30 Marzo 2020

MotoGP: Kawasaki in top class parte 4, la Ninja ZX-RR 800cc

La quarta ed ultima parte del viaggio di Kawasaki in MotoGP. In questo capitolo analizziamo il periodo dal 2007 fino all'abbandono della categoria.

kawasaki motogp 2008

Nonostante alcuni elementi interessanti, per Kawasaki non ci sono le condizioni per tornare in MotoGP. Continua il racconto della sua storia nella categoria regina del Motomondiale. Dopo il primo capitolo sulla KR500, la genesi della Kawasaki Ninja ZX-RR ed il racconto della Ninja ZX-RR 1000cc, rivediamo gli ultimi anni della squadra di Akashi nel Campionato del Mondo.

IL PASSAGGIO DA 1000cc A 800cc

Con questo cambiamento, questa stagione 2007 inizia all’insegna della totale incertezza. Ichiro Yoda si è unito al progetto Kawasaki MotoGP nel 2005, portando con sé oltre 20 anni di esperienza di ingegneria nel Grand Prix dopo aver iniziato la sua carriera in Yamaha. L’ingegnere giapponese ha conquistato 3 titoli mondiali con la squadra di Iwata (quello di Kenny Roberts Senior con la 0W61 e quelli in 250cc di Carlos Lavado e Olivier Jacque). È stato però licenziato in favore di Masao Furusawa per aver progettato il motore della M1 4 tempi di Max Biaggi con una cilindrata di soli 890cc. La Honda RC211V invece utilizzava un motore V5 da 990 cc.

Nel biennio 2005-2006, l’ingegnere giapponese fu quindi la forza trainante dello sviluppo della Ninja ZX-RR 990cc di Kawasaki. Un periodo che culminò con i podi di Olivier Jacque e Shinya Nakano rispettivamente a Shanghai e Assen. Nel 2007 Ichiro Yoda assume un nuovo ruolo in un Kawasaki Racing Team riorganizzato interamente in Giappone (compresa la produzione di telai). L’anno precedente ha l’incarico di gestire lo sviluppo della Ninja ZX-RR 800cc che Randy de Puniet e Olivier Jacque useranno per la prima volta in questa stagione. La promozione alla posizione di direttore sportivo significa che Ichiro Yoda sarà responsabile tutti gli aspetti delle attività di corsa.

“Sapevamo fin dall’inizio che avremmo potuto far funzionare meglio il motore 800cc se avessimo rilasciato abbastanza potenza per essere competitivi. Abbiamo calcolato che avremmo dovuto eseguire la prima evoluzione del nuovo motore a 18.000 giri/min per raggiungere il nostro obiettivo e, a questa velocità, la distribuzione convenzionale  con richiamo meccanico del ritorno delle valvole,  è inefficace. La nostra prima decisione importante è stata quindi quella di far funzionare un sistema di valvole pneumatiche sul nuovo motore. Questo non solo ci ha permesso di raggiungere il nostro obiettivo originale, ma ci offre anche più opzioni per il futuro.”

“La Ninja ZX-RR 800cc che guideremo è nuovissima. La nostra prima priorità deve essere il continuo sviluppo della moto, ma abbiamo anche obiettivi specifici in termini di risultati. Mi aspetto che i due piloti lottino per la pole position in qualifica e per il podio in gara. Penso che una prima vittoria nella categoria MotoGP per Kawasaki sia anche un obiettivo realistico. In campionato, penso che un posto tra i primi 7 alla fine della stagione sia una ragionevole aspettativa.”

Come ai tempi del KR500, Kawasaki ha innovato utilizzando per la prima volta un sistema di valvole pneumatiche, così come fatto anche da Suzuki. Esternamente, la ZX-RR 800cc ora sfoggia uno splendido verde metallizzato e ha uno scarico 4 in 1.

LA STAGIONE 2007

Diciamolo subito, con 108 punti segnati in campionato, Randy de Puniet sarà il leader indiscusso. Il pilota francese conquista anche un 2° posto in qualifica a Barcellona e un altro 2° posto in gara nel Grand Prix del Giappone. Ma torniamo all’inizio della stagione. Shinya Nakano dopo tre anni decide di lasciare la squadra di Akashi. Nel novembre 2006 poi c’è la separazione da Harald Eckl. Tutti i telai 2007 poi vengono prodotti internamente, mentre Michael Bartholemy viene assunto per sostituire Eckl.

