21 Giugno 2023

MotoGP, lutto in casa Honda: è morto il papà di Alberto Puig

Al momento difficile di Repsol Honda in MotoGP si aggiunge anche una triste notizia. E' morto il papà del team manager Alberto Puig.

MotoGP, Alberto Puig

Il team Repsol Honda sta vivendo uno dei momenti più difficili nella storia della MotoGP. Una crisi che ha radici lontane, in Giappone, e coinvolge tecnici e manager. Alex Rins e Joan Mir ritorneranno in pista solo dopo la pausa estiva a causa dei rispettivi infortuni. Alla vigilia di Assen arriva la buona novella che Marc Marquez ci sarà, anche se alle prese con qualche problema al piede, ad affiancarlo ai box Iker Lecuona. In attesa di una svolta dal punto di vista tecnico HRC deve essere brava a tenere la calma nell’ambiente.

Morto il papà di Alberto Puig

Nelle ultime ore arriva un’altra brutta notizia in casa HRC. Il team manager Alberto Puig (56 anni) deve far fronte alla morte di suo padre. Il catalano ha dovuto saltare il GP di Germania per assistere il genitore che lottava tra la vita e la morte. L’anziano Puig è morto ieri all’età di 82 anni. Ha sempre incoraggiato la carriera sportiva di suo figlio pur essendo un ricco imprenditore. Ha fondato e gestito la società GLASTRON e ha fatto fortuna producendo e vendendo yacht e barche con il marchio «La Raya». L’anziano sarebbe stato felice se Alberto avesse rilevato la fiorente azienda.

Da pilota a manager

Ma il giovane Alberto era interessato soprattutto alle corse motociclistiche e ottenne i suoi primi successi internazionali nel Campionato Europeo 250cc. Nel 1994 ha chiuso la sua migliore stagione in carriera con un 5° posto nella classe 500 con il team Sito Pons su una Honda NSR500. E nel 1995 Puig è diventato il primo spagnolo a vincere un GP di casa nella classe regina, sul tracciato di Jerez. Nello stesso anno, Puig si rese autore di un terribile incidente a Le Mans, andandosi a schiantare contro le barriere aeree a 272 km/h. L’impatto ha danneggiato la parte inferiore della gamba così gravemente che ha quasi dovuto essere amputata.

Ritornato in pista grazie al miracolo compiuto dai medici, la sua condizione non era però ottimale e ha deciso di ritirarsi alla fine del campionato 1996. In realtà non ha mai abbandonato il mondo delle due ruote e ha rivestito ruoli manageriali per il marchio Honda, scoprendo talenti (tra cui Dani Pedrosa) nelle serie minori. Nel 2017 riveste il ruolo di team manager di Repsol Honda in MotoGP, ereditando il ruolo lasciato vacante da Livio Suppo. Dal 2018 è anche responsabile del team ufficiale Honda Superbike e del test team Honda MotoGP con Stefan Bradl.

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Foto: MotoGP.com

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