4 Dicembre 2023

MotoGP, la nuova Ducati GP24: le prime anticipazioni dal box

Come va la Ducati GP24? Le anticipazioni del collaudatore Michele Pirro e del team manager Davide Tardozzi

La Ducati GP24 di Enea Bastianini

Ducati può godersi finalmente il secondo titolo mondiale MotoGP consecutivo dopo la chiusura dei test a Valencia. L’occasione era buona per cominciare a lavorare sulle prime novità riguardanti la Desmosedici GP24 passata al vaglio di Francesco Bagnaia, Enea Bastianini, Jorge Martin e Franco Morbidelli. A loro disposizione un motore più aggressivo che potrebbe garantire più velocità di punta nei rettilinei e una migliora risposta nell’erogazione.

I primi commenti di Bagnaia

Il campione del mondo Pecco Bagnaia si è detto entusiasta alla fine del test Irta, con dei netti progressi sul V4 desmodromico che possono migliorare anche la percorrenza in curva. “Gli ingegneri possono essere soddisfatti del loro lavoro perché sono riusciti a produrre un nuovo motore che funziona almeno altrettanto bene di quello vecchio e in alcune aree ho avuto sensazioni migliori… Dobbiamo ancora migliorare la nostra prestazione, ma abbiamo tempo per quello. L’anno scorso siamo partiti da Valencia senza essere davvero convinti di molte cose, motivo per cui avevamo tanto lavoro da fare in Malesia“.

Pirro lascia la moto ai piloti ufficiali

Nel test di Sepang a febbraio sicuramente gli uomini di Borgo Panigale porteranno un nuovo pacchetto aerodinamico, fondamentale per capire se l’abbinamento con il nuovo propulsore convolerà a nozze. Il collaudatore Michele Pirro, che conosce in anticipo le novità della Ducati GP24, si mantiene sul vago ai microfoni di Sky Sport MotoGP. “Non vi aspettate delle cose che visivamente riuscirete a captare. Non possiamo stravolgere la moto, non mi sembra che sia il caso visti i risultati. La mia preoccupazione era non peggiorare quello che abbiamo, dato che funziona molto bene. Qualcosa di più importante lo vedrete a Sepang, adesso c’è solo da festeggiare e non fare casino nel test“.

Se la frenata è il vero punto di forza, resta qualcosa da migliorare in percorrenza di curva, dove gli avversari stanno crescendo. “Abbiamo cercato di capire le cose che non funzionavano e non piacevano, non era solo una cosa. I dati che abbiamo raccolto servono ad evitare certe problematiche e cercare di migliorare in alcune aree“, ha aggiunto Michele Pirro.

I dati sullo sviluppo arriveranno solo dai quattro piloti con moto ufficiale e non dall’intera schiera degli otto. “Alcuni piloti non hanno mai guidato la Ducati e non ha senso fargli guidare una moto che non guideranno, è solo una perdita di tempo. E’ giusto lavorare su un unico prototipo, perché quello che fa la differenza è quando ti abitui alla moto che hai. Inutile fargli provare una moto che non avrà, anche se trova qualcosa di positivo… Meglio adattarsi a ciò che hai anziché pensare di cambiare. Abbiamo visto Di Giannantonio nelle ultime gare era competitivo con una moto non evoluta, perché si è adattato e aveva un feeling pazzesco“.

Il nuovo motore Ducati

A Valencia Bagnaia e gli altri hanno concentrato l’attenzione soprattutto sul motore V4 e certi aggiornamenti di ciclistica. “Abbiamo alcune piccole novità e una importante: il motore – ha ammesso Davide Tardozzi -. Stiamo ancora lavorando sull’evoluzione, Michele Pirro ha fatto un grande lavoro soprattutto fra settembre e ottobre negli ultimi test. Adesso è importante il feedback dei piloti ufficiali, compresi i piloti Pramac, che serviranno agli ingegneri durante l’inverno per arrivare al meglio ai test di Sepang. Stiamo cercando di migliorare i punti deboli, ma non trascuriamo i punti forti. In frenata siamo fra i migliori, ma non è detto che non possiamo migliorare anche qui. Lavoriamo a 360 gradi su tutte le aree“.

L’arrivo di Marc Marquez

La giornata di test MotoGP a Valencia è servita anche a vedere Marc Marquez per la prima volta all’opera con una Desmosedici. Potrebbe essere la “variabile impazzita” del 2024… “Il sorriso di Marc dice tutto, non si può non avere rispetto per le capacità sportive di questo ragazzo. L’otto volte campione del mondo non è in discussione, la line-up della Ducati del prossimo anno è davvero competitiva. Siamo fortunati e spero che vinceremo anche il Mondiale MotoGP 2024“. Va però dato il giusto merito al campione in carica, non solo per le prestazioni, ma anche per le sue indicazioni in termini di evoluzione. “Voglio spendere una parola su Pecco – ha concluso il team manager Davide Tardozzi -. Nel 2022 e 2023 ha dato una svolta alla moto, ha aiutato gli ingegneri con la sua flemma e incazzatura e tutti gli altri piloti Ducati stanno godendo di questa sua capacità“.

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Foto: Instagram @bestia23

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