Direttore di gara: Ichiro Yoda
Responsabile della competizione: Michael Bartholemy
Responsabile tecnico: Naoya Kaneko
Capo progetto MotoGP: Yoshimoto Matsuda
Ingegnere EFI: Danilo Casonato
Tecnico EFI: Andrea Dosoli

Tecnicamente la grande novità è appunto la riduzione della categoria MotoGP a 800cc. Il collaudatore Olivier Jacque viene promosso pilota ufficiale al fianco di Randy de Puniet. Nonostante una nascita travagliata, la Kawasaki 800cc mostra il suo potenziale nelle mani di de Puniet: ottiene il suo primo start dalla prima fila nel 7° round, a Barcellona. Olivier Jacque ha avuto un inizio di stagione difficile, conquistando punti in una sola gara in Qatar. È infine tornato al ruolo di collaudatore dopo aver saltato la gara in Catalunya per infortunio. Per lui infatti tanti problemi fisici: numerose cadute hanno provocato lesioni a schiena, cervice e avambraccio destro, da cui non si è più rimesso del tutto.

Fonsi Nieto, attuale compagno di squadra di Régis Laconi in Kawasaki nel Mondiale Superbike, viene chiamato in sostituzione di Olivier Jacque per il Grand Prix di Francia. Anthony West viene poi ingaggiato per sostituire definitivamente Jacque da Donington Park. L’australiano ha conquistato cinque punti nella sua gara d’esordio sul bagnato. Nel luglio 2007 il responsabile della competizione, Michael Bartholemy, conferma che Kawasaki ha firmato con John Hopkins per il 2008 e il 2009. Nel frattempo, quest’ultimo si classificherà quarto nel Mondiale 2007 con Suzuki grazie a quattro podi.

Tra Assen e Misano, la Kawasaki ZX-RR perde il suo magnifico verde metallizzato per ritrovare un colore più vicino a quello degli anni precedenti. In Giappone Randy de Puniet conquista il 4° podio per Kawasaki, un secondo posto a Motegi alle spalle del vincitore Loris Capirossi. Al termine di una delle gare più movimentate del Campionato mondiale MotoGP 2007, il team Kawasaki Racing celebra lo splendido podio di de Puniet, il 7° posto di Anthony West e la fine della gara della wild card Akira Yanagawa.

Nell’agosto 2007, con John Hopkins già confermato per il 2008, Anthony West e Randy de Puniet sembrano pronti a lottare per il posto restante. Il francese però sorprende tutti firmando con LCR Honda per la stagione successiva. Anthony West viene quindi confermato cinque giorni dopo come futuro compagno di squadra di John Hopkins. Dopo il Gran Premio di Valencia 2007, Randy de Puniet chiude 11° nel campionato del mondo, mentre Anthony West ha conquistato punti in 10 gare su 11. Kawasaki prende il quinto posto nella classifica costruttori e il settimo nel campionato a squadre.

LA STAGIONE 2008

John Hopkins ed Anthony West sono quindi i due piloti schierati per difendere i colori Kawasaki. Olivier Jaque occupa nuovamente il ruolo di collaudatore, portando avanti lo sviluppo assieme a Tamaki Serizawa. Sotto l’impulso di Hopkins, il marchio Akashi innanzi tutto fece scalpore durante i test a Sepang e Jerez, lanciando un prototipo di motore “screamer” che doveva essere molto più potente. Una soluzione abbandonata nel 2005 ma aggiornata dalla Ducati sulla sua GP7.

Infortunato durante il test a Phillip Island, l’americano lo scoprì solo in Spagna ma si dichiarò soddisfatto: “Lo sviluppo è solo agli inizi, ma è già un buon motore. È come guidare una 500 a due tempi, con molte meno vibrazioni rispetto a un meccanismo “big bang”. Spero di poterne beneficiare abbastanza presto in gara.” Tuttavia Kawasaki alla fine ha deciso di non introdurre questa nuova versione più brutale della ZX-RR 2008, scegliendo invece di sviluppare il modello 2007.

Il 2008 si rivelerà molto più caotico per John Hopkins con la Kawasaki… “Hopper” ha iniziato bene l’anno con un 7° posto a Jerez e poi un 5° posto in Portogallo. Sfortunatamente, questo sarà il suo miglior risultato: l’americano si fratturerà le vertebre venerdì nelle libere a Barcellona prima di partecipare alla gara. Subirà poi fratture alle gambe in seguito ad una caduta a 230 km/h nelle qualifiche ad Assen. Si vede costretto a perdere il TT olandese e i due round successivi. Alla fine chiude con un deludente 16° posto in campionato, nonostante tutto meglio di Anthony West, 18°. Quest’ultimo, a differenza del suo sfortunato compagno di squadra, conosce il suo momento migliore a Brno, finendo quinto.

