5 Febbraio 2024

MotoGP, Luca Marini: “La Honda 2024 è una vera rivoluzione”

Luca Marini parla dopo lo Shakedown di MotoGP in Malesia. Il nuovo progetto Honda è alle prime fasi, ma s'intravedono spiragli positivi.

MotoGP, Luca Marini

Repsol Honda e Luca Marini non hanno perso tempo e nello Shakedown MotoGP a Sepang sono scesi subito in pista. C’è molto terreno da recuperare, Ducati e KTM sono decisamente avanti nell’evoluzione della moto, ma regna grande fiducia intorno al marchio dell’Ala dorata. L’era post Marc Marquez è iniziata, si lavora su tutte le aree tecniche della RC-V, in particolare sull’aerodinamica con soluzioni che sembrano molto innovative.

Honda rincorre Ducati e KTM

Il nuovo regolamento delle concessioni permetterà alla Casa giapponese di poter lavorare a ritmi più sostenuti sullo sviluppo del prototipo 2024. L’obiettivo è ritornare alla pari con i costruttori europei in tempi quanto più ristretti. Nella prima uscita in Malesia i tempi sul giro non sono particolarmente incoraggianti, manca trazione in uscita di curva e in accelerazione. Eppure rispetto all’ultimo test dello scorso novembre a Valencia alcune delle richieste di Luca Marini sono state soddisfatte. E detta la linea da seguire, forte dell’esperienza con la Desmosedici GP. “Dobbiamo essere intelligenti per progredire quanto più velocemente. Abbiamo delle concessioni, ma non è molto facile farlo rapidamente. Ducati e KTM lavorano da anni sul loro setup, noi abbiamo cominciato solo adesso“.

Marini e l’esperienza in Ducati

L’assalto al podio non sarà facile in questa stagione MotoGP, ma bisogna essere pronti a sfruttare ogni spiraglio utile per fare qualche buon risultato. Si lavora soprattutto sul pacchetto aerodinamico della RC213V, dove tutti i costruttori presentano costantemente idee innovative per trovare maggiore aderenza con l’asfalto. “La differenza con la Ducati è piuttosto grande – ammette il fratello di Valentino Rossi -. Dobbiamo concentrarci sulla risoluzione di un problema alla volta“. Inoltre dovrà comprendere meglio il carattere della nuova moto e la tre giorni di test ufficiali servirà a fare anche un primo confronto con i rivali.

Serve calma e dedizione in questo nuovo progetto, facendo i conti anche con la barriera linguistica all’interno del box. “La mia esperienza con la Ducati è sufficiente per sviluppare ulteriormente la moto insieme alla Honda. Cerco di descrivere le mie impressioni nel modo più chiaro e preciso possibile. Quando si interagisce con i giapponesi c’è qualche difficoltà, ma se parliamo con calma e lentamente ci capiamo bene“.

L’evoluzione della Honda RC213V

A 26 anni Luca Marini non è più uno dei piloti più giovani in campo, ma è fiducioso nel riportare il brand nipponico ai vertici della MotoGP. “La Honda di quest’anno è una vera rivoluzione rispetto allo scorso anno. Ma in questo momento siamo ancora all’inizio“. Insieme a Joan Mir, Johann Zarco, Takaaki Nakagami, con il supporto del collaudatore Stefan Bradl, si lavora all’unisono e finora si rema nella stessa direzione. “Non si fanno mai due giri consecutivi sulla stessa moto, qualcosa cambia sempre. Testiamo una varietà di parti per capire la direzione in cui vogliamo sviluppare la moto“.

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Foto: Box Repsol

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