26 Luglio 2023

MotoGP, Honda al lavoro: test estivi per uscire dalla crisi

Honda al lavoro durante la pausa estiva del campionato MotoGP. Stefan Bradl cerca soluzioni utili per l'evoluzione della RC213V.

MotoGP, Marc Marquez

Il team Dorna non ha smesso di lavorare quest’estate e, con Stefan Bradl come collaudatore, sono in procinto di trovare l’evoluzione della Honda RC213V. Marc Marquez intanto non sembra troppo preoccupato e si gode la prima vera estate d’amore con la fidanzata Gemma Pinto. Il conto alla rovescia sta per cominciare e tra poco più di una settimana riprenderà il campionato MotoGP con la tappa di Silverstone.

Honda archivia il telaio Kalex

Le lamentele di Marc Marquez sulle prestazioni del prototipo Honda pare abbiano influito sulle mosse della Dorna, intenta a concedere delle concessioni per velocizzare l’evoluzione della moto affinché ritorni competitiva quanto prima. L’otto volte iridato alterna momenti di relax al mare a sessioni di allenamento in bici e con la moto da cross, con l’obiettivo di mettere fine alla lunga parentesi di infortuni che lo perseguitano dal luglio 2020 e farsi trovare pronto per la sfida. In casa Honda si lavora a ritmo serrato per compiere un piccolo step: Stefan Bradl ha girato a Misano e potrebbero aver deciso di archiviare il nuovo telaio Kalex.

Test a Misano e Jerez

Il tester tedesco ritornerà in pista a Jerez prima della ripresa del Motomondiale. Tutto lascia pensare che il telaio realizzato qualche mese da Kalex sarà definitivamente abbandonato. Una decisione dovuta dopo i scarsi risultati racimolati al Mugello, al Sachsenring e ad Assen, con una serie di incidenti e infortuni che hanno ulteriormente complicato la situazione. Dalle recenti dichiarazioni di Bradl non sembra facile trovare una via di uscita: “La moto non ispira fiducia e si rischia… Dal mio punto di vista non è l’elettronica il vero problema , quello di cui abbiamo bisogno è molto più grip sulla ruota posteriore“.

Il confronto con Ducati

In questo momento è impensabile giocarsela alla pari con le Ducati, persino quelle dei team satellite. La Desmosedici è il punto di riferimento, la moto da battere, ogni speranza di gloria è rimandata alla stagione MotoGP 2024 e forse i tempi non saranno ancora maturi per ambire al titolo mondiale. “La Ducati può vincere con molti stili di guida diversi e nessun pilota è infortunato, tutti sono sani – ha ricordato Stefan Bradl a Speedweek.com -. La prestazione è buona, molti piloti diversi sono saliti sul podio, molti concetti aerodinamici diversi hanno avuto successo… Certo che la guardi, è chiaro“.

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Foto: Box Repsol

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