che il suo contratto scade nel 2024, Espargaró valuterà se continuare con il ruolo di collaudatore o pensare ad altre categorie nei panni di pilota. “Se mi impegno con questa fabbrica, avranno delle opzioni nel 2025. Io ho altre opzioni, non più in MotoGP, per gareggiare in altri posti. Oppure decido di restare, per aiutare questa moto che ho visto nascere a vincere un titolo mondiale“.

Foto: Instagram @polespargaro

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