Con i 5 punti portati da Jamie Hacking durante la sua wild card negli Stati Uniti, Kawasaki ha modestamente concluso questa stagione 2008 al 5° e ultimo posto dei produttori, e al 9° posto nella classifica a squadre. A settembre 2008 Kawasaki conferma l’arrivo di Marco Melandri, ex vice-campione del mondo MotoGP, per le stagioni 2009 e 2010. Nell’ottobre di quell’anno si cerca un accordo in modo che Jorge Martínez abbia una terza ZX-RR nel 2009, ma non riesce. Marco Melandri intanto comincia bene con la ZX-RR nei test di fine stagione a Valencia e in Australia.

IL 2009: DAL ‘RITIRO’ AL TEAM CON MELANDRI

Sembra tutto a posto per la stagione 2009 ma, qualche settimana dopo, la decisione è presa: Kawasaki vuole ritirarsi dal Mondiale MotoGP! Da un lato, il pianeta è in preda a una crisi finanziaria globale. Dall’altro, Kawasaki è ancora alle prese con una moto il cui motore a volte è fragile, ci sono problemi cronici, ma la squadra risulta anche molto costosa… Tra il 30 dicembre 2008 e il 9 gennaio 2009, Kawasaki Heavy Industries annuncia che nel 2009 non manterranno la squadra ufficiale. Inizia lo scontro con Dorna Sports, che intende far rispettare gli impegni presi dagli uomini di Akashi.

Un compromesso viene finalmente trovato: presente una sola Kawasaki, ribattezzata Hayate (che in giapponese significa “uragano”) per Marco Melandri. Una struttura ancora guidata da Ichiro Yoda e un Andrea Dosoli promosso al ruolo di squadra manager in sostituzione di Michael Bartholemy. L’annuncio è stato fatto poche ore prima del primo test, svoltosi in Qatar il 1° marzo. Gli uomini in nero dell’Hayate Racing Team ci sono e Marco Melandri ritrova la moto con cui aveva fatto solo pochi giri alla fine dell’anno precedente. A Jerez ci sarà anche il collaudatore Olivier Jaque.

L’ottimismo è percepibile ed i primi risultati in gara ne sono la conferma. Inizia con un 14° in Qatar, 6° in Giappone, 5° a Jerez e 2° a Le Mans, una gara iniziata sul bagnato e finita sull’asciutto. L’anno 2009 comincia in piena progressione per Hayate e Marco Melandri… Purtroppo però il resto sarà un po’ più caotico. Buoni risultati in Germania, Regno Unito, Malesia e Australia, ma anche alcune buone cadute e piazzamenti al di fuori della Top 10 in altre gare. Alla fine, Marco Melandri conquista un ottimo 10° posto in campionato con 108 punti. Un risultato buono come quello degli piloti Kawasaki quando era una squadra ufficiale!

LA FINE DELL’AVVENTURA 

Sfortunatamente, come previsto, tutto finisce. Nel 2010 Marco Melandri tornerà al San Carlo Honda Gresini, con il quale aveva conquistato tra l’altro il titolo di vice campione del mondo MotoGP nel 2005. Il nome di Hayate Racing Team invece lo troveremo solo all’inizio della nuova categoria Moto2, in una struttura poi ribattezzata Forward Racing. L’avventura di Kawasaki nella categoria regina del Grand Prix non si ferma qui. Il team Forward Racing, nato da un’associazione tra Giovanni Cuzari e Andrea Dosoli nel 2010, allinea due FTR-Kawasaki per Colin Edwards e Claudio Corti nel 2013 dopo aver con Suter in Moto2 per 3 anni.

Purtroppo, con queste CRT Open siamo ben lontani dalle MotoGP del marchio Akashi. Nessuna parte è identica alla ZX-RR ufficiale o no. L’anno seguente il team Avintia Blusens presenta la sua Kawasaki CRT BQR-FTR affidata a Mike di Meglio e Hector Barbera, con una struttura molto vicina a quella della ZX-RR del 2009… L’avventura però si fermerà presto, probabilmente per mancanza di mezzi finanziari.

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    L’articolo originale su paddock-gp

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