26 Dicembre 2022

MotoGP, Jorge Martin e quel conto folle: “Meglio non dire cosa ho ordinato”

Jorge Martin racconta un aneddoto della sua vita privata dopo la prima vittoria MotoGP. Il racconto del pilota Ducati Pramac.

MotoGP, Jorge Martin

Jorge Martin a 24 anni può vantare un titolo mondiale Moto3 e, dopo un biennio in Moto2, ha fatto il grande salto in MotoGP. Conquista il titolo di rookie of the year soffiandolo ad Enea Bastianini nel 2021, aggiudicandosi una vittoria e tre podi. Nel 2022 fa segnare cinque pole position e quattro podi, ma stavolta il romagnolo del team Gresini ha la meglio nel ballottaggio per salire in Ducati factory. Ha talento, velocità, la giusta dose di fame e ambizione, oltre ad un’età che lo porta a commettere qualche errore di gioventù.

Piloti “a pagamento” nel Motomondiale

A differenza di molti altri colleghi del Motomondiale, Jorge Martin non ha dovuto pagare per correre. La famiglia ha fatto innumerevoli sacrifici per farlo crescere, ma sin dai tempi della Red Bull Rookies Cup, poi in Moto3 o ora in MotoGP, si è fatto strada con i risultati. In questa pausa natalizia il pilota madrileno del team Pramac Racing è intervenuto nel podcast di Nude Project per parlare della sua vita professionale e privata. A cominciare dalla questione economica: “L’80% delle persone che arrivano paga un sacco di soldi“. I piloti della Moto3, ad esempio, “sono ragazzi di 14 e 15 anni, pagano 200.000 euro l’anno, io ho avuto la fortuna di non dover mai pagare, anche perché sarebbe stato impensabile“.

Una dote che lo contraddistingue da molti colleghi è la capacità di reggere la pressione nei momenti difficili, specialmente negli anni passati, quando era ad un passo dal gettare la spugna. L’unica opzione per progredire in questo mondo era quella di finire primo: “O vincevo o tornavo a casa. Ho sopportato la pressione, ho vinto e sono riuscito a fare il passo successivo. Per fare il salto devi vincere. Nella Red Bull Rookies Cup scelgono solo 12 piloti da tutto il mondo, se non mi avessero scelto lì avrei lasciato le moto. Non avevamo più soldi per continuare, quando hanno fatto il mio nome sono crollato a piangere“.

Jorge Martin, i social e le ‘sbandate’

Nonostante la giovane età ha preferito restare lontano dai social. Quando le cose non vanno bene gli haters sono in agguato, guastano il morale pur non conoscendo la realtà dei fatti. “Cerco di stare lontano dai social, come Twitter, perché c’è molto odio – ha raccontato il pilota MotoGP -. Quest’anno ho rimosso l’app dallo smartphone per non leggere nulla. Alla fine, il tuo ambiente è quello che sa cosa stai facendo“.

Massima attenzione anche alla facilità di “sbando”. Quando si è giovani e arrivano i primi successi è facile perdere la retta via. Come successo dopo la prima vittoria MotoGP in Austria, nell’estate 2021, seguita da un podio sullo stesso circuito. “C’è stato un momento in cui mi sono detto ‘amico, ti stai perdendo’. Ho vinto una gara, ho iniziato a fare bene e uscire un po’ di più e c’è stata una momento… ricordo che ho pagato un conto e mi sono detto ‘amico, sei uno stronzo’“.

La prima vittoria in MotoGP

Quel giorno la vita ha dato una lezione a Jorge Martin, è stato un punto di svolta a livello personale. “È meglio non dire quello che ho ordinato, non era una cena. Ero qui a Barcellona. Forse potevo sbagliare di più, ma ho detto stop, siamo giovani e abbiamo bisogno di svago. Ma bisogna sapere quando, con chi e come“. Alla fine della stagione MotoGP 2021 ha deciso di premiarsi con una sana vacanza premio ai Caraibi, insieme ad alcuni membri della sua squadra e al suo manager Albert Valera. Un viaggio è sempre qualcosa di ben pagato e da cui si ritorna più completi.

Foto: Instagram @89jorgemartin

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