21 Febbraio 2024

MotoGP, Joan Mir: “Problemi con la moto e ho vomitato”

Joan Mir racconta il suo calvario nella seconda giornata di test MotoGP in Qatar. Il ritardo tecnico della Honda RC-V resta consistente.

MotoGP, Joan Mir

Il test MotoGP in Qatar mette in rilievo le problematiche ancora presenti in casa Honda. Nonostante il duro lavoro degli ingegneri HRC, la RC213V resta una moto ancora distante dalla vetta e le nuove concessioni saranno da sfruttare al massimo per riportarsi ai festi di un recente passato. Il campione del mondo 2020 Joan Mir ha dovuto affrontare anche dei problemi fisici personali che gli hanno causato non pochi grattacapi.

Il malessere fisico di Mir

I quattro alfieri della Honda si sono dovuti accontentare delle posizioni che vanno dalla 17esima alla 20esima, rispettivamente con Johann Zarco, Taka Nakagami, Joan Mir e Luca Marini. Il maiorchino, al suo secondo anno con Repsol Honda, ha avuto problemi particolarmente gravi di salute. “Ero molto stanco quando mi sono svegliato, non mi sentivo bene. Questo succedeva alle tre del mattino” ha spiegato, come riportano i colleghi di Motosan.

Il calvario è continuato nelle ore successive, nonostante tutto non si è tirato indietro davanti alla giornata di test MotoGP a Losail, compiendo il primo giro nel tardo pomeriggio. “Abbiamo avuto un problema con la moto e ho vomitato. Mi sono riposato un po’, ho riprovato ma non mi sentivo bene e penso che sarò così per qualche giorno. Nell’ultima uscita sono caduto, sinceramente è stata una giornata da dimenticare. Non abbiamo potuto provare molte cose a causa delle mie condizioni e abbiamo perso un po’ questa giornata, è stato un peccato“.

I problemi della Honda

Nel primo giorno di test Joan Mir aveva centrato la 13esima posizione, miglior piazzamento del marchio giapponese, con un gap di 783 millesimi dal miglior giro. Un tempo compiuto con la gomma media, alla vigilia del time attack con la soft. Ma le condizioni di salute hanno complicato tutto. A due settimane dall’inizio del campionato resta piuttosto consistente il ritardo dalla capolista Ducati. “Avremmo bisogno di altri quattro o cinque giorni qui, o forse è meglio di no, altrimenti gli altri miglioreranno ancora di più (ride)”.

La nuova RC213V ha fatto dei primi progressi, anche se per rimarginare il gap servirà ancora tempo. “Siamo migliorati in termini di velocità massima, anche l’accelerazione è migliore rispetto al 2023, ma resta il nostro punto debole al momento. Abbiamo una minore tendenza all’impennata grazie all’aerodinamica. La nuova carenatura porta più carico aerodinamico, quindi è un bene. Vorremmo essere più preparati. Chiaramente ci aspettiamo una prima gara difficile, anche perché sappiamo che questa pista qui non è molto adatta alla Honda“.

Foto: Box Repsol

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