2 Agosto 2021

MotoGP, Marc Marquez: un pensiero speciale per Jorge Lorenzo

Marc Marquez pronto per la seconda parte di stagione MotoGP 2021. Il pilota HRC ricorda alcune tappe della sua gloriosa carriera.

MotoGP, Marc Marquez

Inizia il conto alla rovescia per la seconda parte di stagione MotoGP che riprende con il doppio round austriaco. Nella pausa estiva Marc Marquez è ritornato ad allenarsi costantemente su pista e con la moto da cross, l’obiettivo è riaffacciarsi sul podio in ogni week-end. Dopo l’incidente di Jerez 2020 e tre interventi all’omero, dopo la ripartenza da Portimao e la vittoria al Sachsenring, il Cabroncito vuole tornare a recitare un ruolo da protagonista. Pur consapevole che la corsa al Mondiale è fortemente compromessa, Honda ha l’urgenza di interrompere questo periodo buio e sistemare la moto per il 2022.

In questi giorni di riposo, Marc Marquez ha risposto ad alcune delle domande dei fan in un video di Box Repsol. Ha ripercorso le principali tappe della sua carriera, diventando campione del mondo per la prima volta nel 2020, a soli 17 anni. Una carriera fortemente incitata anche dai suoi genitori, seguito a ruota dal fratello minore Alex. “Forse mio padre era più appassionato di moto, ma anche mia madre è sempre stata molto motociclista. Alla fine, se un bambino vuole una moto, ma i genitori non gliela danno, la moto non c’è“.

Una scelta coraggiosa che ha premiato finora con otto titoli mondiali, sei nella classe MotoGP. Traguardi prestigiosi conquistati studiando anche i suoi rivali e il loro stile di guida. Sono Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa ad aver influito maggiormente sulla crescita di Marc Marquez. “Quando sono arrivato in MotoGP nel 2013 e nel 2014 erano i due che andavano più veloci ed erano rivali duri dove c’erano gare in cui dicevi: ‘Come fanno?’ Poi anche in 125 ho imparato molto da Nico Terol e in Moto 2 ho fatto grandi duelli con Pol Espargarò. Ma i due che mi hanno segnato di più sono stati Pedrosa e Lorenzo“.

I grandi rivali, le grandi sfide

Indimenticabile la lotta con Jorge Lorenzo nel 2013 a Jerez, fino all’ultima curva. “Una situazione che se la si vede ora con le regole vigenti potrebbe essere penalizzata. Anche in Thailandia 2019 con Fabio Quartararo dove mi sono giocato il titolo è stata una bella lotta. Con Pol Espargarò nel 2010 a Silverstone mi è piaciuto anche quello e Misano 2012 di nuovo con Pol“. Pochi i duelli in cui Marc Marquez ne è uscito sconfitto, merito del suo talento innato che lo spinge sempre oltre il limite. “Sono sempre stato uno di quelli a cui più piace rischiare. Per fortuna durante la mia carriera sportiva, a volte mi è andata bene, altre volte è andata male. In queste bisogna imparare, ma per ora il fattore rischio-rendimento mi giova quindi continuo con lo stesso stile”.

Il fuoriclasse spagnolo di MotoGP conosce bene i suoi punti di forza e quelli deboli. “Il punto di forza che ho sulla moto è adattarmi ad ogni situazione , se ci sono imprevisti, se la pista è metà bagnata, metà asciutta, se piove all’improvviso… lì mi adatto abbastanza velocemente. Ci sono punti deboli su cui stiamo lavorando, ma non li dirò perché i rivali non li conoscono”.

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