8 Settembre 2022

MotoGP, l’amara confessione di Alex Rins: “C’è molta falsità”

Alex Rins vestirà livrea LCR Honda dalla prossima stagione MotoGP. In un'intervista a Dazn rivela i rapporti con i colleghi del paddock.

MotoGP, Alex Rins

Ancora poche gare e Alex Rins concluderà la sua lunga avventura con Suzuki in MotoGP intrapresa nel 2017. La notizia dell’addio al campionato della Casa di Hamamatsu ha scombussolato i suoi piani professionali (e quelli di un intero team), costringendolo a trovare una nuova livrea per il prossimo anno. Due podi conquistati in questa stagione, l’ultima sua vittoria risale ad Aragon 2020, ma prima di dire addio a questo marchio vorrebbe togliersi un’ultima soddisfazione, sarebbe il quarto trionfo in sella alla GSX-RR in sei stagioni insieme.

Alex Rins e la nuova sfida

Dall’anno prossimo vestirà i colori LCR Honda dove avrà un trattamento da ufficiale, alla pari di Joan Mir, attuale compagno di squadra che ha firmato con Honda factory. Gli ultimi due campionati non sono stati semplici per Alex Rins, autore di diverse cadute, infortuni, ma anche errori personali. “Non ho mai gettato la spugna – racconta a Dazn -. Grazie alle persone che mi stanno dietro e alla squadra, alla mia famiglia, al mio allenatore, al mio psicologo. Un piccolo grazie a tutti loro“. Nel test di Jerez è arrivato un fulmine a ciel’ sereno, la notizia che ha sconvolto il paddock della MotoGP e l’intero box Suzuki. Il suo capotecnico lo sapeva dal giorno prima: “È stato un duro colpo“.

Rins ha subito avviato dialoghi con Ducati e Gresini da un lato, con Honda dall’altro, alla ricerca della migliore offerta. Ma la scuderia di Nadia Gresini non poteva garantirgli una Desmosedici ufficiale e questo ha spostato l’ago della bilancia a favore di HRC. “Per questo alla fine ho optato per la Honda e non per la Ducati”. Sarà un vero salto nel vuoto, una scommessa da dentro o fuori, su una RC213V che ha affossato nomi importanti come Jorge Lorenzo, Alex Marquez, Pol Espargarò. In questo momento il prototipo dell’Ala dorata non è certo il più ricercato dai piloti, ma in un momento d’emergenza nel mercato piloti Alex Rins non aveva molte alternative. “È vero che loro non stanno attraversando il loro momento migliore, ma mi piacciono le sfide… Vediamo cosa possiamo fare“.

L’atmosfera del paddock MotoGP

In Honda porte chiuse ai suoi più fedeli collaboratori come il capotecnico Manu Cazeaux, destinato in Aprilia al fianco di Maverick Vinales con cui ha già collaborato in precedenza. “Ci ho provato e non me lo hanno lasciato. Capisco, perché ho sto andando in un posto nuovo e in questo posto ci sono persone che lavorano da tanti anni, mi sarebbe piaciuto molto portare con me Manu (Cazeaux)… anzi tutti… In una delle ultime cene di squadra l’ho detto apertamente, un po’ ho paura perché lavoro dal 2017 con un gruppo di persone che considero una famiglia. Non so cosa troverò, è un grande cambiamento. So che mi tratteranno bene, in LCR avremo lo staff di Álex Marquez – ha aggiunto Alex Rins –, ma non so cosa ci aspetta“.

Caratterialmente schivo, il pilota Suzuki racconta l’atmosfera che respira nell’ambiente di lavoro: “C’è molta falsità. Ad Andorra ci sono tanti piloti, ma per esempio con Joan (Mir) ci siamo visti due volte ed è il mio compagno di squadra. Non sono amico con nessuno, cerco di essere cordiale, di andare d’accordo con tutti…”.

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