22 Febbraio 2024

MotoGP, Luca Marini-Honda in salita: “Il divario è davvero enorme”

Alla vigilia del campionato MotoGP '24 Honda è ancora indietro in termini di sviluppo della moto. L'analisi di Alberto Puig e Luca Marini.

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In casa Honda sapevano che la stagione 2024 sarebbe stata difficile dal punto di vista dei risultati. Lo sapeva anche Marc Marquez, da qui la scelta di approdare in un team satellite della Ducati per non perdere un altro anno senza poter fissare degli obiettivi prestigiosi. Il test MotoGP in Qatar, su una pista tradizionalmente ostica per la RC213V, i malesseri tecnici sono affiorati tutti a galla.

Il bilancio preseason di Puig

Nel box Repsol Honda ci si è messa anche la sfortuna, con Joan Mir e Luca Marini che hanno accusato malori allo stomaco, impedendogli di lavorare come avrebbe voluto. Nonostante la partecipazione allo Shakedown di Sepang qualche settimana fa con i piloti ufficiali, e disponendo di un numero illimitato di test grazie al nuovo sistema di concessioni, HRC non trova ancora la chiave per fare quel passo avanti di cui necessita. “Purtroppo entrambi i nostri piloti erano malati – sottolinea Alberto Puig ai microfoni di MotoGP.com -. Lunedì Luca ha avuto un virus allo stomaco, martedì Joan, quindi non hanno trascorso molto tempo in pista“.

La presenza dei due piloti ufficiali non avrebbe cambiato di molto la situazione. La RC213V necessita ancora di molto tempo prima di potersela giocare contro i marchi europei. Il team manager catalano non nasconde la verità. “Il pacchetto non è ancora pronto, perché stiamo ancora cercando il miglior compromesso o assetto per il Gran Premio. E questo è lo stato attuale della situazione. Sappiamo dove abbiamo migliorato e sappiamo dove dobbiamo migliorare“. Gli ingegneri Honda stanno lavorando su tutte le aree della moto e non solo sull’aerodinamica, che finora sembra apparentemente il cambiamento più radicale. “Oggigiorno non puoi cambiare solo un aspetto con questi prototipi, stiamo cercando di migliorare in tutti i settori“.

L’analisi di Luca Marini

Quando Luca Marini ha firmato con il brand giapponese era consapevole che la strada verso il vertice sarebbe stata tortuosa. La stagione MotoGP ’24 potrà regalare poche soddisfazioni in termini di risultati, ma essere in un team factory è il primo passo per il pilota di Tavullia verso una carriera di altissimo livello. L’ascesa si prospetta lunga e tortuosa: nel test in Qatar ha concluso ventesimo a 1,7″ dal miglior crono dell’amico Pecco Bagnaia. Il time attack finale ha evidenziato la continua mancanza di grip al posteriore della Honda. “Sembra che siamo ancora lontani, ma il feeling con la moto è migliorato. Sicuramente il divario è davvero enorme, soprattutto quando vogliamo montare la gomma nuova morbida, non possiamo usarle bene. In questo momento partiamo veramente da dietro, bisogna avere pazienza. Arriveremo“.

Il fratello di Valentino Rossi viene descritto come un pilota meticoloso quando si tratta di dare dei feedback ai tecnici. Non a caso HRC l’ha scelto, l’obiettivo stagionale è non tanto la vittoria, quanto accelerare sull’evoluzione della RC213V. Ora il tallone d’Achille sembra focalizzato: la percorrenza di curva in entrata e in uscita. “Adesso dobbiamo guardare solo a questa parte della moto, perché è lì che perdiamo di più“, ha concluso Marini. “Sicuramente mancano altre cose sulla moto. Ma per ora è il grip che non ci permette di essere veloci, soprattutto con la gomma posteriore morbida, ma anche nel passo gara con gomme usate“.

Mai una parola di pentimento per avere lasciato la competitiva Ducati Desmosedici, ancora una volta al comando con il campione in carica della classe MotoGP. Luca Marini ci scherza su… “Penso che Pecco stia spingendo per avere più potere [contrattuale] per il [nuovo] contratto con Ducati! Sta dimostrando la sua forza e sta facendo un ottimo lavoro“.

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