27 Aprile 2023

MotoGP, Marc Marquez: primi segnali di una carriera al tramonto

Marc Marquez salterà anche Jerez, tante le incognite per il suo futuro in MotoGP e c'è chi ricorda l'esperienza di Freddie Spencer.

MotoGP, Marc Marquez

La maledizione di Marc Marquez continua e anche questa stagione MotoGP inizia tutta in salita e all’insegna degli infortuni. Dopo le quattro operazioni all’omero destro, i due casi di diplopia, adesso la rottura del primo metacarpo della mano destra che gli sta costando più di quanto preventivato. Ovviamente non ci sono i presupposti per azzardare e la lezione di Jerez è rimasta ben scolpita nella mente del campione. Ma quanto costa alla Honda…

Marc Marquez… fine dell’incantesimo

Fino al 2019 era considerato un gatto dalle sette vite, in grado di cadere senza farsi male. Era diventato una star delle due ruote per il coraggio di spingersi al limite e oltre, un funambolo senza paura che studiava il layout della pista incurante delle scivolate. Una strategia di gara pazzesca che gli ha consentito di vincere sei titoli MotoGP in sette anni. Dall’esordio nel 2013 a quel drammatico incidente di Jerez del 19 luglio 2020 ha collezionato 121 cadute, 163 fino ad oggi.

Il suo sogno mai troppo nascosto era pareggiare i nove titoli mondiali di Valentino Rossi, l’unico vero rivale che nell’epoca moderna riesce a stargli ancora davanti negli annali del motociclismo. Nell’ultimo decennio Marc Marquez non ha avuto rivali, almeno fino alla rottura del braccio. Il campionato MotoGP 2023 doveva essere l’anno del riscatto, del ritorno epico del mito, invece anche stavolta dovrà probabilmente dire addio alle speranze iridate. Nulla è impossibile al fuoriclasse di Cervera, ma bisognerà capire anche che tipo di feeling riuscirà a instaurare con la sua Honda RC-V, che ha lasciato dopo la prima gara di Portimao.

Rientro a Le Mans con 7 punti in classifica

La vittoria di Alex Rins ad Austin non significa la fine dei problemi tecnici, ma in questo momento il vero punto interrogativo resta Marc Marquez. Il rientro in Texas sembrava scontato, a Jerez certo, invece il dott. Roger de Oña e lo staff del Ruber Internacional Hospital di Madrid hanno sconsigliato di rischiare. “Ieri abbiamo fatto un’altra TAC“, si legge nel comunicato diramato mercoledì 26 aprile. “Ed è stato confermato che, nonostante l’infortunio stia procedendo favorevolmente, l’osso non è ancora guarito e gareggiare è rischioso“.

Prossima speranza a Le Mans fra due settimane, probabile la sua presenza nel paddock a Jerez, anche per scopi commerciali. In attea di tempi migliori in pista, insieme al suo manager Jaime Martinez si cerca almeno di tenere alto il baricentro d’immagine e finanziario. La cancellazione del round in Kazakistan non gioca certo a suo favore, nel conto dei conti sono 37 punti potenziali in meno e la sua classifica resta ferma a quota 7. Il tempo sta scadendo e presto anche la pazienza dei vertici Honda che devono rinviare al 2024 la rincorsa al titolo mondiale. A quel punto potrebbe già essere tardi per valutare il da farsi nel futuro e i giochi di mercato già fatti.

Il futuro in MotoGP è un’incognita

HRC attende di conoscere ulteriori sviluppi da Alex Rins e puntare su di lui per il futuro. Con un ingaggio non certo mastodontico come quello di Marc Marquez, intorno ai 15 milioni di euro l’anno, per un totale di 60 milioni al termine del contratto quadriennale. Una manovra non certo saggia quella di Alberto Puig che ha dovuto fare i conti anche con la sfortuna, sebbene in uno sport come la MotoGP l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e nessun pilota è eternamente vincente.

Come ricorderanno gli esperti di motociclismo di una certa età, nella seconda metà degli anni ’80 a Freddie Spencer fecero firmare un contratto a punti per via delle troppe assenze. Dopo il doppio titolo del 1985 divenne un assenteista cronico, anche per via della sindrome compartimentale del polso di cui all’epoca si ignorava l’ esistenza. Fino al passaggio ad un altro costruttore che lo portò verso la fine della sua carriera. Un copione che anche Marc Marquez rischia di recitare. Anzi, di questo passo sarà difficile trovare un marchio vincente con cui tentare il riscatto dopo la lunga parentesi Honda.

Foto: Facebook Marc Marquez

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