28 Gennaio 2024

MotoGP, malumori in Ducati. Davide Barana: “Non mi sembra sportivo”

Davide Barana, direttore tecnico Ducati Corse, si lamenta delle nuove concessioni in vigore da questa stagione MotoGP.

MotoGP, Ducati Desmosedici di Pecco Bagnaia

Ducati partirà ancora con i favori del pronostico nella prossima stagione MotoGP, ma la strada potrebbe farsi in salita. Il nuovo sistema di concessioni renderà più difficile l’evoluzione della Desmosedici GP e a Borgo Panigale non si nascondono i malumori. Hanno accettato le richieste della Dorna per non mettersi contro il paddock intero. Ma oltre a concedere qualcosa ai costruttori più indietro dovranno fare a meno di alcune condizioni utili.

Le nuove concessioni “anti-Ducati

Nel 2024 Ducati avrà a disposizione solo 170 pneumatici per i test privati, nessuna wildcard, un massimo di otto motori e il congelamento dello sviluppo, oltre a un solo aggiornamento aerodinamico all’anno. Il reparto tecnico ha dovuto rivedere i piani di lavoro durante l’inverno e per la preseason. “Qualcosa è cambiato perché hanno ridotto le gomme per i test. È vero che non è un numero che ti limita tanto, ma devi stare più attento a non sprecare le gomme“, spiega il direttore tecnico Davide Barana a ‘Marca’. “A volte, nei test fai tanti confronti con le gomme nuove e dopo pochi giri la gomma è già andata. Perciò è meglio avere più gomme“.

I rivali ribattono che Ducati è l’unica casa ad avere otto moto sulla griglia della MotoGP. Sicuramente gli ingegneri della Rossa hanno a disposizione un maggior numero di dati in vista del weekend di gara, ma i test hanno un ruolo vitale per l’evoluzione. In questi anni Michele Pirro non ha svolto solo delle wildcard per passione, ma portava in pista importanti aggiornamenti, ad esempio il telaio. Il nuovo sistema delle concessioni non va giù ai campioni in carica. “Eravamo disponibili a firmare la prima proposta che ci ha fatto Dorna, che, fondamentalmente, dava solo aiuti a Honda e Yamaha… Altri produttori invece hanno approfittato dell’occasione per avvantaggiarsi e questa cosa è piaciuta molto meno“.

Il braccio destro di Gigi Dall’Igna spiega il vero motivo per cui hanno accettato l’ultima soluzione. “Abbiamo cercato di resistere, ma per fare bella figura davanti a tutti ci siamo dovuti accontentare. È chiaro che sia in MotoGP che in Superbike… sembra che quando Ducati vince il regolamento sia sbagliato e quando vince qualcun altro, il regolamento è giusto. È una cosa difficile, ma ti dà molto fastidio… Forse un giorno saremo noi ad avere difficoltà, ma punire chi lavora bene non mi sembra molto sportivo“.

Jonathan Rea, la biografia ufficiale disponibile su Amazon

Lascia un commento