9 Agosto 2020

MotoGP, Franco Morbidelli: il primo podio non si scorda mai

Franco Morbidelli conquista il suo primo podio in MotoGP. Un traguardo che rende onore all'Academy VR46 di Valentino Rossi.

MotoGP, Franco Morbidelli sul podio di Brno

A Brno Valentino Rossi ha conquistato la sua prima vittoria in assoluto nel Motomondiale. Sullo stesso circuito l’amico e allievo Franco Morbidelli ottiene il primo podio in MotoGP. Un traguardo inseguito con tutte le sue forze anche a Jerez, poi la rottura del motore gli ha spezzato il sogno. Non ha perso tempo a riprovarci, crederci e riuscirci, nonostante una M1 2020 ‘spec-B’ e senza dispositivo holeshot.

‘Morbido’ è partito subito forte, ha provato a martellare e a creare un vuoto, fino a quando la KTM di Brad Binder non l’ha raggiunto, forte di una maggiore aderenza al posteriore. Un podio che rende onore all’Academy di Valentino Rossi che tra Moto3, Moto2 e MotoGP sta raccogliendo i frutti di un lungo lavoro pluriennale. “Sono davvero contento di questo podio. Lo volevo e ci ho lavorato per tutto il weekend. Abbiamo iniziato bene il weekend e abbiamo avuto un buon ritmo sin dal primo giro. Ho visto chiaramente che avevo una reale possibilità di ottenerlo“.

Un week-end quasi perfetto

2° crono nelle FP2, best lap nelle FP3, 3° nelle FP4, prima fila al termine delle qualifiche. Franco Morbidelli ha mostrato sin dalle prime uscite sul circuito di Brno di avere un miglior feeling rispetto a Fabio Quartararo, un compagno di box alquanto scomodo, che lo ha messo in ombra nella stagione MotoGP 2019. Il momento della riscossa è finalmente arrivato, il problema sarà ripetersi e farlo con costanza, perché non ci tiene a voler recitare il ruolo del “4° pilota” di casa Yamaha. Peccato per quella vittoria sfumata nella seconda parte di gara. “A metà gara, ho visto Brad avvicinarsi molto velocemente – spiega l’allievo di Valentino Rossi -. Sapevo che aveva la gomma media. Quindi ho solo cercato di non preoccuparmi troppo e ho portato la moto al traguardo. Alla fine ho preso questo podio e sono molto felice. Devo ringraziare Yamaha e Petronas SRT: hanno fatto un ottimo lavoro non solo questo fine settimana ma in generale. Grazie alla mia gente a casa“.

Non c’è tempo per rilassarsi né di tornare a casa per godersi questo storico traguardo della sua carriera. Fra pochi giorni si ritornerà in pista al Red Bull Ring, una pista filo-Ducati. Ma in questo campionato MotoGP abbiamo capito che i pronostici vengono sovvertiti dalla notte alla mattina. A far sfumare il trionfo, forse, la scelta della gomma soft al posteriore, a fronte di un Brad Binder che vantava la media. Ma nulla da recriminare: “Ho avuto un calo, ma sono riuscito a gestirlo perché sono stato gentile con le gomme nei primi 15 giri. Quindi sono riuscito a portare la moto al secondo posto, il che è davvero positivo per me e per la squadra. Sono solo felice“.

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