3 Settembre 2023

MotoGP, Marc Marquez sfiduciato: “Concessioni? Servono due anni”

Marc Marquez fuori dalla zona punti nella MotoGP Sprint in Catalunya. La nuova aerodinamica Honda non risolve i problemi della RC213V.

MotoGP, Marc Marquez

La gara sprint del Montmelò ribadisce che la Honda è in grande difficoltà in questa stagione MotoGP. Marc Marquez, miglior pilota del marchio al traguardo, chiude 11° con un gap di 11,8 secondi dal vincitore. Non è il risultato che si aspettava ma, partito dalla dodicesima piazza, ha fatto una grande partenza ritrovandosi settimo nella prima parte di gara. Peccato che nella seconda parte si è visto risucchiare fuori dalla zona punti.

Il nuovo aero-pack della Honda

I suoi colleghi della Honda Iker Lecuona, Taka Nakagami e Joan Mir hanno concluso la gara negli ultimi tre posti: 19°, 20° e 21°. Marc Marquez ha utilizzato per la seconda volta dopo l’Austria il nuovo pacchetto aerodinamico, ma non sembra aver risolto in alcun modo i problemi legati alla mancanza di trazione. “Con queste grandi ali devi frenare la moto sui rettilinei“, ha spiegato Marc. “Con le ali piccole devi frenare nelle curve con posizione inclinata. Questo è anche il motivo per cui sono caduto nelle FP1 alla curva cinque“.

Tutte le soluzioni escogitate dagli ingegneri HRC non sortiscono effetto, le speranze sono riposte tutte sul test di Misano, per ritrovare un bagliore di luce in fondo al tunnel. “Le ali più grandi generano più carico aerodinamico. Se lo usi per frenare la moto in posizione inclinata, carichi troppo la gomma anteriore. Il problema è che non te ne accorgi. Oggi con le ali grandi ho sentito il vento molto più forte anche a centro curva e spesso nelle ultime due curve il vento a raffiche mi ha spinto molto forte perché non soffiava in modo costante“.

I problemi non finiscono mai

Difficile fare meglio con questo pacchetto Honda, Marc Marquez si è dovuto spingere nuovamente oltre il limite per provare a tenere testa ai rivali. “So capire benissimo quando vado oltre il limite oppure no, e sono andato ben oltre il limite che sentivo in ogni momento, soprattutto nel T4. Non è facile da fare, ma è facile sapere se stai andando oltre o meno. Quella sensazione è inspiegabile, perché è diversa“.

Negli ultimi anni MotoGP è passato dal calvario fisico a quello tecnico, entrambe le situazioni sono frustranti. “Il calvario fisico era più preoccupante. C’era più incertezza ed era preoccupante perché alla fine il corpo è uno solo, mentre ci sono tante marche di moto diverse, e si può sempre migliorare… Adesso è meno preoccupante per me, perché puoi sempre cambiare moto e possono arrivare cose nuove, ma è più difficile da capire“.

Le concessioni ai giapponesi

Da tempo si parla di dare concessioni a Honda e Yamaha, per consentire di rimettersi in linea con i competitor europei e offrire uno spettacolo migliore. Per Marc Marquez potrebbe essere un aiuto, ma non la soluzione definitiva dei problemi. “Con le agevolazioni arrivi agli altri marchi magari in due anni, se lo fai bene, perché poi devi saperle usare. Non basta fare concessioni. Devi essere lesto, sapere come reagire, seguire una strada… Non è una mia decisione e semplicemente mi dedicherò a lavorare al meglio delle mie possibilità per il mio marchio, che in questo caso è Honda“.

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